Esame di: MEDICINA DI LABORATORIO - CANALE A - Recensione di: E.P.
Recensione divisa in due perché l’esame si compone di due parti del tutto distinte che vanno a fare media aritmetica per il voto finale (si arrotonda per eccesso per il calcolo del risultato finale).
PATOLOGIA CLINICA
Professori: Simone Baldovino, Dario Roccatello ed Elisa Menegatti
Anno esame: febbraio 2015
Materiale di studio: il libro non è assolutamente necessario. Servono ottimi appunti e slides per avere tutto quello che vi serve sapere e che vi viene richiesto all’esame. Fate solo attenzione alle cose che magari i professori a lezione daranno per fatte in altre materie e che potrebbero capitarvi all’esame (prevalentemente all’orale: cose come il metabolismo della bilirubina o l’Hb-glicata).
Tempo di studio: direi genericamente una settimana. Non è una materia così ampia e di per sé è anche interessante. Non prendetela sotto gamba, però, e studiate tutto quanto viene detto a lezione perché chiedono proprio ogni minimo particolare.
Domande d’esame: l’esame è scritto con un orale facoltativo.
Scritto: 33 domande in 35-50 minuti (la durata al nostro appello è stata diversa a seconda dell’aula). Sono la maggior parte domande a scelta multipla con qualche vero o falso e delle domande aperte (quelle a risposta breve e secca). Purtroppo al nostro appello l’esame scritto è stato improponibile. Fatta eccezione per la parte del professor Roccatello che rispecchiava quanto fatto a lezione ed era tranquillamente risolvibile avendo studiato bene (tutti i valori di elettroliti ecc. vanno saputi perfettamente), il resto del compito è stato assurdo. Ci sono stati casi clinici difficilmente risolvibili in 35 minuti, farmaci mai citati a lezione di cui si chiedeva la funzione, domande con più risposte corrette e domande incomprensibili (un esercizio di associazioni per esempio del tutto insensato). Ad ogni modo, le cose potrebbero migliorare in futuro perché a detta dei professori lo scritto si tara via via e con tutto il casino che è nato da questo scritto le cose potrebbero cambiare. Senza dubbio, bisogna mettere in conto che, per quanto ci siano meno di 100 pagine di argomenti, non si deve prendere sotto gamba questo scritto e soprattutto ragionare sui casi clinici presentati. Il tempo a disposizione dovrebbe aumentare (così hanno comunicato i professori) il che vi consente di poter rispondere con più calma alle domande e nei casi clinici di leggere tutti i parametri.
Al primo appello lo scritto era stato davvero facile, al punto che praticamente nessuno si è presentato all’orale. Mi sento di dire che d’ora in poi l’esame scritto sarà una via di mezzo fra quanto vi ho raccontato io e l’estrema facilità del primo appello.
Il voto dello scritto vi arriverà via mail (o almeno spero abbiano risolto questa loro difficoltà nell’inviare i risultati) e dovrete rispondere accettando o rifiutando il voto. Se non rispondete vuol dire che andrete all’orale.
Orale: si passa da solo uno dei tre, ma dipende un po’ da chi si presenta. Tendenzialmente ognuno chiede la sua parte. Al mio appello si è presentato solo Baldovino che ovviamente ha dovuto chiedere un po’ di tutto non potendo richiedere solo la parte sul sangue ed ha tendenzialmente alzato tutti i risultati. All’ultimo momento è comparso Roccatello che ha chiesto solo la sua parte e il suo orale prevedeva una domanda secca cui rispondere per chiudere l’orale in meno di 3 minuti. A me ha chiesto le cause di iperkaliemia lasciandomi parlare e senza interrompermi più di tanto. Baldovino faceva orali più lunghi con anche più di una domanda a testa.
Opinioni finali: l’esame doveva essere fattibilissimo e si è dimostrato l’esatto opposto. Magari in futuro correggeranno il tiro e impareranno ad organizzarsi meglio. Al momento rimane che lo scritto è difficile (per quanto non penalizzino per gli errori e si possa prendere 33/31) e che per sapere tutto quanto viene chiesto, dovete leggere ogni singola cosa presente sulle slides (tutti i farmaci e i fattori di coagulazione che a lezione verranno citati di sfuggita). Le cose cambieranno, ma mettete in conto di potervi trovare cose come casi clinici che nessuno vi ha mai insegnato a valutare e che quindi dovrete arrangiarvi: leggete ogni singolo parametro dell’esame di laboratorio e alla fine ne dovreste trovare almeno uno alterato su cui dovrete fornire la diagnosi più probabile. Se lo scritto non vi soddisfa c’è sempre l’orale e questo è decisamente più facile e può essere utile per alzare il risultato dello scritto. Chiaramente oltre un certo voto non si sale, ma in media hanno alzato da 1 fino a 4 punti lo scritto.
Utilità delle lezioni per l'esame: 3
Soporiferometro: 3
Difficoltà della materia: 2
Difficoltà dell'esame: 3
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 1 settimana
BIOCHIMICA CLINICA
Professori: Dario Antonio Ghigo
Anno esame: febbraio 2015
Materiale di studio: Ghigo come al solito spiega divinamente bene e non serve nessun libro anche perché difficilmente se ne trova uno che spiega le cose di cui vi parlerà lui. A lezione spiegherà tutto ciò che è necessario (fate attenzione solo al fatto che di anno in anno potrebbe variare il programma e non sempre spiegherà le stesse cose) e nel dubbio vi fornirà le sue dispense in inglese con ben più di quanto spiegherà. Sinceramente mi sono basato solo sulle sbobine e non ho avuto alcun problema a rispondere alle domande.
Tempo di studio: direi genericamente una settimana. Non c’è chissà quanto da studiare. Dovete solo avere il tempo di memorizzare i vari nomi di recettori e molecole perché vi verranno spesso chiesti, ma di nuovo non si va oltre le 100-120 pagine da studiare (immagini comprese).
Domande d’esame: l’esame è scritto e prevede 31 vero o falso. Le domande sono abbastanza precise ma tranquillamente risolvibili. Chiaramente alcune sono più complesse (per esempio: lo ione ammonio determina un incremento del ciclo di Krebs nel neurone?), mentre altre sono estremamente semplici (le radiazioni ionizzanti eliminano la trasmissione di prioni?). Studiate bene tutto quello che trovate sulle slides e quanto vi spiega a lezione e non avrete alcun problema nell’affrontare l’esame. Se aggiungete il fatto che non c’è penalizzazione per l’errore con un po’ di fortuna su quelle dubbie potete raggiungere ottimi risultati senza studiare eccessivamente.
Opinioni finali: siamo all’estremo opposto rispetto a patologia clinica. Vi troverete di fronte ad una persona incredibilmente corretta e precisa che tenderà a segnalarvi ogni cambiamento (slides, modalità d’esame ecc.) e disponibilissima al confronto con gli studenti per capire le problematiche con la sua materia/esame e correggere eventuali errori. L’esame è tranquillamente affrontabile studiando e basandosi solo sulle sue lezioni e il professore è davvero chiarissimo (il canale B già lo conosce e sa bene come funziona prepararsi col professor Ghigo). Gli argomenti potrebbero risultare un po’ noiosi per chi è poco interessato alla neurologia e alla biochimica, ma ad ogni modo, a mio modesto parere, sono spiegati con grande chiarezza e alla fin fine lo studio e le lezioni possono risultare molto piacevoli dal momento che vi trovate di fronte ad un professore estremamente corretto e disponibile oltre che preparato. Insomma, nell’esame di medicina di laboratorio affronterete i due estremi! Il mio consiglio è di puntare molto su questa parte perché basta studiare con attenzione e dedicarci una settimana per avere un ottimo esito (senza sorprese) e alzare un eventuale basso voto di patologia clinica (se le modalità rimangono quelle di febbraio 2015).
Utilità delle lezioni per l'esame: 4
Soporiferometro: 3
Difficoltà della materia: 2
Difficoltà dell'esame: 2
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 1 settimana