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Malattie Infettive e Microbiologia Clinica - Canale B

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Anno in cui si è sostenuto l’esame: gennaio 2019

Professori del corso e d'esame: prof. Bonora (Malattie infettive), prof.ssa Costa (Microbiologia clinica)

Materiale di studio utilizzato: dispense BBC, sbobine di E.P. (2015-2016), slide dell’anno in corso. Su Omnium si trovano anche i vari file di domande degli appelli passati (sia per lo scritto che per l’orale)

Modalità d’esame
Per i dettagli tecnici consiglio di leggere qui sotto la recensione di Piumina del 2017, che è esauriente. Aggiungo solo qualche considerazione personale di carattere più generale.
MICROBIOLOGIA CLINCA (scritto): esame oggettivamente facile se si ha studiato, con gli ovvi vantaggi e svantaggi di avere a disposizione una sola domanda cui rispondere. 20 minuti sembrano pochi ma sono sufficienti. Attenzione solo a non andare fuori tema, nel tentativo di scrivere il più possibile.
MALATTIE INFETTIVE (orale): quello che secondo me non emerge in pieno dalle recensioni precedenti è la mentalità del prof. Bonora, che a mio avviso è riduttivo etichettare come uno semplicemente puntiglioso, o che premia il ragionamento (anche se entrambe le cose sono vere). Quello che gli interessa davvero - come ha sottolineato lui stesso più volte durante gli orali in cui si è spazientito o ha dovuto bocciare - è che lo studente abbia chiari (molto chiari) i concetti presentati a lezione. La sua filosofia è che è perfettamente inutile che noi ci impariamo a memoria sfilze di nozioni, che dimenticheremo nel giro di una settimana. Vuole che noi siamo possediamo con sicurezza quei concetti di base che ci permettano di essere formati come medici generici. Per questo la maggioranza delle domande coincide con la presentazione clinica di un paziente con una determinata malattia (“come si immagina un paziente con mononucleosi infettiva?”). A lui interessa che noi non solo abbiamo chiara la presentazione clinica, ma soprattutto il senso dei segni e dei sintomi (“non le ho chiesto di parlarmi di ecc ecc; il paziente con mononucleosi infettiva perchè viene da lei? qual è il sintomo che lo porta nel suo ambulatorio?”). Con questo non voglio assolutamente dire che tutto il resto (eziopatogenesi, epidemiologia, diagnosi, terapia, ecc) non sia importante, tutt’altro. In particolare, dà molta importanza alla patogenesi, perchè solo capendo bene quella si capisce bene il senso della clinica. A volte la domanda è più generale (“mi parli della malattia xy”) e allora sì che bisogna possedere bene anche le nozioni. Quello che voglio dire è che gli interessa principalmente che abbiamo chiaro il significato di ciò che diciamo (“perchè la terapia della TBC dura così a lungo?”); il nozionismo fine se stesso, esposto in modo scolastico, non alza il voto. Se integrato in un quadro davvero chiaro della malattia e della materia, allora sì. Condivido quanto scritto nelle recensioni precedenti, ossia che se si parte con sicurezza il prof. tende a non interrompere, per poi fare domande più specifiche. Ma il punto è che la “sicurezza” deve fare perno sull’aver capito bene le cose che il prof. ritiene importanti, altrimenti vi interromperà anche se gli state snocciolando concetti e nozioni che neanche la Treccani. Ho visto studenti, molto ben preparati in generale, penalizzati da voti medio-bassi perchè non sono stati in grado di dimostrare questa comprensione. Last but not least: non interrompetelo! Ha uno stile molto controllato e apparentemente accomodante, come di chi mette a proprio agio, il che induce molti a interromperlo mentre parla; finchè il malcapitato di turno non si becca la ramanzina sull’importanza dell’ascolto nella professione medica (peraltro con ragione, perchè in effetti non è il massimo dell’educazione…).

Opinione finale: seguire le lezioni se si può, o almeno creare delle sbobine ben fatte dell’anno in corso. Immagino che la presentazione che ho fatto possa mettere ansia, ma in realtà non dev’essere così: Bonora stesso insiste moltissimo sul fatto che non chiede nulla di più rispetto a ciò che dice a lezione, ma quello che dice vuole che lo possediamo con sicurezza. Quindi sconsiglio di continuare a utilizzare solo le sbobine 2015-2016, anche perchè al mio appello, evidentemente frustrato dall’impreparazione di molti, stava ragionando sull’opportunità di introdurre delle modifiche; quindi perlomeno non sottovalutate ciò che vi dirà in merito. Detto tutto questo, nessuna paura: è un prof. esigente ma giusto, e soprattutto è dalla parte dello studente. Fa di tutto per aiutare nel ragionamento ed è sinceramente dispiaciuto quando deve bocciare (la severità si esprime più che altro in voti di fascia media, anzichè nella bocciatura). Inoltre le sue domande si ripetono molto, anche se quasi mai all’interno dello stesso appello, quindi in ultimo consiglio di fare anche per l’orale una raccolta di domande.

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Esame: MALATTIE INFETTIVE E MICROBIOLOGIA CLINICA - Canale B  Recensione di: Piumina

Anno in cui si è sostenuto l'esame: Settembre 2017

Professori del corso: Prof Stefano Bonora (Malattie infettive), Prof.ssa Rossana Cavallo (Microbiologia clinica).

Professori d'esame: i sopracitati.

Materiali di studio:
MICROBIOLOGIA CLINICA: sbobine e slides. Da qualche anno questa parte viene svolta dalla professoressa Cavallo, dato che la professoressa Costa è malata. Io personalmente ho studiato sulle sbobine di E. P. (2015-2016,) relative alle lezioni della professoressa Costa e mi sono sembrate più che sufficienti. Potete anche guardare le slides (vi verranno lasciate probabilmente a lezione) per i punti che nelle sbobine sono trattati in maniera un po' confusionale (le colorazioni, l'esame colturale di virus, miceti e protozoi, l'antibiogramma).
MALATTIE INFETTIVE: anche qui sbobine e slides principalmente. So che esiste una sbobina di 60 pagine, ma vi consiglio caldamente quella da 300, integrata con le slides (che trovate in un unico file su ExamReview). Io ho poi approfondito alcuni argomenti con il materiale di Microbiologia che ho usato al secondo anno, quindi le sbobine di Microbiologia e l'Antonelli.

Tempo di studio: ho sentito e letto che molti dedicano solo una settimana - 10 giorni allo studio di questa materia. Detto semplicemente, credo che questo sia il modo migliore per buttare all'aria un esame potenzialmente semplice, dal momento che studiando qualche giorno in più si può arrivare a prendere anche il massimo.
Quindi direi 10 giorni se ci si accontenta di voti medio/bassi (massimo 27, se siete molto fortunati). 20 giorni almeno se si punta al massimo.

Modalità d'esame: 
L'esame consta di uno scritto per la parte di Microbiologia clinica e di un orale per la parte di Malattie Infettive.
Lo scritto si effettua al mattino, entrambi i canali nella stessa aula. Vi verrà dato un foglio A4 con una domanda estremamente facile in cui potete rispondere quello che volete e quanto volete. Avete 20 minuti di tempo.
Le domande sono veramente ampie e semplici, e vi consiglio di scrivere più che potete.
A me è capitato "diagnosi microbiologica diretta e indiretta: definizioni e almeno due esempi per ognuna", e altre domande che ho sentito sono stati i microscopi, le colorazioni. 
Lo scritto viene corretto immediatamente dalla Cavallo e dai suoi assistenti. E' un'idoneità, vi verrà attribuito un punteggio in "+". Il minimo è una sola "+", il massimo "+++".
Non ho mai sentito di qualcuno che non sia stato ammesso all'orale per non aver risposto sufficientemente bene alla domanda.
Lo scritto ha un peso minimo sull'orale, viene guardato appena e considerato ancora meno.
Il 95% dell'esame è appunto l'orale. Si passa tutti dal professor Bonora.
Anche qui mi discosto molto dalle recensioni che ho letto: NON E' UN ESAME BANALE.
Il professore tende a mettere a proprio agio ma solo apparentemente: in realtà pretende molto, vuole che gli argomenti siano esposti in maniera chiara e precisa, va molto nello specifico, fa domande su tutto il programma.
L'importante con lui è partire decisi e sicuri. Vi farà parlare se sapete rispondere bene per poi interrompervi a un certo punto per fare domande secche molto specifiche sull'argomento. Può anche fare domande di ragionamento se siete andati molto bene, per darvi il massimo. Ho sentito alcuni dire che lui premia chi ragiona: non basta. Se avete studiato un po' e dimostrate di saper ragionare può darvi tra il 25 e il 27, non di più.
Se invece partite insicuri e barcollanti vi interromperà subito, cercando di capire con domande più precise quanto avete studiato e quanto siete padroni della materia. L'esame andrà avanti con una raffica di domande secche fino alla fine. 
Non boccia immediatamente, ma boccia. Vi dà quindi il tempo di riprendervi e di fargli capire che avete studiato, anche se in maniera superficiale e approssimativa. Vi manderà a casa massimo con 22-23, alquanto seccato per di più.
Gli orali con lui sono lunghi, 20 minuti almeno. Al mio appello eravamo 29 presenti: ha iniziato la mattina e finito dopo le 18. Se siete di più vi dividerà in due giornate.
A me ha chiesto classificazione delle polmoniti (tipica/atipica, comunitaria/nosocomiale), e TUTTO sulla Legionella, compresi tutti i fattori di rischio (una riga in alto a pag. 241), e tutti i valori alterati nelle urine, compresa l'iponatriemia. Ha concluso chiedendomi se secondo me fosse una malattia nosocomiale o comunitaria, e perchè.
Chiede veramente tutto, imparate a memoria tutte le slides, studiate bene tutto senza tralasciare nulla.
Altra cosa: va in ordine alfabetico, pertanto chiederà gli argomenti più vasti e "scontati" ai primi (per poi scendere sempre nel dettaglio, attenzione!) e quelli più "ostici" agli ultimi (meccanismi di resistenza agli antibiotici, farmacodinamica, antimicrobial stewardship). Le domande non si ripetono.

Opinioni finali: Non fidatevi di chi vi dice che questo esame è una cavolata, che bastano 7 giorni, che il professore è un pezzo di pane.
Non approfittatevi di lui: è cortese ed educato ma se vede che molti studiano la sua materia con superficialità si innervosisce e ve lo fa pesare, prima di mandarvi a casa con un 23 a detta sua "regalato".
Non fidatevi nemmeno di chi dice che non scende sotto al 27. Non so da dove derivi questa informazione, ma al mio appello i 30 saranno stati massimo 3, altrettanti i 28. Molti 26, 25, e molti voti dal 24 in giù.
Non prendete l'esame sotto gamba, arrivare al massimo è possibile ma dovete sudarvelo un po'.. Come qualsiasi altro esame orale del resto.
Dedicate alla materia il tempo che merita, studiate tutto di tutti gli argomenti in programma, utilizzate un linguaggio chiaro e preciso all'orale e il professore sarà soddisfatto e contento di mandarvi a casa con un bel voto.

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Esame: Malattie infettive e microbiologia clinica (canale B), recensione di E.P.

Professori: Bonora e Costa

Anno esame: luglio 2016

Materiale di studio: per la parte di micro della professoressa Costa sono assolutamente sufficienti le sbobine.

Per la parte di Bonora sbobine aggiornate con slides associate a cui aggiungere le infezioni nosocomiali e la leptospirosi quest’anno mai spiegate, ma in programma d’esame (le caricherò probabilmente vicino a settembre 2016, ma se urgenti il contatto mio lo trovate sul sito).

Tempo di studio: 10-15 giorni

Domande d’esame: l’esame prevede uno scritto e un orale nella stessa giornata (se non siete troppi).

Lo scritto riguarda solo la parte di micro clinica e consta di una domanda aperta riguardante ciò che è stato spiegato a lezione. Avete una facciata intera per rispondere e il risultato prevede un massimo di 3 +. Quindi, conta veramente pochissimo per il risultato d’esame, a meno che abbiate preso un solo + e allora il professore ne terrà conto un minimo. A me sono state chieste le vie di infezione del sangue e le vie di infezione del catetere. Altre domande possibili sono: diagnosi diretta e indiretta, campioni genitali, coltura di protozoi e miceti, sensibilità e specificità di un test, sepsi e batteriemia…

La parte rilevante dell’esame è sicuramente l’orale. Di norma venite interrogati dal professor Bonora che, di solito, fa orali abbastanza lunghi perché fa domande molto ampie, di solito 2. Avrete, quindi, modo di parlare molto e vi consiglio di farlo partendo a raffica perché facendo così lui vi interromperà pochissimo se non per arrivare dove gli interessa e renderete il vostro esame di 5 minuti invece che di 15. Chiede davvero tutto il programma, soprattutto se siete in tanti (se siete 20 non vi chiederà mai la stewardship, ma lo farà se siete 80, per intenderci) ed è abbastanza puntiglioso. Sono molto importanti vie di infezione, segni e sintomi, diagnosi e trattamento (non le dosi eccetto quelle particolari, come quelle della meningite). A me ha chiesto endocarditi infettive e come seconda domanda la differenza fra sepsi e batteriemia.

Bonora è davvero molto alto coi voti e, spesso e volentieri, se vede che non state rispondendo molto bene vi farà delle domande in più pur di alzare un po’ il risultato. Prendere il massimo è possibile solo con uno scritto con almeno ++/+++ e con un orale in cui non vi interrompe mai, ma anche se il vostro orale durasse 20 minuti non pensate che non stiate andando bene perché l’ho visto dare ben pochi voti sotto il 27.

Quando si è in molti può venire ad aiutarlo Calcagno che è un professore che fa di nuovo domande abbastanza ampie, ma poi scende molto di più nei particolari e, insomma, l’orale si rende meno semplice. Tuttavia, non penalizza molto e anche con lui i risultati sono tendenzialmente buoni. Al mio appello praticamente tutti ne sono usciti bene con lui, ma di sicuro è stato molto più faticoso e sudato come orale piuttosto che con Bonora.

Opinioni finali: è un esame breve e anche abbastanza semplice. 4 crediti su cui vale la pena spendere del tempo per ottenere un buon risultato perché è altamente probabile arrivarci. Le lezioni non le ho seguite, ma mi è stato detto essere abbastanza coinvolgenti e, poi, Bonora è davvero bravo. Aggiungete che chiede veramente solo quello che spiegano lui e le/i varie/vari assistenti più quei due argomenti che non è riuscito a fare a lezione e capirete perché ritengo l’esame piuttosto tranquillo.

La materia, per quanto non mi sia mai interessata, è invece risultata piuttosto interessante e mi è anche piaciuta. Aver dato torace e addome aiuta sicuramente a non dover quasi più affrontare le infezioni respiratorie e delle vie urinarie, quindi potrete concentrarvi su ciò che manca. Ci sono pochi argomenti, quindi, in breve tempo secondo me riuscite a farla. Per mettersi in testa i dettagli, poi, basta ripeterla più volte, ma questo significa che ve la cavate abbastanza in fretta.

In conclusione, esame molto tranquillo e senza grandi variabili.

Utilità delle lezioni per l'esame: 4
Soporiferometro: 2
Difficoltà della materia: 2
Difficoltà dell'esame: 2
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 10-15 giorni.

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Anno in cui si è sostenuto l'esame: Luglio 2016

Professori: Bonora + assistenti (Malattie Infettive), Costa (Microbiologia Clinica)

Organizzazione esame: scritto (micro clinica) + orale (infettive)

- Scritto: La Professoressa fa una domanda aperta estremamente semplice. Si hanno 20 min per rispondere e viene corretta immediatamente. E' un'idoneità. Il punteggio va da uno a tre +. Le domande spaziano su tutto il "microprogramma". Da quest'anno, infatti, il corso consta di quattro lezioni: diagnosi diretta e indiretta, sedi di prelevo dei campioni, CVC-emocoltura-sepsi, resistenze agli antibiotici. Le domande spaziano su tutto quello fatto a lezione (non serve neanche leggere le slides). Ex: diagnosi diretta e indiretta + esempi, meccanismi di resistenza, antibiogramma, diagnostica virologica, diagnostica miceti e protozoi, infezione cvc, emocoltura etcetc.

- Orale: si passa dal Professore + assistenti (al mio appello c'era il Dott. Calcagno). Si ricevono, in media, una o due domande. Anche qui spaziano su tutto il programma. Più cose si sanno e meglio si espongono, meno dura. I voti sono alti ma, per arrivare al punteggio pieno, bisogna avere una preparazione ottima, con particolare attenzione al quadro clinico e alla diagnosi delle diverse patologie.

Utilità delle lezioni per l'esame: prendono le firme, non sono particolarmente "tedeschi" nel farlo ma il Professore premia chi frequenta. Nonostante ciò, chi non ha intenzione di seguire, non verrà torchiato più degli altri.

Materiale di studio: Sbobine dell'anno in corso (o le nostre aa 2015-2016) sia per infettive sia per micro. NB! Alcuni argomenti, nonostante l'aumento delle ore di infettive, non vengono comunque trattati; per questi vi basterà cercare le diapositive vecchie (le trovate qui). Da aggiungere alle sbobine, dunque, Leptospirosi, Infezioni materno-fetali, Infezioni nosocomiali. Da non fare: le Epatiti.

Ps. Le aggiunte sono consigliate sulla base di quanto fatto e non fatto a lezione per il nostro anno, vige il principio generale: se c'è fra le diapositive è da fare (epatiti a parte).

Tempo di studio: una settimana tosta, 10 giorni con calma.

Domande d'esame: MTS e resistenze agli atb.

Opinione: è un esame molto interessante ed utile, studiarlo bene credo sia essenziale. Non è difficile ma tenete conto del fatto che, all'orale, le domande saranno molto puntuali e richiederanno risposte chiare e "mirate". Unica nota negativa: il Prof Bonora è un pochino pignolo. Quando si accorge che uno tentenna, come un cavatappi inizia a scavare, scavare, scavare fino a quando lo studente non si rompe. In ogni caso, andate tranquilli e tutto andrà bene. In bocca al lupo!

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Sostenuto a luglio 2015

Professori del corso: Bonora, Calcagno, De Rosa, due specializzande e (per la microbiologia clinica) Costa

Professori all'esame: Bonora, Calcagno, Assistenti della prof.ssa Costa

Materiale di studio: le sbobine, integrando eventualmente argomenti non trattati come borreliosi, leptospirosi, influenza, epatite (sbobine vecchie o altrove). Se le sbobine sono carenti, bisogna integrare con le slides, dove possono esserci utili informazioni su cui magari il professore ha sorvolato a lezione.

Tempo di studio: 6-10 giorni, a seconda della velocità individuale

Domande d'esame:

Allo scritto (microbiologia clinica) c'erano due domande, nel mio caso sulle infezioni in gravidanza, dura circa mezz'ora e viene corretto subito.

Dopo c'è l'orale, in ordine alfabetico, io sono passata con il dott. Calcagno, che mi ha chiesto le polmoniti e l'AIDS cerebrale, mi ha messo molto a mio agio, voleva più un discorso generale, chiedendo inquadramento diagnostico e terapia. Mi ha anche chiesto se avessimo parlato di cisticerco a lezione, ma io gli ho detto di no e quindi non ha fatto altre domande. L'orale in tutto è durato una decina di minuti.

Il prof. Bonora invece è più minuzioso, vuole sapere un po' tutto quello che ha detto, gli orali con lui non sono brevi, se va bene 10 minuti, ma se ci sono imprecisioni spesso fa una seconda domanda in modo da poter dare voti alti (27-28, difficile prendere 30 se non si sa proprio tutto), quindi si arriva facilmente a 20 minuti. Le domande sono generali (meningite, polmonite, …) e poi si va nel dettaglio sugli argomenti, vuole sentire più o meno tutto quello che ha detto. A un certo punto iniziano ad esaurirsi gli argomenti e il professore non si ripete, ma fa domande più “strane” tipo le infezioni nosocomiali ecc.... Può essere più difficile costruire il discorso, ma si tratta comunque di domande prese dalle lezioni (si passa in ordine alfabetico, quindi quelli con il cognome che inizia con la M possono andare più tranquilli all'esame, mi spiace per gli altri... Ma se si è in tanti e si è divisi in mattino/pomeriggio, magari di più giorni, si ricomincia da zero)

Opinione finale: sono 4 crediti e bisogna dare scritto + orale, gli orali vanno un po' per le lunghe, tuttavia si prepara in pochi giorni e i voti sono alti, a me è anche piaciuta la materia, sicuramente a lezione fanno il possibile per far appassionare alla materia, poi magari non piace a tutti.

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Esame di Malattie Infettive e Microbiologia Clinica – Canale B - Recensione di: Matteo Mancarella

Professori: Bonora, Costa

Materiale di studio: appunti/sbobine e slides; l’esame, come detto dagli stessi prof, non necessita di libri particolari. Io ho comunque ripescato l’Antonelli del glorioso esame di microbiologia per recuperare informazioni utili e capire meglio alcuni passaggi poco chiari qua e là, e alcune cose sulla TBC sull’Oliaro, ma niente di che. Le domande d’esame corrispondono a quanto fatto a lezione, ma occhio che se ci sono degli argomenti non svolti ma in programma, di cui Bonora vi lascerà comunque le slides, questi possono essere chiesti! Da noi il prof non si era presentato a un sacco di lezioni, alcune svolte da assistenti vari più o meno bravi, mentre altre saltate completamente: alla fine ci aveva consegnato l’intero pacchetto di slides comprendente anche gli argomenti non trattati, che poi sono stati chiesti. Allo stesso modo, non trascurate nulla di quanto viene spiegato: anche le malattie apparentemente meno “papabili”, come la malaria o la leptospirosi, vengono chieste, e non infrequentemente! Per quanto riguarda microbiologia clinica, la Costa sostanzialmente legge le slides con qualche sporadico commento, per cui va da sé che la sua parte si prepara con quel materiale (con un aiuto dal libro di microbiologia per le parti poco chiare).

Modalità d’esame: in teoria l’esame si compone di due orali, uno con Bonora e uno con la Costa, ma al mio appello a causa della numerosità degli iscritti la parte di micro clinica è stata fatta come uno scritto per “accorciare i tempi” (a che cosa sia servito non si sa, visto che poi bisognava fare comunque l’orale con Bonora… quindi prima abbiamo perso un’ora per il compito scritto, poi dopo ci siamo fatti comunque gli orali uno per uno di malattie infettive, chissà che cosa impediva di fare in contemporanea l’interrogazione di micro clinica a un’altra persona… boh). Lo scritto si componeva di due domande da fare in 15-20 minuti, in genere piuttosto facili e prevedibili, poi dopo la correzione si veniva chiamati a vedere il compito, che in genere aveva dei voti alti per quasi tutti; normalmente però di micro clinica si dovrebbe fare un orale. La parte di malattie infettive consiste in 2-3 domande da parte di Bonora su vari argomenti: contrariamente a quanto ci era stato detto da altri, abbiamo visto che spesso non sono domande ampie, ma abbastanza specifiche, e accompagnate da varie domandine accessorie su particolari molto precisi (es. mi ricordo cose del tipo la necrosi delle placche del Peyer nella febbre tifoide, o lo Streptococcus bovis nell’endocardite ecc, però in genere le fa soprattutto alla fine se vede che sapete l’argomento).

Domande di esame: criteri della malaria complicata (con patogenesi dei danni ai vari organi), metodi per la diagnosi di malaria; di micro clinica avevo nel compito come domande la differenza e l’elenco delle sedi sterili e non sterili per il prelievo dei campioni biologici, e le definizioni di diagnosi diretta e indiretta con un esempio per ogni metodica. Altre domande che ho sentito erano su endocarditi, influenza, TBC, febbre tifoide, leptospirosi, meningiti ecc.

Tempo di preparazione: se avete già fatto le cliniche, e in particolare torace e addome (eventualmente neurologia per le meningiti, ma vabbe’) e naturalmente microbiologia, l’esame non è per niente difficile da preparare, perché tantissime cose le saprete già; secondo me in una settimana o poco più ce la si fa; se invece siete a digiuno di polmoniti, pielonefriti e compagnia bella, contate qualche giorno o anche una settimana in più.

Esame sostenuto il: luglio 2014

Opinioni finali: l’esame mi era stato descritto come una passeggiata con voti alti a pioggia, ma poi si è rivelato più impegnativo del previsto. Sulla parte di microbiologia clinica non posso esprimermi troppo visto che abbiamo fatto lo scritto, ma, da quello che ci era stato raccontato da chi aveva fatto gli appelli precedenti, so che la Costa fa domande in genere molto ampie su cui si può parlare e gestire bene il discorso, con un orale che dura poco se si espone bene l’argomento. Per quanto riguarda Bonora, essendosi sempre mostrato tanto gentile e pacioso a lezione ci aspettavamo un orale molto più soft, mentre si è rivelato piuttosto impegnativo, con domande precise e argomenti chiesti nei dettagli, anche le malattie più sfigate; in ogni caso, niente che non si possa sapere con un po’ di studio… il professore è comunque gentile e mette a proprio agio, semplicemente chiede di conoscere bene la materia: se avete studiato senza trascurare nulla, rispondete senza problemi e i voti sono buoni. Direi che è un esame onesto che rispecchia bene le conoscenze sulla materia, senza domande strampalate e imprevedibili, non troppo difficile da preparare ma da non prendere sottogamba, anche perché tutto sommato è abbastanza interessante; poi Bonora spiega bene e gli argomenti vengono trattati in modo chiaro e approfondito, quindi si presta bene allo studio. Ci sarebbe da chiedersi a che cosa serva fare lezioni di microbiologia clinica che in parte sono ripetizioni dell’altra parte del corso, o che senso abbia dedicare alla materia così poche ore per perdere mesi di vita con le molecole di Parola a patologia, ma quella è un’altra storia. Studiate come per un qualsiasi altro esame e la vostra preparazione verrà di sicuro premiata.

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