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- Malattie Infettive e Microbiologia Clinica - Nuovo Ordinamento
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Malattie Infettive e Microbiologia Clinica - Canale A (ma passando poi dal Prof del B) - Recensore: Dr.Zed
Data esame: settembre 2016
Modalità esame: scritto di microbiologia clinica (una domanda in 20 minuti) valutato da +, ++ o +++. A seguire orale di malattie infettive. Il voto di microbiologia clinica viene guardato a inizio interrogazione dal professore di infettive, che sostanzialmente non ne terrà conto se ++ o +++, mentre se + potrebbe decidere al massimo di abbassare di un punto il voto finale (non è una regola fissa, ma inferita da me in base a quel che ho visto).
Professori: Prof.ssa Cavallo di microbiologia clinica, Prof. Di Perri di malattie infettive. Al mio appello però quest'ultimo non c'era, così come non c'erano i professori che di solito lo aiutano a interrogare: tutto il canale A è passato il mattino seguente col Prof. Bonora, del canale B. La recensione sarà quindi un po' particolare, ma penso possa essere utile nel caso capitasse di nuovo un caso simile.
Materiale di studio: per microbiologia clinica assolutamente sbobine dell'anno in corso: allo scritto viene chiesto solo ciò che è stato spiegato, e tra i vari anni ci sono differenze tra gli argomenti trattati. Per malattie infettive ho usato le sbobine del canale A 15/16, a cui ho aggiunto da sbobine vecchie o del canale B: MST, osteomieliti e spondilodisciti (da quanto mi han detto i prof del canale A tendono a non chiederle, ma sono uno degli argomenti preferiti del prof. Bonora), leishmaniosi, tetano, rabbia, diarree infettive, accenni di medicina tropicale (ebola, dengue, zika). Sulle slide ho guardato i 7 punti della stewardship che a lezione non avevano fatto in tempo a spiegare (sì, la stewardship viene chiesta, e dai prof di entrambi i canali). Su internet ho guardato qualcosa su CMV, VZV, malattia da graffio di gatto, febbre gialla, lyme e toxoplasmosi (se può essere utile caricherò un file in area download con un collage su questi argomenti - dove comunque c'è molto di più di quanto vogliano sentirsi dire). Sembrano tanti argomenti da aggiungere, ma ognuno è di poche pagine, e spesso saltano fuori.
Tempo di studio: personalmente ricordavo abbastanza dalle lezioni, e ci ho messo 4-5 giorni. Conosco chi ci ha messo 5 giorni anche senza aver seguito, ma credo che ce ne vadano almeno 7 per essere tranquilli. 10 se si fa con calma. Seguite le lezioni, se riuscite: il Prof. Di Perri renderebbe interessanti anche le istruzioni della lavatrice, gli aneddoti che racconta sono molto utili per memorizzare, e la materia è in generale molto interessante e utile.
Domande d'esame: allo scritto la mia domanda era su modalità di raccolta, conservazione e analisi di campioni provenienti da vie respiratorie superiori e inferiori. Altre domande che ricordo: metodi di diagnosi infezioni SNC/GI/urinarie; definizioni sepsi, batteriemia e SIRS; cos'è e come si fa l'antibiogramma; modalità d'ingresso microrganismi da CVC; diagnosi di infezioni da miceti e protozoi.
Il mio orale è partito dalle polmoniti nosocomiali, per poi spostarsi su infezioni catetere-correlate e cvc-correlate. Con il prof. Bonora è fondamentale partire bene: se si dimostra di padroneggiare la materia in pochi minuti si finisce e con un voto ottimo. Altrimenti l'orale dura più a lungo, anche 20-25 minuti, con molteplici domande. I voti sono comunque alti anche in quest'ultimo caso, di solito tra il 26 e il 28. Credo che nel canale B ci sia più enfasi sulle terapie, che da noi spesso sono state saltate o solo accennate, ma questo non è stato penalizzante.
In ogni caso sono da imparare bene gli agenti eziologici delle varie patologie, in particolare di CAP, HAP, UTI, meningiti (liquor limpido vs torbido) ed encefaliti, nonché la terapia della TBC, i farmaci che si usano per la malaria e per le meningiti, i nuovi farmaci per l'HCV e le categorie di farmaci antivirali per la terapia dell'HIV.
Opinione: può essere rognoso recuperare gli argomenti non spiegati, ma in generale è un esame tranquillo e piacevole da studiare. Consiglio di non sottovalutarlo: è vero che si può arrivare a un voto discreto studiando pochi giorni, ma con qualche giorno in più si arriva facilmente a un 30, che non fa mai schifo.