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Esami Molinette - Torino
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Organi di Senso - Canale B

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L'esame si divide in quattro esoneri di due crediti l'uno: Malattie dell'apparato visivo, Malattie odontostomatologiche, Chirurgia Maxillo facciale e Otorinolaringoiatria. Ogni esonero è gestito indipendentemente dagli altri, e i voti valgono un anno dal primo esonero dato (anche se questo è da prendere con le pinze, dato che spesso, a quanto ho saputo, sono state concesse proroghe, quindi forse sono cambiate le regole). Il voto finale è dato dalla media aritmetica dei quattro voti, e lo 0.5 viene arrotondato per eccesso.

MALATTIE DELL'APPARATO VISIVO

Anno in cui si è sostenuto l'esame: Giugno 2016

Tipologia d'esame: orale

Professori del corso: Grignolo e altri (N.B. dall'anno accademico 2016/2017 il professor Nuzzi ha sostituito Grignolo, con qualche modifica al programma, vedi dopo)

Materiale di studio: Sicuramente da fare dispensa in vendita dalle pazze di Grignolo: è completa, anche se un po' confusionaria e piena di dettagli. Io avevo integrato con le sbobine dell'anno precedente al mio, che si erano rivelate molto utili per riassumere le informazioni più importanti e avere un quadro più chiaro della materia. Ora consiglio ovviamente di integrare con le sbobine nuove, in cui sono presenti anche le lezioni di Nuzzi. A quanto ho capito infatti, ci sono da quest'anno alcuni argomenti affrontati a lezione, ma assenti nella famosa dispensa di Grignolo delle pazze. Quindi riassumendo: dispensa di Grignolo + sbobine dell'anno in corso. Il libro non è assolutamente necessario in ogni caso.

Tempo di studio: 2 settimane

Domande d'esame: L'esame è orale e in tutto ci saranno tre domande: due fatte dall'assistente di turno, e una finale fatta dal primario (nel mio caso Grignolo, ma dal 2017 Nuzzi). Per la mia esperienza e per quella di alcuni miei compagni, in generale gli assistenti uomini sono più "bravi" (domande più semplici e sono poco interessati ai dettagli), le donne invece sono più precise e pistine. Ovviamente, come sempre, è una questione di fortuna capitare con l'assistente "giusto".  Le mie domande sono state: -campo visivo -strabismo (assistente), -degenerazioni retiniche periferiche (grignolo)

Opinione finale: Nonostante tutte le opinioni negative che ho sentito in giro, questo esame mi è davvero piaciuto. Ho trovato gli argomenti interessanti e ben spiegati, e mi ha permesso di chiarire alcuni dubbi e integrare alcuni concetti che mi erano rimasti dai precedenti esami (es. neuroanatomia). L'approccio è logico-clinico e non mnemonico, i voti sono tendenzialmente alti e l'interrogazione piuttosto veloce e indolore.

 

MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE

 Anno in cui si è sostenuto l'esame: Luglio 2016

Tipologia d'esame: scritto a crocette

Professori del corso: Broccoletti

Materiale di studio: Sbobine dell'anno in corso o degli anni precedenti, si trovano su omnium

Tempo di studio: 1 settimana (molti dicono 2-3 giorni, sulla base della mia esperienza meglio abbondare di un paio di giorni per puntare subito a un voto alto)

Domande d'esame: Questo è un esame, per così dire, particolare. Per ogni appello verrete tutti stipati in aula magna di odonto, uno vicino all'altro. Le 30 domande vengono proiettate per una trentina di secondi l'una sullo schermo, quindi sul foglio bisogna scrivere soltanto la lettera che corrisponde alla risposta giusta. Le domande non sono banali, anzi spesso vanno nei dettagli, tutti comunque presenti sulle sbobine o sulle slides

Opinioni finali: Non è un esame così semplice come sembra: per il primo paio di appelli sarete in tanti, quindi sarà facile copiare o farlo in gruppo, ma ci vuole qualcuno che abbia perlomeno un minimo studiato e sappia la risposta giusta, se no si finisce per farla sì insieme, ma mettendo le risposte sbagliate. Sembra una banalità, ma molti studenti hanno ripetuto l'esame per questo motivo. Altro elemento di disturbo, il tempo. Le domande vengono proiettate di seguito una dopo l'altra, quindi è impossibile riguardare poi il compito o ricordarsi l'ordine delle domande: bisogna rispondere in fretta e "dimenticarsene" subito, passando alla domanda successiva. Non è per nulla facile prendere voti alti, considerato però che il professore, almeno per il mio anno, teneva il voto migliore, conviene ripetere l'esame finché non si è soddisfatti del voto. 

CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE

Anno in cui si è sostenuto l'esame: Settembre 2016

Tipologia d'esame: scritto a crocette

Professori del corso: Ramieri e altri

Materiale di studio: Il materiale di studio per maxillofacciale ha sempre generato accesi dibattiti. Per molti bastano le domande in vendita dalle Pazze, in quanto molte domande dell'esame sono prese da lì. Altri consigliano di integrare con l'enrico B di 15 pagine. Io l'avevo letto, ma in tutta onestà non avevo capito quasi nulla: 15 pagine sono davvero troppo poche per comprendere un minimo la materia senza appiccicarsi in testa due concetti in croce. Secondo me con il senno di poi, enrico B + domande bastano per avere la sufficienza o per un voto medio-basso. Per puntare a un voto alto subito conviene cercarsi qualche dispensa un po' più completa in vendita in copisteria, ce ne sono da 50-60 pagine. Assolutamente inutili le sbobine del corso, in quanto fanno solo casi clinici. Il libro in linea teorica sarebbe la scelta migliore per arrivare all'esame perfettamente preparati, ma è assurdo studiare un mattone del genere per 30 domande a crocette, di cui 18-20 si ripetono ad ogni appello.

Tempo di studio: 4-5 giorni

Domande d'esame: Su 30 domande, 18-20 sono sempre le stesse che girano da anni (in vendita appunto nelle varie copisterie). Tutte le domande comunque sono specialistiche e dettagliate, ci vuole un po' di fortuna a beccare l'appello "facile".

Opinione finale: Secondo me per questo esame si è instaurata la prassi del "non studio, tanto sono domande a caso". In realtà sembrano domande a caso perchè non c'è un materiale vero e proprio su cui studiare, quindi la maggior parte degli studenti si mette in testa un paio di concetti e spera che siano quelli che poi verranno chiesti all'esame. Io ho trovato le dispense da 60-70 pagine un buon compromesso, mi ha permesso di superare l'esame bene e subito e di avere una minima idea chiara della materia. Ho però studiato 3-4 giorni in più rispetto agli altri: volendo infatti, è un esame che si può studiare in un giorno, se si punta solo a passarlo.

OTORINOLARINGOIATRIA

Anno in cui si è sostenuto l'esame: Febbraio 2017

Tipologia d'esame: orale

Professori del corso: Pecorari e Farri

Materiale di studio: Indispensabile il libro Albera-Rossi, da integrare con le sbobine (quelle dell'anno 2014-2015 sono state fatte benissimo). L'orecchio è da fare direttamente sul libro, perchè a lezione non viene spiegato bene

Tempo di studio: 3 settimane- un mese

Domande d'esame: L'esame è orale e si passa da uno dei due professori. Tendenzialmente le domande sono facili e piuttosto ampie, e i professori vogliono una risposta organica e completa, ma si può prendere 30 anche senza scendere  troppo nei dettagli. Io ero passata con Farri e mi ha chiesto "le vertigini" (domanda corrispondente a un capitolo del libro di circa 50 pagine, quindi potevo spaziare un po' dove volevo). 

Opinione finale: Gli argomenti d'esame sono tanti e difficili, su questo non c'è dubbio.  io consiglio di leggere le dispense per farsi un'idea degli argomenti, e consolidare i concetti chiave (fratture nasali, vertigini, laringe, orecchio). é indispensabile riprendere però tutto sul libro, da pagina 1 fino alla fine (saltate solo il capitolo sull'esofago, è il cap 10), soffermandosi in modo particolare sull'orecchio (pecorari non lo spiega bene a lezione, ma viene chiesto spesso), sulla laringe e sullle vertigini, che sono a mio parere i tre argomenti più gettonati, senza trascurare però il resto. Il libro è fatto molto bene, è piacevole da studiare, chiaro e completo. N.B. Farri vuole la deglutizione come l'ha spiegata lui, quindi questo argomento è da fare bene sulle sbobine. I professori in ogni caso sono bravissimi e mettono a proprio agio e i voti tendenzialmente sono molto alti. Consiglio di sfruttare il preappello, come per odonto, in modo da togliersi il 50% dell'esame in toto già prima dell'inizio effettivo della sessione

OPINIONE FINALE ORGANI DI SENSO: Questo esame toglie via un sacco di tempo, perchè è diviso in quattro e perchè spesso, per quanto riguarda maxillo e odonto, bisogna tentare più volte per prendere un voto decente. E' un esame però davvero molto carino, anche se "specialistico", dà un primo approccio clinico alle materie, quindi più logico e meno mnemonico. Contate in tutto circa un mese e mezzo-due per darlo tutto.

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Anno in cui si è sostenuto l’esame: Maggio 2017

Professori: Pecorari, Farri, Cavallo

Organizzazione esame: Orale

Utilità delle lezioni per l’esame: durante le lezioni Pecorari spiega effettivamente ciò che viene richiesto, ma non è necessario secondo me essere presenti se si hanno le sbobine, perché i concetti non sono difficili; per Farri è necessario studiare invece sul libro e le lezioni non sono necessarie né sufficienti 

Materiale di studio: Libro Albera-Rossi (fondamentale se passate con Farri), sbobine

Tempo di studiodue settimane con la lettura del libro. 

Domande d’esame: Pecorari mi ha chiesto solo l'ipertrofia adenoidea e mi ha tenuta solo 2 minuti. Quando ha capito che sapevo l'argomento mi ha dato il voto e mi ha fatta andare. 

Opinione: Anche se gli argomenti non mi hanno fatta impazzire dalla gioia e 2 crediti mi sembra pochissimo per studiarsi l'Albera intero (se uno ha la sfortuna di passare con Farri), l'esame mi è piaciuto abbastanza. Soprattutto tra gli esami di organi di senso è quello che mi ha interessata di più. L'Albera è scorrevole da leggere e all'esame non sono spietati, anzi, Pecorari è molto tranquillo. 

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Recensione di ORGANI DI SENSO

Il corso integrato si compone di 4 esami: per due studiate, per gli altri due... poi vedrete.

OTORINOLARINGOIATRIA

Tipologia: Orale.

Materiale di Studio: Libro Albera e Rossi. E' un libro semplice, chiaro, bellissimo e pieno di figure. Sfoltendo un po' sulla terapia ecc riuscite a leggerlo in neanche 2 giorni. Ripetere un paio di volte e siete a posto. Se volete potete usare anche le sbobine, ma in questo caso secondo me il libro è più chiaro. 

Tempo di preparazione: 10 giorni tranquilli.

Pecorari è un sant'uomo, vi alzerete dalla cattedra che vorrete dargli un bacino sulla fronte da quanto è gentile. 
Ovviamente come per tutti gli esami bisogna sapere gli argomenti trattati, che sono a mio avviso molto interessanti. Voti generalmente molto alti. Il professore aiuta abbastanza ad arrivare alla risposta corretta. Se dite mostruosità ovviamente non andrà benissimo. Ma state davvero tranquillissimi.

OFTALMOLOGIA

Tipologia: Orale (2 professori).

Materiale di Studio: Sbobine. Ma evitate come la peste quelle delle pazze. Sono lunghe, poco schematiche piene di errori. 
Tempo di Preparazione: 10 giorni


Si passa da un professore a caso tra 4 di solito (2 uomini e 2 donne) e per ultimo Grignolo, che fa un'ultima domanda e di solito modifica il voto proposto di 1 o 2 punti.
Chiedono veramente di tutto e a volte se sono indisposti fanno domande molto puntigliose. 
Esempio: ad alcuni chiedono "Strabismo" e quindi si può parlare abbastanza a ruota libera. A me è stato chiesto invece "Strabismo paralitico": o lo sai o non lo sai. 
Bisogna dimostrare di saper ragionare e di avere chiari i concetti. 

Nulla di difficile in ogni caso.

Grignolo di solito fa una domanda, sono sempre le stesse: Retinopatia diabetica, Glaucoma, Miopia, Glaucoma, Retinopatia diabetica, Astigmatismo, Glaucoma, Glaucoma, ecc ;) 

CHIRURGIA MAXILLOFACIALE e ODONTOIATRIA

Questi due esami sono due scritti a crocette. 

Studiate un po' per odonto. Per Maxillo leggetevi una volta le domande vecchie e andate sereni. Non aggiungo altro. 

Potete iscrivervi e darlo ad oltranza fin quando il voto non vi soddisfa. 

Occhio che il compito di odonto è una specie di quiz televisivo. La domanda viene proiettata sulla lavagna con un timer, tutti devono rispondere sul foglio e poi al termine dei secondi la domanda cambia automaticamente. Bisogna essere rapidi. 
Le domande di odonto sono MOLTO MOLTO particolari, astruse. 
TEAMWORK IS THE WAY ;)

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Recensione di Organi di Senso - Canale B - Di GammaBeta

ORL

Anno in cui si è sostenuto l’esame: Luglio 2015

Professori: Pecorari, Farri, Cavallo

Organizzazione esame: Orale

Utilità delle lezioni per l’esame: non saprei dirvi, ne ho frequentate un paio. Comunque i professori mi sono sembrati mediamente bravi

Materiale di studio: Libro Albera-Rossi (saltate il capitolo su trachea ed altre patologie cervicali), sbobine (la parte su disfagia e disfonia fatela qui). Io l’esame l’ho preparato solo sul libro ma consiglio vivamente una lettura alle sbobine dell’anno in corso, tanto per capire come preferiscono impostiate il discorso. All’orale spesso c’è solo Pecorari e a lui va bene anche quello spiegato a lezione (di laringe e seni paranasali fate bene l’anatomia), attenzione che dovesse mai comparire Farri potrebbe pretendere di più. Col senno del poi avrei forse utilizzato solo gli appunti ma al mio appello c’era solo Pecorari.

Tempo di studio: due settimane con calma, 20 gg con calmissima! Questi tempi sono calibrati usando il libro, che è un po’ lungo, forse con le sbobine anche meno.

Domande d’esame: Pecorari mi ha fatto una domanda a scelta. Io gli ho parlato delle paralisi ricorrenziali. Non è sceso assolutamente nel dettaglio però ha voluto sentire un po’ di tutto (cause, varie tipologie, sintomi, terapia). Altre domande sentite sono state: patologia delle gh salivari, sinusiti, riniti, tumori della laringe, sedi di edema della laringe (domanda gettonatissima quando è indeciso fra il 28 e il 30), fratture nasali, otiti.

Opinione: l’esame è carino, è stata la prima clinica che ho dato. Lo studio è leggero ed interessante, scorre con facilità e non ci sono argomenti particolarmente ostici. Inoltre il libro è pieno di immagini che vi aiuteranno molto, saltate la descrizione delle tecniche chirurgiche perché non la chiedono.


 ODONTOSTOMATOLOGIA

Anno in cui si è sostenuto l’esame: Luglio 2015

Professori: Broccoletti (sostituisce il prof titolare, De Bernardi, ma non so per quanto)

Organizzazione esame: Scritto a crocette. Se continuerà a fare così vi metterà in un’aula grossa, lui proietta le domande e voi avete 30s per rispondere prima che scompaiano. I grandi vantaggi sono che è da solo, si sommerge dietro il pc, non controlla e voi potrete dunque selvaggiamente copiare. Nonostante ciò, ho sentito di gruppi di 5/6 persone che han fatto l’esame insieme e non sono riusciti a trovare alcune risposte oppure hanno ricevuto valutazioni diverse pur avendo i compiti uguali.

Utilità delle lezioni per l’esame: non utili. Servono per prendere il punto bonus se si hanno tutte le firme.

Materiale di studio: diapositive e sbobine. Più diapositive che sbobine.

Tempo di studio: 3-4 gg a tenersi larghi

Opinione: l’esame è abbastanza brutto. Lui è irreperibile per vedere i compiti, fissa gli appelli all’ultimo, non risponde alle mail e non si interessa molto alla didattica in generale. Io ho preso un voto basso ma non l’ho ridato. So che chi ha deciso di riprovarlo, non sempre riuscendo a migliorare il voto, ha avuto diversi problemi organizzativi. Doveste darlo in una data vicina a quella del Can. A chiedete di passarvi le domande perché non le cambia.

 


 

OFTALMOLOGIA

Anno in cui si è sostenuto l’esame: Settembre 2015

Professori: Grignolo, Fea, Rolle, Eandi, De Sanctis

Organizzazione esame: Orale. Si passa da uno fra Fea, Rolle, Eandi o De Sanctis e poi da Grignolo. Orale rapidissimo. Due cose e via. Se si dimostra preparazione scorre assolutamente indolore. Le Professoresse sono un po’ più ostiche e tengono un po’ di più ma, al mio appello, non ho visto bocciati o voti bassi. Da quanto ho capito anche nelle altre date è andata così.

Utilità delle lezioni per l’esame: non molta

Materiale di studio: Dispensa delle pazze dal titolo “Malattie dell’apparato visivo – IV anno can A e B”. Potete saltare gli ultimi due capitoli. A vostra discrezione (in base a quanto vi ricordate) fate o meno le prime 40 pagine di introduzione generale. Contiene già il capitolo sugli strumenti, non state a comprarlo a parte.

Tempo di studio: una settimana un po’ di corsa (ma senza impiccarsi), 10 gg con calma.

Domande d’esame: sono passato con De Sanctis che mi ha chiesto cheratocono e uveiti. Grignolo, invece, la retinopatia diabetica.

Opinione: esame discreto, non mi ha né entusiasmato né disgustato. Studiando si hanno grosse soddisfazioni e i voti sono alti. Godetevelo!

 


 

CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE

Anno in cui si è sostenuto l’esame: Settembre 2015

Professori: Fasolis (credo…). Potrebbero esserci anche Berrone o Ramieri

Organizzazione esame: scritto a crocette. Domande COMPLETAMENTE a caso.

Utilità delle lezioni per l’esame: a mio avviso non sono state utili.

Materiale di studio: Enrico B (che trovate nell’area download di Mediafire) o sbobine dell’anno in corso + domande della pazze (studiatele tutte, comprese quelle per il concorso di specialità).

Tempo di studio: qualsiasi buco libero abbiate fra un esame e l’altro (da mezza giornata ad un paio di giorni)

Opinione: l’esame sarebbe anche bello non fosse che, essendo le domande fatte completamente a caso, passa la voglia di studiare e si finisce per imparare il plico di domande delle pazze, affidandosi alla buona sorte. Se siete tenaci ridatelo fino a quando il voto non vi soddisfa. Non consiglio di investire troppo tempo su Maxillo ed Odonto (anche se teoricamente dovrebbero essere gli alza media) perché tanto i voti non rispecchiano la vostra preparazione ma la vostra fortuna, meglio puntare su Oculo e Orl che invece hanno un senso e, anche se un po ‘ più lunghi, sono molto facili. Nonostante ciò, ho sentito molti che li hanno ritentati raggiungendo ottimi risultati (dal 27 in su).

 

 

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Sostenuto a settembre 2015

Professori del corso: Pecorari, Garzaro, Cavallo, Farri (Foniatria), Pira (Audiologia)

Professori all'esame: Pecorari, Farri.

Materiale: sbobine e Albera-Rossi “Otorinolaringoiatria”, Minerva Medica. Come per tutti gli esami, è fondamentale sapere le sbobine bene, è utile almeno leggersi il libro, anche senza studiarlo nei dettagli, per avere un'idea più chiara.

Domande d'esame: tumori dell'orofaringe, sintomi, epidemiologia (anziani fumatori o bevitori vs HPV+). Sono passata con Pecorari che è molto gentile, mette molto a proprio agio, i voti sono alti. Farri è più pignolo, si dice che chieda più spesso anche qualcosa sul libro, ma in genere tutti partono da una domanda generale e poi vanno nei dettagli, quindi è difficile fare proprio scena muta.

Tempo di studio: 10 giorni o più (dipende dalla velocità personale e da quanto si vuole approfondire il libro, solo per le sbobine può bastare anche una settimana, se si è rapidi nello studio, se ci si concentra bene sul libro ci vanno almeno 2 settimane)

Opinione finale: Personalmente l'ho trovata una bella materia e non è sicuramente uno degli esami più impegnativi del corso di laurea, anzi devo dire che mi sono sentita molto a mio agio e, anche se non sono partita benissimo e non avevo magari un'esposizione perfetta, il professore era più interessato ai contenuti e alla fine mi ha dato un voto alto.

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Sostenuto a settembre 2015

Professori del corso: Grignolo, Fea, Eandi, Rolle, De Sanctis

Professori all'esame: tutti i precedenti

Materiale: sbobine + Enrico B., so che c'è una dispensa in copisteria che è molto ben fatta, più approfondita delle lezioni e può essere utile a chi vuole approfondire o comunque avere una preparazione perfetta.

Domande d'esame: ce n'é un file su examreview. Si passa in ordine alfabetico, quindi prima il canale A, ma sono molto rapidi. Prima fa una domanda o due uno tra Fea-Eandi-De Sanctis-Rolle, poi scrivono il voto e le domande su un fogliettino e lo passano a Grignolo, che fa un'altra domanda e decide il voto. Io sono passata con Fea, che mi ha fatto pescare un bigliettino sul tavolo, sul retro c'era la domanda, occlusione centrale arteria retinica. Dopo mi ha chiesto la classificazione dello strabismo, più o meno tutto quello che aveva detto a lezione. Ha poi dato un voto in trentesimi alle singole domande. Quindi sono passata con Grignolo, che mi ha chiesto la tonometria, dopo più o meno un minuto mi ha fermata e mi ha detto il voto. Consiglio di guardare l'elenco delle vecchie domande, a volte ho sentito chiedere Pterigio (che mai hanno spiegato, di cui si trovano due righe sull'Enrico B) o Pinguecola, che si possono cercare rapidamente su internet, per evitare di fare scena muta.

Tempo di studio: 7-10 giorni

Opinione finale: è un esame semplice, basta studiare le lezioni e si va abbastanza tranquilli. Il voto in pratica si decide con le prime due domande, Grignolo di solito conferma o alza. Come capita spesso, le donne sono più pignole, mentre gli uomini tendono a fare magari più domande ma è sufficiente una risposta più sintetica. Consiglio di arrivare in anticipo, l'appello è iniziato 10 minuti prima dell'ora prevista.

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Sostenuto a settembre 2015

Professori del corso: Ramieri e altri.

Professori all'esame: essendo uno scritto, c'è solo un professore che fa l'appello e molti assistenti che fanno sorveglianza

Materiale: sbobine o Enrico B. o libro. In realtà per questo esame non conta molto la preparazione, perché ci sono spesso domande dettagliate di anatomia o cose comunque non spiegate a lezione e difficili da trovare anche su internet, quindi consiglio più che altro di guardarsi le domande vecchie che si trovano in giro, controllando anche se le risposte sono corrette ovviamente.

Domande d'esame: erano 30 crocette, non le ricordo bene, chiedevano un po' di tumori, anatomia (mi ricordo l'arteria nasale), qualcosa su interventi, ecc...

Tempo di studio: 1-3 giorni, giusto per leggersi le sbobine e guardarsi le domande

Opinione finale: Delle 4 parti di questo esame, questa è quella più “imprevedibile”, il voto non rispecchia molto la preparazione individuale, il voto dipende anche un po' dalla fortuna, a volte il compito è più facile, altre volte meno. Il mio consiglio è di dare una lettura a sbobine e domande vecchie, provare e poi tenere il voto (se non è proprio 18 magari), perché non è detto che studiando di più la volta dopo vada meglio

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Recensione suddivisa in 4 parti, vista la presenza di 4 materie distinte. L’unica specifica per il canale B è quella di ORL, perché per le altre 3 materie il discorso e i professori sono uguali.

ODONTOSTOMATOLOGIA

Professori: Roberto Broccoletti

Anno esame: maggio 2015

Materiale di studio: sbobine aggiornate (non quelle di Debernardi per intenderci: non fa più né le lezioni né gli esami e spiegava cose in meno, oltre che cose diverse). Il professore poi vi lascerà le slides che dovete sempre tenere sotto mano nello studio. Con queste due cose avete tutto ciò che serve per studiare la materia e saperne a sufficienza.

Tempo di studio: qualche giorno basta e avanza, viste le modalità d’esame.

Domande d’esame: l’esame è uno scritto di 30 domande a scelta multipla. Il professore concede 1 punto bonus per le presenze a lezione (dovete chiederlo voi perché non sarà lui a proporlo, ma è stato disponibile a concederlo) e quindi con quel punto si può arrivare alla lode.

Le domande vengono proiettate su uno schermo e dopo 30-40 secondi spariscono, quindi dovrete leggere in fretta e trovare subito la risposta. Detto così sembra più difficile di quanto sia in realtà. Le domande sono, infatti, piuttosto semplici e si prestano tutte a delle risposte immediate. Fate solo attenzione che vertono su tutto il programma comprese le tecniche di orotodonzia e alle volte le sedi più colpite dei tumori in ordine di frequenza.

Opinioni finali: la materia è a mio parere noiosissima e le lezioni non aiutano assolutamente dato che il professore espone gli argomenti seduto, immobile, come se leggesse da un libro e ignorasse la presenza degli studenti. Tuttavia, essere presenti a lezione vi concede un punto bonus, quindi andate. Il professore, inoltre, è anche disponibile a fissare un esonero fuori sessione e vista la quantità di esami che ci sono nel secondo semestre del terzo anno è bene cogliere al volo questa opportunità.

La ragione principale per cui l’esame è importante è che fa media aritmetica con le altre tre materie, ma è quella che vi consente di avere il massimo risultato col minimo sforzo. Le domande sono facili, eccetto alcune un po’ più precise, ma sono tutte tranquillamente fattibili. Leggetele bene e non perdete troppo tempo sulla materia: senza essere proprio espliciti, sappiate che allo scritto il clima è molto disteso (con il professore che sta seduto a fare altro senza nessun assistente e che fa letteralmente finta di niente).

Utilità delle lezioni per l'esame: 1
Soporiferometro: 5
Difficoltà della materia: 1
Difficoltà dell'esame: 1
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 3-4 giorni

 

OTORINOLARINGOIATRIA

Professori: Giancarlo Pecorari, Giovanni Cavallo e Alessandro Farri

Anno esame: giugno 2015

Materiale di studio: le sbobine sono fondamentali e di grande aiuto nel semplificare lo studio e per focalizzarsi sulle cose più importanti da sapere. Serve però anche il libro Albera-Rossi per ampliare il discorso, approfondire e svolgere gli argomenti non fatti a lezione

Tempo di studio: 15-20 giorni.

Domande d’esame: l’esame è un orale. Si passa da uno dei tre professori a caso, dove tendenzialmente Pecorari è l’unico a essere sempre presente. Viene fatta un’unica domanda (di solito una patologia) su cui bisogna andare a costruire un discorso preciso e ordinato: breve definizione della patologia, anatomia e fisiologia della struttura coinvolta, meccanismo patogenetico, sintomi, diagnosi e terapia. Sostanzialmente bisogna seguire l’ordine del libro. Spesso e volentieri il professore non vi farà nemmeno dire tutte queste cose, ma vi interromperà subito non appena padroneggiate l’argomento per andare dritto magari ai sintomi o alla terapia a seconda di cosa vuole sentirsi dire.

Io sono passato da Pecorari che mi ha messo subito a mio agio e mi ha fatto parlare dell’epistassi focalizzandosi soprattutto sulle cause e interessandosi in particolar modo alle cause neoplastiche. Mi ha chiesto cose un po’ particolari, ma non pretendeva che le sapessi. Vi lascerà parlare e vi aiuterà a completare il discorso. Insomma, se impostate bene l’orale e dimostrate di conoscere bene l’argomento in tutti i suoi punti nel giro di 5 minuti siete a posto con un 30, ma se non sapete qualcosa vi aiuterà lui per farvi finire e mandarvi a posto magari in 10 minuti ma con voti sempre altissimi. Cavallo interrogava in un’altra aula quindi non ho potuto vedere coi miei occhi, ma pare si comporti esattamente come Pecorari. Quanto a Farri non mi esprimo non avendo avuto modo di vedere un suo orale non essendo lui presente al mio appello.

Opinioni finali: la materia è davvero interessante. È davvero la prima materia clinica che si affronta e viene fatta da professori molto preparati e molto attenti a coinvolgere lo studente. Quindi, non solo le lezioni sono utili e interessanti, ma al termine del corso i professori vi permetteranno anche di andare in reparto a seguire degli interventi di qualunque genere (ovviamente al massimo 2 alla volta). I professori come vedrete sono davvero disponibili e gentili, quindi cogliete le opportunità che offrono.

Quanto all’aspetto più pratico dell’esame, è decisamente piacevole studiare la materia e i professori sono davvero bravi all’orale. Vi consentiranno insomma di studiare con piacere ORL senza avere nessuna pressione addosso. Sicuramente non bastano pochi giorni come per odontostomatologia (per quanto facciano media aritmetica) e questo perché gli argomenti da conoscere sono ben di più e perché la suddivisione dei crediti in questo esame non tiene conto del peso che hanno le materie oltre che delle ore di lezione/studio che occupano. Il libro va assolutamente fatto perché a lezione avrete un quadro generale degli argomenti che però non sempre è sufficiente. Quindi approfondite quanto spiegato a lezione e non dimenticate di fare OSAS, paralisi del faciale e tonsilliti perché sono domande frequenti, ma a noi non sono state spiegate. Per il resto, si può andare davvero tranquilli.

Utilità delle lezioni per l'esame: 4
Soporiferometro: 1
Difficoltà della materia: 2
Difficoltà dell'esame: 2
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 15-20 giorni

CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE

Professori: Ramieri, Fasolis, Garzino

Anno esame: giugno 2015

Materiale di studio: le sbobine sono utili, ma decisamente insufficienti. 4 lezioni di due ore, di cui alcune anche interessanti, in cui vi sono presentati esclusivamente (o quasi) casi clinici, ma che non vi permetteranno di rispondere alle domande del compito. Possono essere utili per inquadrare la materia e imparare qualche termine utile, ma niente di più.

Fondamentale è il plico delle domande delle pazze perché buona parte delle domande si ripetono nel tempo, e le domande del test di specializzazione sempre allegate a quel plico. Altro aspetto importante da conoscere è l’anatomia perché molte domande sono inerenti l’anatomia del distretto facciale. Purtroppo molte domande (del plico) non hanno la risposta esatta e soprattutto all’esame troverete anche domande che non fanno parte di questa raccolta. Quindi, armatevi di pazienza e sfruttate internet per approfondire gli argomenti.

Tempo di studio: 1-2 giorni.

Domande d’esame: l’esame è uno scritto con 30 crocette. Il vero problema dell’esame è proprio dove studiare, perché alla fine le domande non sono così improbabili. Alcune sono molto precise e altre molto banali. Il vero problema è sapere dove trovare la risposta. Il consiglio che mi sento di darvi è di dare prima odontostomatologia (e di studiarla) perché molti argomenti sono in comune (ben più di quanto possiate immaginare) e di fare molto bene la parte di traumatologia che è una delle parti più richieste.

Riusciste a dare anche ORL prima, vi trovereste ad avere buona parte degli argomenti già fatti e preparati, con qualche aggiunta da fare ovviamente. Io ho fatto così ed effettivamente ha aiutato, ma nonostante questo ho trovato domande cui non sapevo assolutamente rispondere e che non avrei nemmeno saputo dove andare a studiare, non essendoci un materiale di riferimento ed essendo il libro uno spreco di soldi (a meno che siate appassionati).

Opinioni finali: è un esame davvero irritante perché anche se uno volesse impegnarsi non saprebbe dove sbattere la testa. Comprarsi un libro lo ritengo assurdo e credo che vada più che bene avere l’Albera per ORL e sfruttare quello per gli argomenti in comune con maxillo-facciale. Le lezioni, invece, sono all’apparenza anche interessanti, ma totalmente inutili perché non coprono il programma e non permettono assolutamente di sostenere l’esame in maniera dignitosa.

Quello che potete fare è quanto vi consiglieranno tutti: andare, leggere le domande, sperare in un po’ di fortuna e voilà. Se sapete poche domande, ritiratevi così da non sprecare un tentativo, altrimenti lanciatevi perché intanto la volta dopo difficilmente avrete scoperto su cosa studiare.

Sostanzialmente, grazie al plico, vi trovate ad avere circa una decina di domande mai viste e su quelle si gioca il risultato. Se non vi va bene il risultato, lo riprovate la volta dopo finché non ottenete il voto che volete (sempre tenendo a mente il massimo dei 3 tentativi per anno accademico), ma non dimenticate che fa media aritmetica con altri 3 esami e che, quindi, vi conviene puntare su quelli che premiano la vostra effettiva preparazione. Insomma, è un esame in cui serve tanta pazienza e tanta fortuna, ma vedrete che prima o poi avrete un risultato che vi accontenterà o che almeno non cambierà di molto la media totale dell’esame di organi di senso.

Utilità delle lezioni per l'esame: 2
Soporiferometro: 4
Difficoltà della materia: 2
Difficoltà dell'esame: 4
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 1-2 giorni

MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO

Professori: Grignolo, Fea, Eandi, Rolle e De Sanctis

Anno esame: settembre 2015

Materiale di studio: le sbobine possono servire in parte, ma sono insufficienti per l’esame. Gran parte degli argomenti non viene nemmeno spiegata. Serve assolutamente la dispensa delle pazze di 300-350 pagine (ce l’hanno gli stessi professori sotto mano mentre vi interrogano). Da questa dispensa potete togliere gli ultimi due capitoli (quelli sulle emergenze e l’ambulatorio) e gran parte dei tumori che difficilmente vi verranno richiesti.

Vi consiglio, inoltre, il capitolo sugli strumenti che trovate dalle pazze. Le domande su questo argomento sono davvero frequenti e quel capitoletto è breve e facilmente comprensibile.

Tempo di studio: 2 settimane.

Domande d’esame: l’esame è un orale in cui si passa da due professori: uno qualunque fra Rolle, Eandi, De Sanctis e Fea per poi concludere l’orale passando per forza da Grigonolo.

Nella prima parte di orale vi vengono fatte due domande sugli argomenti più vari. Ognuno ha i suoi preferiti che sono quelli spiegati da loro a lezione tendenzialmente, ma se siete tanti ovviamente le domande variano molto.

Fea al nostro appello aveva messo sul tavolo dei pezzettini di carta su cui c’erano scritte le domande e chi si sedeva da lui doveva “pescare il suo destino”. Alcune domande erano particolarmente complesse (trombosi venosa centrale, diagnosi differenziale fra NA-AION e A-AION…), ma è stato anche uno di quelli più alti di voti o che spesso aiutava lo studente nel discorso. De Sanctis ha tendenzialmente chiesto le palpebre, ma anche il decorso del nervo ottico, per esempio, e spesso teneva i candidati anche una ventina di minuti, ma non ha bocciato nessuno. La Rolle, invece, sembra molto disponibile ed effettivamente mette molto a proprio agio, ma poi pretende anche molto. Infine, c’è la professoressa Eandi…ecco lei pretende moltissimo, non mette affatto a proprio agio, interrompe di continuo. È, insomma, quella che può mettere più in difficoltà, ma alla fine non è nemmeno così severa nei voti.

Io sono passato con la Eandi che mi ha chiesto retinopatia ipertensiva (si è fissata praticamente solo sugli esami che si possono fare per diagnosticarla e poi voleva i dettagli su come funzionasse una fluoroangiografia, sul perché farla, come appare la retina ecc.) e poi mi ha chiesto il trattamento in caso di glaucoma ad angolo aperto (attenti all’ordine con cui li dite: ci tiene moltissimo che voi diciate subito beta-bloccanti e si arrabbia non poco se seguite l’ordine della dispensa; poi voleva sapere le complicanze dell’utilizzo delle prostaglandine…).

Infine, tutti passano da Grignolo che fa domande semplicissime (tendenzialmente strumenti) e che vi tiene 20-30 secondi per poi mandarvi a posto alzandovi di 2-3 punti il voto rispetto a quanto vi hanno dato gli altri. A me ha chiesto l’oftalmoscopia. Il tempo di spiegare come si può usare la luce che mi aveva già segnato il voto.

Opinioni finali: tralasciando i gusti personali, ho trovato tutto veramente noioso e pesante. Le lezioni vengono fatte in blocchi di 4 ore che sono veramente esagerate e per quanto vengano spiegati gli argomenti clou non viene coperto il programma o comunque non basta quanto dicono per l’esame. Le più interessanti e stimolanti sono quelle di Fea, mentre le più noiose sono quelle di Grignolo, più che altro perché tende a leggere le slides e a bassa voce, quindi è davvero difficile seguire.

All’orale alla fine bocciano raramente e sono anche abbastanza alti di voti, più che altro per il fatto che Grignolo tira sempre su e che gli altri quando vogliono tenersi bassi danno 23-24. Quindi, è un esame assolutamente fattibile, forse il più tosto dei quattro (a mio modo di vedere), ma studiando si ottengono ottimi risultati. Non fatevi prendere dal panico per lo spessore della dispensa o all’orale perché non volete passare con la professoressa Eandi. Bocciano poco e se lo fanno è solo per scena muta o grandi strafalcioni. Il mio consiglio è di lasciarselo come ultimo dei 4 di modo da arrivare a questo esame con una media pressoché fatta e con un ampio range di voti possibili (ricordate che in caso di 0,5 si va a salire), così da poter vivere l’esame con ancor più serenità.

Utilità delle lezioni per l'esame: 2
Soporiferometro: 4
Difficoltà della materia: 3
Difficoltà dell'esame: 3
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 2 settimane 

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Esame di Organi di senso - Canale B - (Nuovo Ordinamento) - Recensione di: Meme


 

ODONTOSTOMATOLOGIA

Professore: De Bernardi

Materiale di studio: l’esame può essere tranquillamente preparato sulla dispensa fornita dal professore, meglio se integrata con gli appunti o le sbobine. De Bernardi alla prima lezione vi passerà un file che (a quanto ci è sembrato di capire) sono sbobine corrette da lui, e che corrisponde all’incirca a quanto fatto a lezione; vi consiglio comunque di frequentare perché con le firme si hanno dei punti in più nel voto finale (fino a 2-3 se le avete tutte) e poi perché alcune cose fatte a lezione e chieste all’esame non sono sulla dispensa, per cui è utile integrare. La dispensa del professore è comunque impaginata con i piedi, scritta spesso in modo contorto, talvolta instudiabile e, oltre alle cose che mancano, ha anche alcune imprecisioni; per questo motivo potreste trovarvi meglio con la dispensa di Enrico B. su Exam Review, che praticamente parte dalla stessa base ma è scritta meglio, ha qualcosa in più (servono comunque appunti o sbobine dell’anno in corso per sapere proprio tutto) e soprattutto è impaginata in modo molto più intelligente ed ha così una trentina di pagine invece che le 80 e passa di quella ufficiale. NON usate le domande vecchie delle Pazze (le trovate negli stessi plichi di maxillo), perché il professore ha scoperto della loro esistenza e le ha cambiate tutte, quindi è perfettamente inutile impararsele a memoria come per maxillo.

Domande di esame: il compito è a crocette, con 30 domande a scelta multipla, e un punteggio finale che può aumentare di alcuni punti in base a quante firme di frequenza avete (purché lo diate entro settembre). Le domande sono su quanto fatto a lezione, quindi la dispensa più eventuali aggiunte; sono spesso molto, molto precise e per nulla facili, per esempio al mio appello veniva chiesto che tipo di materiale si usa per l’otturazione canalare, oppure cause strampalate di gengiviti e pulpopatie, o ancora l’aspetto del granuloma interno… sono tutte minuzie che trovate sulle dispense, quindi è importante non trascurare nulla e sapere tutti i dettagli, anche i più inutili perché possono essere chiesti ed è abbastanza difficile arrivare con il ragionamento alla risposta! All’appello precedente erano uscite alcune domande su cose mai viste, anche piuttosto strane, mentre il mio è stato più “regolare”; comunque ogni tanto possono capitare domande di anatomia, es. sui muscoli masticatori, per cui se fossi in voi investirei mezzora per dare un’occhiata ad appunti/libro di anatomia per pararvi il culo, ma è proprio la ciliegina sulla torta.

Tempo di studio: due o massimo tre giorni. Prepararlo in un pomeriggio è una cazzata megagalattica, perché leggendosi una o due volte la dispensa è impossibile poi sapere i vari dettagli che vengono chiesti all’esame, quindi si prende un voto basso e o si rifiuta (perdendo alla fine molto più tempo per darlo due volte) oppure si perde l’opportunità di alzare la media. Visto che il voto di Organi di Senso si calcola con la media aritmetica non ha proprio senso non investire DUE O TRE GIORNI di tempo per impararsela bene bene, prendere 30 e lode e bilanciare esami molto più difficili come ORL o Oftalmologia!!!

Opinioni finali: tra i quattro esami del corso è sicuramente il più facile; per leggersi tutta la dispensa ci andranno due o tre ore, quindi in un giorno di studio tranquillo ve la fate almeno un paio di volte, e dopo un po’ le cose cominciano a uscirvi dalle orecchie. Di per sé gli argomenti non sono poi così semplici, ma il tutto è di una brevità imbarazzante quindi si fa senza troppi problemi. Rispetto a maxillo, che è un esame simile ma organizzato davvero alla cazzo di cane con domande completamente a caso e fatto apposta per dare sui nervi, odonto è un esame molto più corretto, in cui è sufficiente studiarsi bene poche cose (peraltro non sono nemmeno così noiose o inutili come dicono) per sapere tutte quante le domande e prendere un voto alto (specie se siete andati a lezione e avete le firme di frequenza). Il mio consiglio personale, visti gli altri esami del quartetto, è di non fare i cazzoni leggendoselo la sera prima, ma di dedicargli il tempo giusto per farlo bene… ci guadagnerete soltanto!


OTORINOLARINGOIATRIA

Professori: Farri, Pecorari, Cavallo, Garzaro

Materiale di studio: appunti e libro Albera-Rossi. Gli appunti, o le sbobine, quel che avete, sono un’ottima base da cui partire: nel nostro corso sono stati trattati all’incirca tutti gli argomenti in programma, evidenziando le cose importanti ed essenzialmente quelle che vengono poi chieste all’esame. Se passate con Pecorari o con Cavallo teoricamente basterebbero gli appunti, se riuscite ad impostarci sopra un discorso; studiare anche sul libro però è imprescindibile per due motivi: prima di tutto perché Farri, che c’è praticamente sempre agli orali, vuole sapere nei dettagli i vari argomenti (specie quelli svolti a lezione dagli altri); in secondo luogo, perché a lezione i prof usano come base il libro (es. le slides sono praticamente dei riassunti molto coincisi dell’Albera-Rossi), e può essere complicato (se non a volte impossibile) capire l’argomento guardandosi solo gli appunti, che spesso sono nozioni qua e là senza un vero e proprio filo conduttore che vi aiuti a capirle per bene. Per questo, secondo me è indispensabile integrare quanto fatto a lezione con il testo: il grosso problema è che l’Albera è molto lungo (ci vanno 2-3 giorni per una sola lettura), e inoltre è fatto in maniera molto schematica e spesso le malattie sembrano tutte identiche (perché, per esempio, per ciascuna vengono ripetute la diagnosi, i sintomi, la terapia ecc, che di frequente sono quasi le stesse per 4-5 malattie presentate di fila, delle quali è facile fare minestroni). Per questo vi do due consigli. Primo: guardatevi bene gli appunti prima; per quanto incompleti e a volte confusi possano essere, vi danno una buona idea generale dei vari argomenti e vi aiutano a orientarvi nel mare di patologie senza fare pasticci. Secondo: cercate di estrapolare le idee generali dall’Albera!!! Alla fine la cosa fondamentale è avere ben chiari, per ogni capitolo, i concetti di base (es. in quali casi ha senso usare una TAC o una RMN, quali sono gli strumenti per l’EO delle varie sedi e come usarli, il fatto che la flogosi cronica comporti ispessimento delle mucose e così via); come vedrete si ripetono spesso e alla fine con un po’ di logica, sapendo queste cose e ricordandosi bene l’anatomia si riesce senza problemi ad andare “ad intuito” nello studio delle diverse patologie!

Domande d’esame: sono passato con Pecorari che mi ha chiesto i tumori laringei dopo un inquadramento generale di anatomia della laringe; in realtà dopo due minuti di cartilagini laringee mi ha interrotto, mi ha chiesto l’innervazione e il percorso dei nervi ricorrenti, e poi ancora due cose rapide sui sintomi dei vari tumori laringei e mi ha mandato a posto con 30. Praticamente tutti quelli che sono passati con lui hanno preso voti alti con orali brevissimi, e qualche volta se si ricorda di voi dalle lezioni chiede un argomento a piacere: l’importante è partire sicuri, per questo vi straconsiglio di studiare BENE l’anatomia di tutte le varie sedi (specie del naso visto che Cavallo la fa un po’ all’acqua di rose) dato che la chiede (quasi) sempre all’inizio, e se fate già bella figura vi fa direttamente la domanda del 30. Anche Cavallo, che però non c’è mai stato negli ultimi appelli, è molto buono; Garzaro, che da noi ha fatto lezione ma non gli esami, forse ci sarà anche nei prossimi appelli, ma è sempre stato molto gentile e simpatico e non dovrebbe essere un problema. Discorso molto diverso per Farri, che pretende molto di più: per gli argomenti che ha spiegato lui secondo me lo si intorta abbastanza bene con le cose che ha detto a lezione, ma per le parti svolte dagli altri prof (che chiede spesso) è necessario il libro perché scende molto nei dettagli… ad esempio, alla domanda “cause di epistassi” non è che vi lascia parlare e se padroneggiate l’argomento vi interrompe, ma conta sulle dita quante ne dite e quante ne mancano e non vi molla finché non le sputate fuori tutte, e l’ho anche visto andare molto nel dettaglio su argomenti tipo come si rimuove una tonsilla (?) eccetera. Non che sia cattivo: è comunque buono e simpatico, semplicemente pretende molto più degli altri, ma se avete studiato vi dà 30 senza problemi. Guardate anche i capitoletti in fondo al libro, sembrano delle cagate ma so di qualcuno a cui ad esempio sono state chieste le OSAS.

Tempo di studio: due settimane… secondo me sono più che sufficienti, specie se avete seguito il corso; tre settimane proprio se non avete la minima idea di che cosa si parli. Il libro è lungo ma come ho scritto quello che conta è prima di tutto che vi rimangano i concetti fondamentali e che li possiate usare per irrobustire quello che è stato detto a lezione, poi praticamente una conoscenza approfondita è richiesta solo da Farri. È comunque una materia che scorre bene, non pesa molto studiarla.

Opinioni: ORL è, tutto sommato, un bell’esame. La materia è interessante (lo dicono quasi tutti), non solo perché è la prima clinica che fate ma anche perché spazia su ambiti molto diversi, dalle banali laringiti e tonsilliti fino a diversi argomenti di oncologia, chirurgia di testa e collo e persino qualcosa di più neurologico: è un corso molto vario, in cui soprattutto i professori sono gli unici a cercare di darvi delle basi cliniche. Mentre ad esempio i maxillo-facciali vi sputano nozioni a vuoto sull’aspetto radiologico dell’ameloblastoma e cose simili, qui i prof vi spiegano molte cose “di base”, come per esempio il TNM, qualcosina di diagnostica per immagini, dei rudimenti di chirurgia eccetera; niente di che, apparentemente, ma così lo studio è molto più “ragionato”, fattibile e soddisfacente, piuttosto che imparare a caso delle dispense (come succede purtroppo in altri casi). I professori sono bravi (qualche volta si perdono un po’, soprattutto Cavallo) e anche se sembrano sconclusionati alla fine coprono tutto il programma con le cose fondamentali e vi lasciano delle buone basi; la cosa molto bella inoltre è che Garzaro e Pecorari organizzano per chi fosse interessato delle giornate con loro in sala operatoria, dove potrete vedere 2-3 interventi (proprio a fianco a loro) con i prof che vi spiegano quello che stanno facendo… è un’esperienza interessantissima, dove “vedete dal vivo” le spiegazioni (per una volta!!!!) e assistete a operazioni anche grosse (soprattutto per tumori di testa e collo); tutti (me compreso) lo hanno trovato fantastico. Alla fine ORL è interessante, con un esame tutto sommato non così difficile, e vale la pena studiarla bene.


 

CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE

Professori: Berrone, Fasolis

Materiale di studio: appunti e domande vecchie (crocette). Come appunti vanno benissimo quelli di Enrico B. che trovate su Exam Review; inserite solo le parti aggiuntive di traumatologia e chirurgia ortognatodontica che potrebbero essere trattate a lezione (al nostro anno hanno dato più spazio all’argomento). Sono poi fondamentali le domande vecchie, che trovate un po’ dappertutto: le Pazze vi venderanno plichi su plichi, su Exam Review c’è una lunga lista e avete anche il compito del nostro appello. Le domande tendono a ripetersi nei vari appelli, ed è INDISPENSABILE avere quelle degli anni precedenti: questo perché ovviamente si tratta spesso di domande a caso, su cose mai fatte e mai viste, che è impossibile sapere in altro modo. Problema numero 1: le risposte che trovate sui plichi SPESSO sono sbagliate, o si contraddicono, motivo per cui vi ritroverete ad avere un’enorme confusione in testa. Problema numero 2: negli ultimi appelli abbiamo notato come i compiti non siano più solo un’accozzaglia di vecchie domande gloriose, ma contengano una buona metà di domande nuove, mai viste prima (probabilmente si sono accorti di qualcosa)... questo vuol dire che chi vi consiglia di guardare solo ed esclusivamente le crocette degli anni precedenti vi manda allo sbaraglio per almeno una dozzina di domande. Una buona idea è quella di guardarsi attentamente le sbobine, sia per avere una certa idea della materia ed evitare di rispondere con le stupidaggini che spesso si trovano compiti delle pazze, sia perché le “domande a sorpresa” sono MOLTO precise, pignole e richiedono una buona preparazione: può esservi chiesto qual è il tipo cellulare da cui deriva il tale tumore maligno, o qual è la sede più frequente di insorgenza di un altro tumore, o la stadiazione e il TNM in dettaglio. Secondo me è inutile guardare solo le crocette, ma vale di sicuro la pena studiarsi le 20 pagine di appunti di Enrico B, e anche bene, e poi impiegare un pomeriggio per impararsi a memoria dai plichi delle pazze tutte le domande stravaganti a cui non sapete rispondere.

Domande d’esame: 30 domande a crocette in mezzora di tempo. Impossibile prendere la lode, a quanto pare.

Tempo di studio: tre giorni (di cui dedicare almeno mezza giornata ai plichi di domande)

Opinioni: chirurgia maxillo-facciale è il perfetto esempio di esame che fa soltanto girare le balle. La materia non sarebbe nemmeno male, ma il corso è tenuto in maniera del tutto inadeguata a quelle che sono le conoscenze di uno studente del terzo anno (a meno che naturalmente uno non abbia già delle basi di radiologia, ortopedia, ORL e chirurgia) e finisce per essere un insieme di nozioni buttate a caso e trascritte di fretta sugli appunti senza capirci niente. Ovviamente l’esame è ancora peggio, perché molte domande sono diverse da quanto fatto lezione, infattibili e non viene premiata quasi per niente la preparazione dello studente, ma semplicemente quanto bene si ricorda le crocette delle Pazze e quanta fortuna ha nell’indovinare le risposte nuove, che più o meno per metà valutano effettivamente quanto ha studiato (con domande precisissime che spaccano il capello in quattro) o sa ragionare e per l’altra metà sfuggono a ogni forma di ragionamento. Il risultato è che non ci sono voti bassi (almeno una ventina di domande le prendono tutti, almeno quelle tradizionali) ed è difficilissimo prendere voti alti, perché è quasi impossibile non sbagliare almeno 1-2 risposte: spesso anzi chi si è impegnato si ritrova con 27 e viene premiata la fortuna di chi tenta l’esame mentre sta ancora cercando di passare Fisiologia I. La beffa è che questo esame vale quanto ORL e oftalmologia; la buona notizia è che per come è strutturato, tutto quello che dovete fare è tentarlo e rifiutare il voto ridandolo finché non prendete un voto alto.


 

OFTALMOLOGIA

Professori: Grignolo, Fea, De Sanctis, Rolle, Eandi

Materiale di studio: il Verbo ufficiale dice dispensa delle Pazze e capitolo del libro sugli strumenti (che trovate anche scannerizzato gratuitamente sul gruppo FB, altrimenti lo acquistate alla modica cifra di 80 cent con la dispensa). Pur non essendo un estimatore delle Pazze, tutt’altro, per una volta bisogna dire che la dispensa è fatta davvero bene; è lunga, copre tutti i possibili argomenti, li espone in modo chiaro e va bene quasi per tutto. Tenete conto che però è sostanzialmente un insieme di appunti presi molto bene integrati con un copia e incolla dalle slides, perciò appunti/sbobine e, se riuscite a recuperarle (a volte non le danno), le diapositive del corso potrebbero bastare. Il problema è che con il nuovo ordinamento le ore sono veramente poche e molti argomenti vengono direttamente saltati, però poi li ritrovate all’orale: per esempio ho sentito, e anche più volte, domande strampalate come lo pterigio, la leucocoria, le varie diagnosi differenziali ecc, oppure domande per cui pretendono risposte molto più approfondite delle quattro cose in croce accennate a lezione (tipo le patologie del nervo ottico). Secondo me quindi usare semplicemente gli appunti e le slides va bene se avete fretta, ma se volete essere più sicuri è meglio usare qualche dispensa: una buona alternativa è l’Enrico B, gratuito e disponibile gratis su Exam Review (le Pazze si fanno pagare 13 euro). Lo svantaggio è che è una dispensa molto, molto sintetica e schematica, e se vedete la materia per la prima volta studiando su quella vi viene voglia di spararvi; quindi è un po’ difficile basarsi solo su quello. Per il resto, vi consiglio comunque di guardare le lezioni, perché alcune parti di De Sanctis o della Eandi, che ci sono da poco, nel corso sono state trattate in modo diverso, spesso più approfondito, e loro le chiedono abbastanza spesso. Il celebre capitolo degli strumenti è abbastanza importante perché la domanda capita non infrequentemente; è però molto sintetico, quindi secondo me fareste bene a guardare anche le slides di Grignolo, che aggiungono molte informazioni (altrimenti da solo può non essere sufficiente per vari argomenti).

Domande d’esame: all’esame si passa con Grignolo e con uno degli altri quattro. In genere si comincia prima con uno di questi, vengono fatte due domande, e poi con il voto scritto su un pizzino si passa da Grignolo, che chiede un terzo argomento e di solito alza il voto di qualche punto. Tra i prof, il meglio sono di sicuro De Sanctis e la Rolle: il primo è molto tranquillo, a volte non vi ascolta perché fa altro, però è simpatico, gentile e preparato; la seconda è fa più domande, vi tiene per molto tempo, ma è brava e vi fa interagire e ragionare molto nell’orale. La Eandi è brava a spiegare ma all’esame è molto pignola e qualche volta un po’ arcigna, fa anche domande su cose strampalate fuori programma (che però nella dispensa, accennate qua e là, ci sono, così le rispondete a tono); Fea invece si comporta in modo veramente fastidioso, perché smanetta per tutto il tempo con telefonino e PC e spesso non ascolta nemmeno quello che dite pensando poi che abbiate dimenticato delle cose nella risposta. Tutto sommato comunque sono abbastanza bravi, i voti sono abbastanza alti e non ci sono grossi problemi se uno si è preparato discretamente (a parte magari la Eandi, con lei l’orale è più difficile). Dopo di loro si passa con Grignolo, che vi fa una domandina ma è molto tranquillo e gentile e spesso alza il voto. Le mie domande sono state: cheratiti erpetiche, esoftalmo (De Sanctis) e retinopatia ipertensiva (Grignolo). Vengono chiesti molto frequentemente i distacchi di retina e i glaucomi, le uveiti, le maculopatie, l’esame del campo visivo.

Tempo di studio: una decina di giorni partendo proprio dallo zero assoluto, ma secondo me se uno si impegna lo fa anche in una settimana senza troppi problemi

Opinioni: la materia personalmente non mi è piaciuta per niente, quindi sarò poco imparziale, però secondo me non è un grande esame, in generale. Il corso è obiettivamente organizzato in modo assurdo, con quattro pomeriggi da quattro ore consecutive, in cui uno è cotto e difficilmente riesce a seguire, tanto più se le cose si accavallano una dopo l’altra e non c’è nemmeno tempo per riguardarle dopo. I professori sono tutti molto bravi (anche Grignolo nonostante che le sue lezioni siano soporifere) e tutto sommato è un peccato che il corso sia così, perché alla fine è quasi inevitabile non riuscire a seguire e ridursi alla dispensa delle Pazze la settimana prima dell’esame… per quanto riguarda l’esame, è abbastanza scorrevole, i voti non sono mai troppo bassi e a parte alcune domande un po’ pistine qua e là i prof sono tutto sommato tranquilli. Non preoccupatevi troppo e andate tranquilli, se vi siete preparati senza trascurare nulla e con le idee chiare sugli argomenti più gettonati prendete un bel voto senza troppi problemi.

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Esame: CLINICA E PATOLOGIA DEGLI ORGANI DI SENSO  (Nuovo Ordinamento 270) - Recensione di Marco Pappacogli

Professori del corso

• Odontomastologia: prof. De Bernardi
• Chirurgia Maxillo-facciale: prof. Sid Berrone
• Malattie dell’apparato visivo: prof. Fea, prof. Grignolo
• Otorinolaringoiatria: prof. Farri, prof. Cavallo, prof. Giordano e prof. Pecorari

Anno: 2012

Materiale di studio
Odontomastologia: schemi (30 pagg) fornite dal prof. De Bernardi + plico di domande da Copyservice (nuovo + vecchio);
Chirurgia Maxillofacciale: essenzialmente plico delle domande da Copyservice. Ho poi scorso molto velocemente le sbobine o comunque il materiale caricato nella sezione download del mio anno da E. Brunetti;
Malattie dell’apparato visivo: dispensa di Malattie dell’apparato visivo di Copyservice + capitolo del libro sugli strumenti (prendete il libro in prestito in biblioteca o da un vostro compagno pirla che l’ha comprato e fatevi le fotocopie ESCLUSIVAMENTE di quel capitolo);
Otorinolaringoiatria: libro di Otorinolaringoiatria (Albera-Rossi) + sbobine per la parte di tonsilliti acute e croniche, disfagia-deglutizione, disfonia, trachetomia-tracheostomia. Non fare il cap.8 (Altre patologie cervicali). (Fate tutto il libro compresi i box di approfondimento. Mi raccomando: non è necessario che voi conosciate tutte le stadi azioni TNM di ogni singolo tumore, quindi quei box saltatele a piè pari, ma è opportuno che voi sappiate tutte, e dico tutte, le cause di epistassi o le caratteristiche differenziali di dispnea laringea, oro-/rino-faringea e tracheo-bronchiali perché vengono chieste frequentemente).

Domande d’esame:
• Odontomastologia: 30 domande a risposta multipla che ricorrono quasi sempre con qualche (ma rara) sorpresa. Comunque alcune sono piuttosto specifiche per cui io consiglio (piuttosto che stare come un cretino a fare solo le domande e non capire un tubo) di studiarsi bene le 30 pagine, tanto sono solo 30 (quando mai vi capiterà di preparare un esame solo in un unico giorno?).
• Chirurgia maxillofacciale: 30 domande a risposta multipla tra quelle che ricorrono sempre con qualche (frequente) sorpresa. Dato che le domande che si ritrovano sono spesso completamente astruse rispetto a quello che viene spiegato a lezione, io direi di guardarsi principalmente le domande presenti nei plichi di Copyservice e confidare nella botta di culo. Per quelle che non avete mai visto, ripescate nei meandri della vostra memoria qualche nozione di anatomia, eventualmente qualche cosa che avete letto sulle sbobine oppure buttate ad muzzum (non vale però il dire “metto la c perché è sempre quella” perché ci sono solo tre opzioni e quindi non vale).
• Malattie dell’apparato visivo: Cheratiti, lampada a fessura, esame del campo visivo, retinopatia ipertensiva.
• Otorinolaringoiatria: otiti medie.

Tempo di studio
• Odontomastologia: 2 giorni.
• Chirurgia maxillofacciale: 1 pomeriggio
• Malattie dell’apparato visivo: 2 settimane
• Otorinolaringoiatria: 15 giorni (20 per essere proprio sicuri).

Modalità d’esame: 4 Esami separati in 4 giorni diversi distribuibili a piacere rispettando le date degli appelli. Odontomastologia è uno scritto di 30 domande in 30 minuti (non c’è penalizzazione per le domande sbagliate). Idem con patate per Chirurgia Maxillofacciale. Malattie dell’apparato visivo è un orale in cui si passa obbligatoriamente da due professori di cui uno (generalmente l’ultimo) è sempre Grignolo, il primario. Otorinolaringoiatria è un orale in cui si passa da un solo professore (generalmente Farri, che è sempre presente).

Opinione: A parte il mio personale schifo per odontomastologia e chirurgia maxillofacciale, che è più o meno condivisibile, ho trovato un maggiore piacere (rispetto all’atteso) a studiare malattie dell’apparato visivo. Di per sé, invece, otorinolaringoiatria è piacevole (sempre con le dovute cautele). Sono le prime cliniche in assoluto (se non si considera la parentesi piccola, relativamente, se pur bellissima di medicina interna in metodologia clinica) e quindi il metodo di studio è leggermente diverso (definizione, epidemiologia, eziologia, patogenesi, sintomi, diagnosi e terapia pam pam ). Il voto finale è la media aritmetica delle 4 parti, per cui io consiglio vivamente (al fine di prendere un voto alto finale) di ridare, finché non si è soddisfatti del voto, odontomastologia e chirurgiamaxillofacciale. Per quanto riguarda malattie dell’apparato visivo ci sono professori più e altri meno pistini: Grignolo è di per sé un pezzo di pane, gli altri sono più esigenti ma niente di gravoso o impossibile. Bisogna però studiare, bene, e soprattutto concentrarsi sugli argomenti più richiesti (retina, glaucomi, congiuntiviti, cheratiti, vizi di rifrazione e nervo ottico). Otorinolaringoiatria è un esame orale onesto: se sai vai benissimo, altrimenti i professori ti mettono comunque a tuo agio e sono bravi. Farri è forse il più pistino tra tutti ma nel senso che richiede una buona preparazione, nulla di più (è simpatico e mette a proprio agio). Di otorinolaringoiatria tutti gli argomenti possono essere chiesti, quindi studiatevi il libro da cima a fondo. Se poi non avete molto tempo leggiucchiatevi olfatto, gusto, OSAS e algie cranio-facciali ma sono capitoli così brevi che si fanno in un batter d’occhio.

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