Esame di Organi di senso - Canale B - (Nuovo Ordinamento) - Recensione di: Meme
ODONTOSTOMATOLOGIA
Professore: De Bernardi
Materiale di studio: l’esame può essere tranquillamente preparato sulla dispensa fornita dal professore, meglio se integrata con gli appunti o le sbobine. De Bernardi alla prima lezione vi passerà un file che (a quanto ci è sembrato di capire) sono sbobine corrette da lui, e che corrisponde all’incirca a quanto fatto a lezione; vi consiglio comunque di frequentare perché con le firme si hanno dei punti in più nel voto finale (fino a 2-3 se le avete tutte) e poi perché alcune cose fatte a lezione e chieste all’esame non sono sulla dispensa, per cui è utile integrare. La dispensa del professore è comunque impaginata con i piedi, scritta spesso in modo contorto, talvolta instudiabile e, oltre alle cose che mancano, ha anche alcune imprecisioni; per questo motivo potreste trovarvi meglio con la dispensa di Enrico B. su Exam Review, che praticamente parte dalla stessa base ma è scritta meglio, ha qualcosa in più (servono comunque appunti o sbobine dell’anno in corso per sapere proprio tutto) e soprattutto è impaginata in modo molto più intelligente ed ha così una trentina di pagine invece che le 80 e passa di quella ufficiale. NON usate le domande vecchie delle Pazze (le trovate negli stessi plichi di maxillo), perché il professore ha scoperto della loro esistenza e le ha cambiate tutte, quindi è perfettamente inutile impararsele a memoria come per maxillo.
Domande di esame: il compito è a crocette, con 30 domande a scelta multipla, e un punteggio finale che può aumentare di alcuni punti in base a quante firme di frequenza avete (purché lo diate entro settembre). Le domande sono su quanto fatto a lezione, quindi la dispensa più eventuali aggiunte; sono spesso molto, molto precise e per nulla facili, per esempio al mio appello veniva chiesto che tipo di materiale si usa per l’otturazione canalare, oppure cause strampalate di gengiviti e pulpopatie, o ancora l’aspetto del granuloma interno… sono tutte minuzie che trovate sulle dispense, quindi è importante non trascurare nulla e sapere tutti i dettagli, anche i più inutili perché possono essere chiesti ed è abbastanza difficile arrivare con il ragionamento alla risposta! All’appello precedente erano uscite alcune domande su cose mai viste, anche piuttosto strane, mentre il mio è stato più “regolare”; comunque ogni tanto possono capitare domande di anatomia, es. sui muscoli masticatori, per cui se fossi in voi investirei mezzora per dare un’occhiata ad appunti/libro di anatomia per pararvi il culo, ma è proprio la ciliegina sulla torta.
Tempo di studio: due o massimo tre giorni. Prepararlo in un pomeriggio è una cazzata megagalattica, perché leggendosi una o due volte la dispensa è impossibile poi sapere i vari dettagli che vengono chiesti all’esame, quindi si prende un voto basso e o si rifiuta (perdendo alla fine molto più tempo per darlo due volte) oppure si perde l’opportunità di alzare la media. Visto che il voto di Organi di Senso si calcola con la media aritmetica non ha proprio senso non investire DUE O TRE GIORNI di tempo per impararsela bene bene, prendere 30 e lode e bilanciare esami molto più difficili come ORL o Oftalmologia!!!
Opinioni finali: tra i quattro esami del corso è sicuramente il più facile; per leggersi tutta la dispensa ci andranno due o tre ore, quindi in un giorno di studio tranquillo ve la fate almeno un paio di volte, e dopo un po’ le cose cominciano a uscirvi dalle orecchie. Di per sé gli argomenti non sono poi così semplici, ma il tutto è di una brevità imbarazzante quindi si fa senza troppi problemi. Rispetto a maxillo, che è un esame simile ma organizzato davvero alla cazzo di cane con domande completamente a caso e fatto apposta per dare sui nervi, odonto è un esame molto più corretto, in cui è sufficiente studiarsi bene poche cose (peraltro non sono nemmeno così noiose o inutili come dicono) per sapere tutte quante le domande e prendere un voto alto (specie se siete andati a lezione e avete le firme di frequenza). Il mio consiglio personale, visti gli altri esami del quartetto, è di non fare i cazzoni leggendoselo la sera prima, ma di dedicargli il tempo giusto per farlo bene… ci guadagnerete soltanto!
OTORINOLARINGOIATRIA
Professori: Farri, Pecorari, Cavallo, Garzaro
Materiale di studio: appunti e libro Albera-Rossi. Gli appunti, o le sbobine, quel che avete, sono un’ottima base da cui partire: nel nostro corso sono stati trattati all’incirca tutti gli argomenti in programma, evidenziando le cose importanti ed essenzialmente quelle che vengono poi chieste all’esame. Se passate con Pecorari o con Cavallo teoricamente basterebbero gli appunti, se riuscite ad impostarci sopra un discorso; studiare anche sul libro però è imprescindibile per due motivi: prima di tutto perché Farri, che c’è praticamente sempre agli orali, vuole sapere nei dettagli i vari argomenti (specie quelli svolti a lezione dagli altri); in secondo luogo, perché a lezione i prof usano come base il libro (es. le slides sono praticamente dei riassunti molto coincisi dell’Albera-Rossi), e può essere complicato (se non a volte impossibile) capire l’argomento guardandosi solo gli appunti, che spesso sono nozioni qua e là senza un vero e proprio filo conduttore che vi aiuti a capirle per bene. Per questo, secondo me è indispensabile integrare quanto fatto a lezione con il testo: il grosso problema è che l’Albera è molto lungo (ci vanno 2-3 giorni per una sola lettura), e inoltre è fatto in maniera molto schematica e spesso le malattie sembrano tutte identiche (perché, per esempio, per ciascuna vengono ripetute la diagnosi, i sintomi, la terapia ecc, che di frequente sono quasi le stesse per 4-5 malattie presentate di fila, delle quali è facile fare minestroni). Per questo vi do due consigli. Primo: guardatevi bene gli appunti prima; per quanto incompleti e a volte confusi possano essere, vi danno una buona idea generale dei vari argomenti e vi aiutano a orientarvi nel mare di patologie senza fare pasticci. Secondo: cercate di estrapolare le idee generali dall’Albera!!! Alla fine la cosa fondamentale è avere ben chiari, per ogni capitolo, i concetti di base (es. in quali casi ha senso usare una TAC o una RMN, quali sono gli strumenti per l’EO delle varie sedi e come usarli, il fatto che la flogosi cronica comporti ispessimento delle mucose e così via); come vedrete si ripetono spesso e alla fine con un po’ di logica, sapendo queste cose e ricordandosi bene l’anatomia si riesce senza problemi ad andare “ad intuito” nello studio delle diverse patologie!
Domande d’esame: sono passato con Pecorari che mi ha chiesto i tumori laringei dopo un inquadramento generale di anatomia della laringe; in realtà dopo due minuti di cartilagini laringee mi ha interrotto, mi ha chiesto l’innervazione e il percorso dei nervi ricorrenti, e poi ancora due cose rapide sui sintomi dei vari tumori laringei e mi ha mandato a posto con 30. Praticamente tutti quelli che sono passati con lui hanno preso voti alti con orali brevissimi, e qualche volta se si ricorda di voi dalle lezioni chiede un argomento a piacere: l’importante è partire sicuri, per questo vi straconsiglio di studiare BENE l’anatomia di tutte le varie sedi (specie del naso visto che Cavallo la fa un po’ all’acqua di rose) dato che la chiede (quasi) sempre all’inizio, e se fate già bella figura vi fa direttamente la domanda del 30. Anche Cavallo, che però non c’è mai stato negli ultimi appelli, è molto buono; Garzaro, che da noi ha fatto lezione ma non gli esami, forse ci sarà anche nei prossimi appelli, ma è sempre stato molto gentile e simpatico e non dovrebbe essere un problema. Discorso molto diverso per Farri, che pretende molto di più: per gli argomenti che ha spiegato lui secondo me lo si intorta abbastanza bene con le cose che ha detto a lezione, ma per le parti svolte dagli altri prof (che chiede spesso) è necessario il libro perché scende molto nei dettagli… ad esempio, alla domanda “cause di epistassi” non è che vi lascia parlare e se padroneggiate l’argomento vi interrompe, ma conta sulle dita quante ne dite e quante ne mancano e non vi molla finché non le sputate fuori tutte, e l’ho anche visto andare molto nel dettaglio su argomenti tipo come si rimuove una tonsilla (?) eccetera. Non che sia cattivo: è comunque buono e simpatico, semplicemente pretende molto più degli altri, ma se avete studiato vi dà 30 senza problemi. Guardate anche i capitoletti in fondo al libro, sembrano delle cagate ma so di qualcuno a cui ad esempio sono state chieste le OSAS.
Tempo di studio: due settimane… secondo me sono più che sufficienti, specie se avete seguito il corso; tre settimane proprio se non avete la minima idea di che cosa si parli. Il libro è lungo ma come ho scritto quello che conta è prima di tutto che vi rimangano i concetti fondamentali e che li possiate usare per irrobustire quello che è stato detto a lezione, poi praticamente una conoscenza approfondita è richiesta solo da Farri. È comunque una materia che scorre bene, non pesa molto studiarla.
Opinioni: ORL è, tutto sommato, un bell’esame. La materia è interessante (lo dicono quasi tutti), non solo perché è la prima clinica che fate ma anche perché spazia su ambiti molto diversi, dalle banali laringiti e tonsilliti fino a diversi argomenti di oncologia, chirurgia di testa e collo e persino qualcosa di più neurologico: è un corso molto vario, in cui soprattutto i professori sono gli unici a cercare di darvi delle basi cliniche. Mentre ad esempio i maxillo-facciali vi sputano nozioni a vuoto sull’aspetto radiologico dell’ameloblastoma e cose simili, qui i prof vi spiegano molte cose “di base”, come per esempio il TNM, qualcosina di diagnostica per immagini, dei rudimenti di chirurgia eccetera; niente di che, apparentemente, ma così lo studio è molto più “ragionato”, fattibile e soddisfacente, piuttosto che imparare a caso delle dispense (come succede purtroppo in altri casi). I professori sono bravi (qualche volta si perdono un po’, soprattutto Cavallo) e anche se sembrano sconclusionati alla fine coprono tutto il programma con le cose fondamentali e vi lasciano delle buone basi; la cosa molto bella inoltre è che Garzaro e Pecorari organizzano per chi fosse interessato delle giornate con loro in sala operatoria, dove potrete vedere 2-3 interventi (proprio a fianco a loro) con i prof che vi spiegano quello che stanno facendo… è un’esperienza interessantissima, dove “vedete dal vivo” le spiegazioni (per una volta!!!!) e assistete a operazioni anche grosse (soprattutto per tumori di testa e collo); tutti (me compreso) lo hanno trovato fantastico. Alla fine ORL è interessante, con un esame tutto sommato non così difficile, e vale la pena studiarla bene.
CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE
Professori: Berrone, Fasolis
Materiale di studio: appunti e domande vecchie (crocette). Come appunti vanno benissimo quelli di Enrico B. che trovate su Exam Review; inserite solo le parti aggiuntive di traumatologia e chirurgia ortognatodontica che potrebbero essere trattate a lezione (al nostro anno hanno dato più spazio all’argomento). Sono poi fondamentali le domande vecchie, che trovate un po’ dappertutto: le Pazze vi venderanno plichi su plichi, su Exam Review c’è una lunga lista e avete anche il compito del nostro appello. Le domande tendono a ripetersi nei vari appelli, ed è INDISPENSABILE avere quelle degli anni precedenti: questo perché ovviamente si tratta spesso di domande a caso, su cose mai fatte e mai viste, che è impossibile sapere in altro modo. Problema numero 1: le risposte che trovate sui plichi SPESSO sono sbagliate, o si contraddicono, motivo per cui vi ritroverete ad avere un’enorme confusione in testa. Problema numero 2: negli ultimi appelli abbiamo notato come i compiti non siano più solo un’accozzaglia di vecchie domande gloriose, ma contengano una buona metà di domande nuove, mai viste prima (probabilmente si sono accorti di qualcosa)... questo vuol dire che chi vi consiglia di guardare solo ed esclusivamente le crocette degli anni precedenti vi manda allo sbaraglio per almeno una dozzina di domande. Una buona idea è quella di guardarsi attentamente le sbobine, sia per avere una certa idea della materia ed evitare di rispondere con le stupidaggini che spesso si trovano compiti delle pazze, sia perché le “domande a sorpresa” sono MOLTO precise, pignole e richiedono una buona preparazione: può esservi chiesto qual è il tipo cellulare da cui deriva il tale tumore maligno, o qual è la sede più frequente di insorgenza di un altro tumore, o la stadiazione e il TNM in dettaglio. Secondo me è inutile guardare solo le crocette, ma vale di sicuro la pena studiarsi le 20 pagine di appunti di Enrico B, e anche bene, e poi impiegare un pomeriggio per impararsi a memoria dai plichi delle pazze tutte le domande stravaganti a cui non sapete rispondere.
Domande d’esame: 30 domande a crocette in mezzora di tempo. Impossibile prendere la lode, a quanto pare.
Tempo di studio: tre giorni (di cui dedicare almeno mezza giornata ai plichi di domande)
Opinioni: chirurgia maxillo-facciale è il perfetto esempio di esame che fa soltanto girare le balle. La materia non sarebbe nemmeno male, ma il corso è tenuto in maniera del tutto inadeguata a quelle che sono le conoscenze di uno studente del terzo anno (a meno che naturalmente uno non abbia già delle basi di radiologia, ortopedia, ORL e chirurgia) e finisce per essere un insieme di nozioni buttate a caso e trascritte di fretta sugli appunti senza capirci niente. Ovviamente l’esame è ancora peggio, perché molte domande sono diverse da quanto fatto lezione, infattibili e non viene premiata quasi per niente la preparazione dello studente, ma semplicemente quanto bene si ricorda le crocette delle Pazze e quanta fortuna ha nell’indovinare le risposte nuove, che più o meno per metà valutano effettivamente quanto ha studiato (con domande precisissime che spaccano il capello in quattro) o sa ragionare e per l’altra metà sfuggono a ogni forma di ragionamento. Il risultato è che non ci sono voti bassi (almeno una ventina di domande le prendono tutti, almeno quelle tradizionali) ed è difficilissimo prendere voti alti, perché è quasi impossibile non sbagliare almeno 1-2 risposte: spesso anzi chi si è impegnato si ritrova con 27 e viene premiata la fortuna di chi tenta l’esame mentre sta ancora cercando di passare Fisiologia I. La beffa è che questo esame vale quanto ORL e oftalmologia; la buona notizia è che per come è strutturato, tutto quello che dovete fare è tentarlo e rifiutare il voto ridandolo finché non prendete un voto alto.
OFTALMOLOGIA
Professori: Grignolo, Fea, De Sanctis, Rolle, Eandi
Materiale di studio: il Verbo ufficiale dice dispensa delle Pazze e capitolo del libro sugli strumenti (che trovate anche scannerizzato gratuitamente sul gruppo FB, altrimenti lo acquistate alla modica cifra di 80 cent con la dispensa). Pur non essendo un estimatore delle Pazze, tutt’altro, per una volta bisogna dire che la dispensa è fatta davvero bene; è lunga, copre tutti i possibili argomenti, li espone in modo chiaro e va bene quasi per tutto. Tenete conto che però è sostanzialmente un insieme di appunti presi molto bene integrati con un copia e incolla dalle slides, perciò appunti/sbobine e, se riuscite a recuperarle (a volte non le danno), le diapositive del corso potrebbero bastare. Il problema è che con il nuovo ordinamento le ore sono veramente poche e molti argomenti vengono direttamente saltati, però poi li ritrovate all’orale: per esempio ho sentito, e anche più volte, domande strampalate come lo pterigio, la leucocoria, le varie diagnosi differenziali ecc, oppure domande per cui pretendono risposte molto più approfondite delle quattro cose in croce accennate a lezione (tipo le patologie del nervo ottico). Secondo me quindi usare semplicemente gli appunti e le slides va bene se avete fretta, ma se volete essere più sicuri è meglio usare qualche dispensa: una buona alternativa è l’Enrico B, gratuito e disponibile gratis su Exam Review (le Pazze si fanno pagare 13 euro). Lo svantaggio è che è una dispensa molto, molto sintetica e schematica, e se vedete la materia per la prima volta studiando su quella vi viene voglia di spararvi; quindi è un po’ difficile basarsi solo su quello. Per il resto, vi consiglio comunque di guardare le lezioni, perché alcune parti di De Sanctis o della Eandi, che ci sono da poco, nel corso sono state trattate in modo diverso, spesso più approfondito, e loro le chiedono abbastanza spesso. Il celebre capitolo degli strumenti è abbastanza importante perché la domanda capita non infrequentemente; è però molto sintetico, quindi secondo me fareste bene a guardare anche le slides di Grignolo, che aggiungono molte informazioni (altrimenti da solo può non essere sufficiente per vari argomenti).
Domande d’esame: all’esame si passa con Grignolo e con uno degli altri quattro. In genere si comincia prima con uno di questi, vengono fatte due domande, e poi con il voto scritto su un pizzino si passa da Grignolo, che chiede un terzo argomento e di solito alza il voto di qualche punto. Tra i prof, il meglio sono di sicuro De Sanctis e la Rolle: il primo è molto tranquillo, a volte non vi ascolta perché fa altro, però è simpatico, gentile e preparato; la seconda è fa più domande, vi tiene per molto tempo, ma è brava e vi fa interagire e ragionare molto nell’orale. La Eandi è brava a spiegare ma all’esame è molto pignola e qualche volta un po’ arcigna, fa anche domande su cose strampalate fuori programma (che però nella dispensa, accennate qua e là, ci sono, così le rispondete a tono); Fea invece si comporta in modo veramente fastidioso, perché smanetta per tutto il tempo con telefonino e PC e spesso non ascolta nemmeno quello che dite pensando poi che abbiate dimenticato delle cose nella risposta. Tutto sommato comunque sono abbastanza bravi, i voti sono abbastanza alti e non ci sono grossi problemi se uno si è preparato discretamente (a parte magari la Eandi, con lei l’orale è più difficile). Dopo di loro si passa con Grignolo, che vi fa una domandina ma è molto tranquillo e gentile e spesso alza il voto. Le mie domande sono state: cheratiti erpetiche, esoftalmo (De Sanctis) e retinopatia ipertensiva (Grignolo). Vengono chiesti molto frequentemente i distacchi di retina e i glaucomi, le uveiti, le maculopatie, l’esame del campo visivo.
Tempo di studio: una decina di giorni partendo proprio dallo zero assoluto, ma secondo me se uno si impegna lo fa anche in una settimana senza troppi problemi
Opinioni: la materia personalmente non mi è piaciuta per niente, quindi sarò poco imparziale, però secondo me non è un grande esame, in generale. Il corso è obiettivamente organizzato in modo assurdo, con quattro pomeriggi da quattro ore consecutive, in cui uno è cotto e difficilmente riesce a seguire, tanto più se le cose si accavallano una dopo l’altra e non c’è nemmeno tempo per riguardarle dopo. I professori sono tutti molto bravi (anche Grignolo nonostante che le sue lezioni siano soporifere) e tutto sommato è un peccato che il corso sia così, perché alla fine è quasi inevitabile non riuscire a seguire e ridursi alla dispensa delle Pazze la settimana prima dell’esame… per quanto riguarda l’esame, è abbastanza scorrevole, i voti non sono mai troppo bassi e a parte alcune domande un po’ pistine qua e là i prof sono tutto sommato tranquilli. Non preoccupatevi troppo e andate tranquilli, se vi siete preparati senza trascurare nulla e con le idee chiare sugli argomenti più gettonati prendete un bel voto senza troppi problemi.