Esame di Farmacologia - Canale B (Nuovo Ordinamento) - Recensione di: Meme
Professori del corso: Portaleone, Muccioli, Eandi, Zara, Della Pepa
Professori d'esame: Portaleone, Eandi (NB: questa recensione sarà soprattutto una guida a Portaleone, visto che tanto l’esame di Farmacologia è essenzialmente una battaglia contro di lui XD)
Materiale di studio: cominciamo dicendo che sull’esame di Farmacologia vi racconteranno di tutto e di più. Pur essendo un esame mostruoso e pesantissimo (non lo nego), una discreta parte di quello che sentirete saranno leggende metropolitane o consigli da prendere con le pinze; c’è tutta una serie di luoghi comuni che chissà perché sono molto in voga, tipo quello di preparare l’esame solo sulla dispensa delle Pazze, poi guarda caso metà dei candidati viene bocciata impietosamente. Il mio consiglio è quello di non basarvi troppo sulle dicerie (che sono in alcuni casi gigantesche cazzate) e di preparare l’esame utilizzando (in ordine di importanza):
1) appunti ben presi: fondamentali, quello che Liondoor vuol sapere (specialmente di neuro-psicofarmacologia) sono essenzialmente le sue lezioni. Problema: le lezioni sono spesso molto complesse da seguire, specie perché come vedrete divaga moltissimo, parte con i suoi discorsi e sproloqui vari, tira fuori cose incomprensibili e astruse ed elenca decine di nomi da lucidi del 1895 su cui non si legge niente… è molto difficile non perdere il filo, capire esattamente ciò che dice e che poi vuole sapere. Io vi consiglierei di seguire il corso, nonostante tutti i problemi che possono derivarne, e fare del vostro meglio per prendere degli ottimi appunti, che saranno la chiave per fare un ottimo esame; sulle prime due domande (farmacologia generale e neuro-psicofarmacologia) vi basterà questo, ma tenete conto che lui spesso vi interromperà per chiedervi cose precise. Generalmente chiede una classe di farmaci in generale (es. antidepressivi) e poi andrà a sviscerare l’argomento in tutti i suoi aspetti, anche per più di mezzora: quindi dovete essere sicuri di sapere proprio tutto, anche i cenni storici (es. in che modo e da chi è stato scoperto il tal trasmettitore) e, tanto per dirne una, i dosaggi citati a lezione. Assicuratevi, guardando eventualmente sbobine e appunti degli anni passati, o del canale A qualora i corsi rimanessero anche l’anno prossimo unificati, di raccattare tutto il possibile: un argomento su cui ha fatto strage ai primi appelli sono stati gli analgesici narcotici, che aveva fatto solo all’altro canale ma non a noi, e su cui pretendeva moltissimo (es. tutte le diverse tipologie di struttura chimica e tutti i farmaci di ogni categoria), molto più di quanto detto a noi da Della Pepa. Per quanto riguarda la parte di corso fatta dagli altri professori, dipende un po’ da chi fa che cosa. Muccioli fa delle lezioni enciclopediche, molto approfondite, e i suoi appunti, se presi bene, sono ricchissimi di nozioni; i prof del canale A da noi invece non hanno tenuto lezioni altrettanto complete, soprattutto perché tendono a concentrarsi sulle cose davvero importanti in clinica lasciando da parte ad esempio molti dettagli dei meccanismi o intere sotto-classi di farmaci la cui conoscenza in effetti rasenta il puro nozionismo. Portaleone al contrario è molto più sistematico, e spesso non si accontenta: da qui la diceria secondo cui per quello che non ha spiegato lui l’unica salvezza possibile sia la vecchia dispensa di Andre delle Pazze. Sì e no: sicuramente le lezioni di un Eandi non bastano da sole, ma secondo me è più che sufficiente usare un buon libro (o eventualmente farsi prestare la dispensa) per integrare gli appunti, completarli ed essere sicuri di fare tutto, anche quello che non è stato detto a lezione. Per fare un esempio molto pratico: a me sono stati chiesti gli antiaggreganti. Eandi aveva spiegato solo aspirina e un po’ i farmaci agenti sul PDY12 e sulla gpIIbIIIa. In realtà esistono anche farmaci minori, tipo gli inibitori PDE (citati sul Katzung) e quelli agenti sulla TXA sintasi (citati sul Fumagalli), però una volta che glieli ho detti Liondoor si è poi concentrato solo su quelli importanti, e gli sono andate più che bene le cose dette da Eandi con qualche piccolissima aggiunta qua e là dal libro. Niente di che, insomma: magari a far solo gli appunti degli altri prof rischiate, ma sicuramente la storia secondo cui bisogna sapere a memoria la dispensa con quello che ha detto lui a modo suo e tutto il resto non serve a niente o addirittura viene considerato “sbagliato”… beh è un po’ una cagata (anche perché alla fine Portaleone tiene molto ai suoi neuro-psicofarmaci, sul resto è molto più easy);
2) il Katzung: vi diranno che non serve a niente per Liondoor. Sbagliatissimo: un buon libro è molto utile. Studiate tenendolo sempre a portata di mano, e usatelo per integrare qua e là: di certo nessuno vi chiederà mai di studiare lì sopra, sarebbe una follia, ma soprattutto per la parte di cardiovascolare può essere molto utile, e anche ad esempio per approfondire alcuni aspetti della parte di neuro-psicofarmaci (non è assolutamente vero che Portaleone se ne frega del libro: anzi, purché sappiate le cose dette da lui, se ne aggiungete altre è ben contento… non fissatevi solo sulla cinetica, quella gli interessa poco per fortuna). Non perdeteci solo troppo tempo, sfruttatelo ogni tanto come un supporto, ma non di certo come base del vostro studio. Importante: alcuni argomenti in programma non vengono spiegati a lezione, ma poi sono chiesti all’esame. Noi ad esempio non abbiamo fatto tutta la parte su osso, anemie, sistema immunitario eccetera. Ogni tanto queste domande saltano fuori, specie se passate con i prof dell’altro canale, ma ogni tanto anche da Portaleone (ad esempio gli antitubercolari o le classi sfigate di chemioterapici, che spesso non vengono trattati). Per pararvi il culo, passatemi il termine, una buona soluzione è quella di usare gli SCHEMI di farmacologia speciale presenti su Exam Review, che sono per la maggior parte riassunti del Katzung fatti in maniera davvero ottima, e vanno più che bene per quasi tutti questi argomenti. Per la parte generale, il Katzung è molto striminzito, salta un mucchio di cose e si capisce poco: meglio il Fumagalli;
3) il Fumagalli: è un libro di farmacologia generale che trovate dalle Pazze fotocopiato. Si tratta di un mattone straordinariamente lungo e scritto piccolissimo, che per fortuna non dovete far tutto. La prima domanda (l’esonero purtroppo non esiste più) è sempre di generale o sistemi, ed è una parte che non va trascurata assolutamente. Anche qui stesso discorso di speciale: Portaleone ha i suoi pallini e spesso di queste cose non si capisce molto, Muccioli ci ha sparato milioni di cose sui sistemi, gli altri prof (specialmente Eandi) hanno fatto lezioni molto più soft, e di farmacocinetica in particolare era tutto un po’ nebuloso. Vi consiglio caldamente di prendere questo libro e di guardarvelo; fortunatamente in questo caso è importante avere chiari i concetti di base, quindi può semplicemente servire per CAPIRE quello che non è chiaro, e una volta chiarite le basi fila tutto liscio. Molto importante fare i primi capitoli della sezione sui recettori: quello dove si parla di agonisti, antagonisti, affinità, attività intrinseca e così via (è il cavallo di battaglia di Portaleone, sappiatelo divinamente perché lui stesso lo porta come esempio di argomento di generale su cui boccia spesso), e magari uno sguardo veloce alla classificazione e ai meccanismi generali (risparmiatevi le altre millemila pagine sulle singole tipologie); le lezioni di farmacodinamica di Liondoor sono particolarmente complicate da capire, usate bene questo supporto. Per il resto, ho trovato utilissima la parte di farmacocinetica (è molto complessa, ovviamente non bisogna sapere tutto, ma se ve la leggete bene e la capite siete a cavallo; le lezioni erano spesso un gigantesco punto interrogativo) e anche quella sui sistemi neurotrasmettitoriali. Portaleone affronta l’argomento dal punto di vista delle funzioni generali del sistema, ma ad esempio non dice molto sui vari recettori e sulla modulazione farmacologica; è vero, poi nella parte di speciale si riprende tutto un pezzo per volta, ma senza una buona base generale di sistemi è molto facile confondersi e non capire un tubo… per cui, anche qui senza impararsi tutto, guardatevi anche i sistemi senza impazzirci sopra. Vale lo stesso discorso del Katzung; ottimo libro per dare un’occhiata, capire, integrare e consultare ogni tanto, molto poco utile se non controproducente per studiarci sopra;
4) la dispensa delle Pazze di Andre: su questa vi diranno di tutto, presentandovela come una sorta di Santo Graal. Posso dirvi che è fatta tutto sommato molto bene, e corrisponde all’incirca a un po’ di Portaleone mescolato con parecchio Katzung. La maggior parte della gente studia solo su quella: è un’idea suicida, visto che la parte di neuro-psicofarmacologia è abbastanza diversa (chissà perché) dalle sue lezioni, ci sono vari errori e alcuni argomenti mancano proprio. Secondo me prendersela può essere una buona idea, ma più che altro per sfogliarla e guardare che cosa manca nelle lezioni tenute dagli altri professori; effettivamente ci sono diverse cose in più che non sempre sul libro si trovano, ma non so quanto sia il caso di usarla come unico riferimento come fanno in tantissimi. Piuttosto, sfruttatela per quelle classi di farmaci non trattate a lezione che sul Katzung dovreste andarvi a cercare spezzettati nei vari capitoli, e per quelle cose strampalate che non troverete da nessun’altra parte (farmaci per la tosse, per le cefalee eccetera). Se non vi ha fatto lui gli antibiotici, assicuratevi di fare lì sopra quella parte; è molto fedele alle sue spiegazioni, che in questo caso sono un po’ sui generis rispetto ai testi.
Tempo di studio: per come ve l’ho messa, secondo me l’esame si prepara in un paio di mesi. Se avete frequentato il corso, dato già patologia e soprattutto metodologia clinica, se lavorate secco, se avete gli appunti a posto e sapete già dove studiare… con un po’ di impegno in un mese e mezzo o poco meno si può fare, e anche bene. Ovviamente ci sono un sacco di nomi da impararsi a memoria, se può interessarvi in tutto sono 835; ovviamente è una materia infinita, nella mani di un professore decisamente esigente e a cui è difficile a volte tener testa, e con un corso tenuto un po’ a caso. Però, non è così spaventosa come la si dipinge: alla fine perdete un bel po’ di tempo per raccapezzarvi, raccogliere le idee, integrare quel che manca agli appunti e mettere tutto a posto, però poi si va abbastanza spediti, anche perché appunto la parte su cui Portaleone picchia più duro è anche quella che fa lui stesso nei minimi dettagli a lezione e su cui ci può basare su degli appunti ben presi. Un mio consiglio è quello di fare farmacologia alla fine, in particolar modo di fare prima Metodologia Clinica, che serve un sacco per avere delle basi sulle varie patologie, specialmente cardiovascolari, metaboliche e gastroenterologiche; Patologia è molto meno utile, però Liondoor sostiene che si debba dare prima questo esame, poi non si capisce se applichi davvero la sua “propedeuticità”. Senza le minime basi per esempio sulle aritmie, tanto per dirne una, diventa davvero un’impresa; inoltre è importante ricordarsi bene Fisiologia e un po’ di Biochimica, altrimenti non capite molto. Insomma, è un esame impegnativo, in cui l’aver già un bagaglio sostanzioso di conoscenze su cui basarsi diventa indispensabile. Evitate di farla durante il semestre: sforzo inutile, in cui vi dimenticate le cose via a via che le studiate. Molto meglio un unico blocco, facendola tutta di fila e mettendocela tutta.
Anno in cui si è sostenuto l'esame: settembre 2013
Domande d'esame: Portaleone parte con una domanda di farmacologia generale, quindi ne fa una di neuro-psicofarmacologia e infine una di cardiovascolare e affini, o altri argomenti. Per noi, se Liondoor vi giudicava sufficientemente preparati, c’era poi una domanda di Eandi, il professore del canale A, che però andrà in pensione; per il futuro quindi non si sa cosa capiterà. Quando Eandi non c’era, ad alcuni appelli, Portaleone faceva ancora una quarta domanda, spesso un antibiotico o comunque nell’ambito della chemioterapia. Ad ogni modo, il voto di Eandi contava relativamente: vi chiedeva che cosa vi sarebbe piaciuto fare come specializzazione, e poi vi faceva una domanda più o meno affine che poteva alzarvi un po’ il voto di Liondoor (che comunque resta il boss). Le domande sono molto, molto lunghe e approfondite: in genere sono molto generali, e poi mentre parlate venite continuamente interrotti per altre domandine, saltando qua e là, fino ad aver coperto TUTTO l’argomento (quindi non sperate di cavarvela saltando delle parti: per dire, se vi chiede gli antidepressivi prima o poi finirete a parlare anche della terapia basata sulla melatonina); anche per questo gli orali durano un’infinità di tempo. Le mie domande sono state: antagonisti per generale (queste cose su agonisti, antagonisti, binding ecc le chiede spessissimo); per speciale, analgesici-narcotici (cioè gli oppioidi, un argomento su cui di solito fa strage), antiaggreganti e poi con Eandi i diuretici. Ho poi sentito chiedere praticamente tutte le altre classi di neuro-psicofarmaci, i beta bloccanti (altra domanda classica), le statine, i beta2 agonisti, gli amminoglicosidi, gli anestetici locali, gli ACE inibitori, i calcio antagonisti.
Opinioni: per quanto mi riguarda, la materia è molto bella e molto interessante; contrariamente a quanto uno si aspetterebbe c’è un sacco da ragionare, e viene premiata per una volta la preparazione che uno si è costruito in tre anni e non semplicemente il fatto di essersi imparato una dispensa a pappagallo. Si imparano tantissime cose, gli argomenti sono molto vari, e nonostante il fatto che, sì, è un sacco mnemonica (ci mancherebbe), non l’ho trovata poi così nozionistica rispetto ad esempio a Patologia (quella sì che è una rottura di palle fine a se stessa di cui vi dimenticherete tutto in due settimane). Insomma, è un esame che sarebbe anche interessante e che sicuramente ha un’importanza fondamentale per la nostra preparazione. Il problema del canale B è senza ombra di dubbio Portaleone. Sul povero Liondoor girano voci molto poco lusinghiere, ma non bisogna esagerare; certamente, pretende tantissimo e un voto alto è una vera e propria impresa, ma da qui a considerarlo un pazzo furioso che vuole la vostra pelle, ce ne va. Portaleone sarà anche eccentrico, ma è preparato come pochi altri e non lo fate fesso: o sapete, oppure sono guai, anche perché fa delle domande molto precise. Il vantaggio è che, se uno si prepara bene, lui non uscirà mai dal seminato; le sue domande sono infatti su cose che ha detto lui stesso, che ripete più volte, e che spesso sono difficili da capire e da studiare; però, se le sapete tutte, vi dà anche 30, e la buona preparazione viene premiata. Il problema è appunto sapere TUTTO, ma tenete conto che le voci che girano su di lui derivano in buona parte da gente che ha fatto solo la dispensa di Andre e nemmeno tutta (gli stessi che vi consigliano di prendere solo quella sono di solito quelli bocciati più volte); l’esame è lunghissimo (sia studiarlo sia proprio l’interrogazione), impegnativo e tutto quel che volete, ma non è l’incubo dipinto da molti. Quindi preparatelo bene, non trascurate niente, se potete seguite il corso e cercate di capire come prendere Portaleone (piuttosto andate a vedere qualche orale per farvi un’idea concreta); vedrete che sarà molto meno spaventoso di come ve lo immaginate.