Esame di Emergenze Medico Chirurgiche (Nuovo Ordinamento) – can B
Recensione di Matteo Mancarella
Professori: Lupia, Montrucchio, Olivero, Fanelli, Brazzi, Castoldi, Rossi
Materiale di studio: l’esame di Emergenze è costituito da quattro parti (vedi poi le modalità d’esame), che per comodità tratterò separatamente.
Per la parte di Medicina Interna, il mio consiglio è quello di utilizzare gli appunti e le slides di Lupia e Montrucchio integrandoli con altro materiale per essere sicuri di coprire tutti gli argomenti:
- sbobine vecchie, quando c’erano più ore per CFU e c’era quindi il tempo di trattare argomenti che negli ultimi anni poi sono stati saltati, ma che vengono chiesti talvolta all’orale (es. per il mio anno polmoniti, crisi asmatiche, anafilassi, la dialisi in emergenza); vi consiglio soprattutto di ripescare vecchie lezioni di Montrucchio, che ogni tanto si impunta su alcuni dettagli di semeiotica di base che non sono nulla di drammatico ma che difficilmente vi verrebbe in mente di ripassare. Una buona soluzione può essere quella di recuperare il gigantesco plico di sbobine e schemi caricato da Marco Agnello nella sezione download del sito; allo stesso modo, potrete trovare le slides degli anni passati tra cui anche quelle degli argomenti saltati;
- Enrico B. di Emergenze, che secondo me è utile per dare un’occhiata agli argomenti più piccoli (io per esempio avevo rivisto velocemente le disionie, l’EGA, la CID…)
- manuale dell’Harrison, utile per avere una visione più formale e schematica, soprattutto per quanto riguarda le terapie, es. per le sindromi coronariche acute o le aritmie, fatte a lezione in modo un po’ tanto incasinato, e per togliersi eventuali dubbi
- linee guida citate a lezione, in particolare da Lupia: guardatevi per esempio quelle su sepsi e danno renale acuto, limitandovi chiaramente a guardare le raccomandazioni (senza stare a leggere tutto), che sono a dir tanto due o tre pagine per ogni linea guida e danno gli input fondamentali.
Gli argomenti da coprire assolutamente sono sepsi, danno renale acuto, aritmie, sindromi coronariche acute, scompenso cardiaco acuto, embolia polmonare, BPCO riacutizzata, crisi di asma, comi su base metabolica e da disionie, polmoniti, anafilassi, pancreatite acuta. Altre cose, tipo il coma chetoacidotico o iperosmolare, o la CID e altra robaccia ematologica, personalmente le ho solo riguardate velocemente dagli schemi che mi ero fatto per Medicina Interna, ma non le ho mai sentite chiedere.
Per la parte di Chirurgia, il discorso è più spinoso. In linea di massima, il canale B passa da Olivero, il quale chiede le cose spiegate a lezione, che si trovano poi sulle sue slides, molto lunghe e dettagliate: per cui studiando le sue lezioni sareste a posto. Il problema è che è capitato che alle volte si passasse dal professore dell’altro canale, motivo per cui per pararvi completamente il fondello dovreste anche fare le lezioni di Arezzo, il docente del canale A; si tratta comunque di argomenti fatti e strafatti, come colecistiti, diverticoliti eccetera, pertanto non è un grosso sforzo, visto che si tratterà fondamentalmente di un ripasso, con l’aggiunta di qualche dettaglio nuovo. Potete guardare o le lezioni del canale A oppure la prima parte dell’Enrico B, che come sempre è fatta in maniera perfetta: il mio consiglio, essendo comunque un lavoro che porta via poco tempo, è di dare una rapida occhiata per evitare brutte sorprese, tanto poi all’orale ce la si cava.
Per la parte di Traumatologia, guardate solo slides e appunti: le domande erano veramente di una semplicità allucinante, bastava anche solo leggersi le lezioni di ortopedia del quarto anno con le generalità sulle fratture per rispondere esattamente a quasi tutte le domande.
Per Anestesia, le domande del compito, per quanto ambigue e poste male, si riferivano tutte agli argomenti trattati a lezione (a parte qualcosa sullo shock emorragico dove chiedeva dettagli mai accennati), per cui concentratevi su appunti e slides (soprattutto le lezioni di Brazzi, fate ogni singola slide in ogni dettaglio); se ritenete che studiare Medicina e Chirurgia sia qualcosa di più che sfogliare nel minor tempo possibile una dispensa per prendere un voto alto all’esame e scriverlo su Facebook, l’Enrico B contiene una sezione di Anestesia meravigliosa in cui spiega nel dettaglio molti argomenti in più, quest’anno non trattati e non chiesti, specialmente della parte di anestesia da sala operatoria (essendo purtroppo il corso costituito da interminabili menate di fisiopatologia). Trattandosi però di conoscenze di importanza secondo me vitale, tanto più poi se volete fare una specialità chirurgica, io darei comunque una lettura veloce a rischio anestesiologico, classi ASA e così via, argomenti che mai nessuno vi ha spiegato in altre materie, mai più nessuno vi spiegherà e che ovviamente vengono saltati a beneficio di ore e ore su come stimare la saturazione venosa di ossigeno nel paziente con shock. Fateci un pensierino.
Vitale confrontare le sbobine dei due canali, non solo per Chirurgia per i motivi già detti, ma anche per Anestesia, perché per esempio il can A aveva fatto una lezione in meno sullo shock e una in più con un argomento da noi saltato a piè pari.
La parte di Neurologia quest’anno è stata fatta sotto forma di due ADI su cefalee, EON e ictus; i neurologi non si presentano da un bel po’ all’esame, ma siccome la fortuna è cieca e la sfiga ci vede benissimo, se proprio volete stare tranquilli leggetevi gli appunti di queste due lezioni e poi date un’occhiata all’Enrico B (o se avete tempo da perdere agli appunti vecchi su Exam Review) per fare anche gli altri argomenti. Sono due cose in croce, pochissime pagine, e finite tutto rapidamente.
Modalità d’esame: l’esame di Emergenze è un lungo calvario che dura ore e ore, e alla fine pesa tanto non per la difficoltà in sé dell’esame (niente di speciale anzi) ma per la successione di prove che dovete affrontare, un po’ come quei livelli dei giochini del Game Boy, che vi faranno arrivare a fine giornata massacrati. Si inizia al mattino con un compito scritto di Anestesia: sono 125 domande vero/falso da fare in 45 minuti, con sufficienza al 70% e 30 e lode a partire dall’82% delle risposte corrette. Le domande sono spesso ambigue, poste in modo astruso e fanno un po’ girare le balle; consolatevi sapendo di poterne sbagliare una caterva e prendere comunque 30L, vista l’assurda modalità di calcolo del punteggio per la quale tutti i voti sono concentrati in una forbice di 15 domande. Dopo, inizierete il compito di Traumatologia, quindici domande a risposta multipla di una semplicità disarmante. Con molta calma, nel corso della giornata questi compiti verranno corretti, mentre voi inizierete gli orali di chirurgia e medicina interna, con dei turni che vengono comunicati la mattina stessa per i due canali; ovviamente i primi sosterranno l’esame senza sapere l’esito di Anestesia, e quindi magari dopo aver completato la sfacchinata si sentiranno dire che sono insufficienti del compito scritto e dovranno tornare la volta dopo. C’est la vie.
Domande di esame: trovate il compito di Anestesia e quello di Traumatologia del mio appello nella sezione “File” del gruppo Facebook di MediTo. Vi straconsiglio di dare un’occhiata, nei primi due appelli c’erano domande ricorrenti e comunque così vi fate un’idea di quello che andrete ad affrontare. Per quanto riguarda gli orali:
- di Medicina Interna, si passa indifferentemente da Lupia o da Montrucchio, che chiedono gli argomenti spiegati a lezione e qualche volta anche le parti vecchie trattate in passato ma non più quest’anno. Io sono passato con Lupia che è molto tranquillo e gentile, anche se tiene un sacco e chiede proprio tutto tutto… a me ha chiesto l’embolia polmonare da cima a fondo. Montrucchio ci era stato dipinto a tinte fosche ma poi è stato bravo con tutti: fa spesso domande di semeiotica (es. diagnosi differenziale dei dolori addominali pericolosi per la vita, come può essere la febbre, dettagli di base su esame obiettivo, ECG eccetera… niente a cui non possiate rispondere tranquillamente dopo sei anni di medicina!!!) e secondo queste leggende spaventose chiede spesso i dosaggi dei farmaci… io personalmente non glieli ho mai sentiti chiedere poi all’esame, ma se volete stare tranquilli assicuratevi di conoscere i dosaggi citati a lezione, specialmente per gli antibiotici e per i vari farmaci usati per le malattie cardiovascolari et similia (eparine, furosemide, beta bloccanti, nitrati e così via).
- di Chirurgia, al mio appello il can B è passato da Olivero e il can A da Arezzo; il professore chiede le cose spiegate a lezione, ma poi a un certo punto si è messo a fare domande strane, in particolare tirando fuori il suo PC e chiedendo ai poveri sfigati seduti alla cattedra in quel momento di interpretargli immagini di ecografie e roba di questo tipo… visto che spesso non segue l’ordine alfabetico ma chiede di venire “volontari”, cercate di passare prima che potete prima che inizino le cose strane. Devo dire che la sua interrogazione è stata la più difficile, perché è molto puntiglioso, non particolarmente accomodante e spesso dà voti bassi, ma c’è anche da dire che non ha bocciato della gente con un’ignoranza abissale anche sui più elementari concetti di anatomia; a me personalmente ha chiesto le occlusioni intestinali e la diagnosi differenziale (clinica) tra l’ileo meccanico da ostruzione e quello da strangolamento
Tempo di preparazione: circa un mese se partite da zero, un po’ meno (fate tre settimane belle piene) se avete già fatto Medicina Interna.
Esame sostenuto il: febbraio 2016.
Opinioni finali: l’esame è nell’immaginario collettivo un po’ uno spauracchio, ma devo dire che effettivamente è un po’ sopravvalutato. La parte di Anestesia è difficile, è vero, e il compito ha delle domande non particolarmente facili: ma in quale altro esame potete fare quasi trenta errori e prendere comunque 30 lode? Sul resto mi sono già pronunciato: mi permetto ancora di consigliarvi di dare prima Medicina Interna, e poi subito dopo Emergenze! Per Med Interna infatti sarete “costretti” a fare un po’ tutti gli argomenti, e questo vi fornirà una buona preparazione di base, e potete approfittarne per studiare già la parte di Med Urgenza (argomenti come le sindromi coronariche acute o la TEP) facendo tutto bene una volta sola; secondo me è molto meglio così che fare il contrario, perché altrimenti rischiate di impanicarvi con Emergenze perché avrete tutta una serie di argomenti (tipo i disordini del potassio, il coma diabetico, le polmoniti ecc) che non saprete quando, se e come studiare; onde evitare di perdere tempo tra sfogliate isteriche del mini Harrison, appunti di dodicimila anni fa e MyPersonal Trainer, per me è molto meglio studiare bene Med Interna e poi dopo dedicare tre settimane per fare tutto il resto di Emergenze. L’esame è lungo, è estenuante, è difficile, ma non temete: avete fatto molto di peggio, non è difficile prendere un voto alto e alla fine, come diceva il nostro Maestro Marco Agnello, quando uscirete di lì con il voto sul libretto “penserete a tre cose: che finalmente potete fare la cacca, che siete liberi, che avete vinto”.