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Esami Molinette - Torino
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Medicina di Laboratorio

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Il corso è diviso in due materie: Patologia Clinica e Biochimica Clinica. I voti dei due moduli fanno media aritmetica.

BIOCHIMICA CLINICA

Anno in cui si è sostenuto l'esame: febbraio 2017

Professori del corso e di esame: Cassader e Gambino

Materiale di studio: per la parte di Gambino appunti/sbobine e diapositive (che vengono date alla fine del corso); Cassader non lascia le slides ma dà comunque del materiale su cui si trova tranquillamente tutto il necessario per l'esame (solo poche nozioni sono aggiunte durante le lezioni). Essendo il primo anno con i due professori, le sbobine degli anni passati non sono utili.

Tempo di studio: personalmente l'ho preparata insieme a Patologia clinica in una decina di giorni abbastanza rilassati, quindi credo che una settimana solo per questo modulo basta e avanza.

Domande di esame: scritto a crocette con 61 domande (0.5 punti per domanda più domanda per la lode), da svolgere in 45 minuti (come dato è indicativo, non mi ricordo esattamente quanto è durato). Sostanzialmente sono domande molto semplici distribuite su tutti gli argomenti trattati a lezione (con una abbondanza di domande sui marcatori tumorali), anche se secondo me alcune domande presentavano una leggera ambiguità.

Opinioni finali: l'esame è semplice e sotto alcuni aspetti interessante. Di sicuro non dà problemi ed è molto facile rispetto a tutte gli altri esami del III anno.

 

PATOLOGIA CLINICA

Anno in cui si è sostenuto l'esame: febbraio 2017

Professori del corso: Menegatti, Roccattelo, Baldovino e Sciascia. Al mio appello c'era la Menegatti che interrogava agli orali ( ma comunque anche gli altri possono essere presenti).

Materiale di studio: diapositive e appunti/sbobine (è preferibile non usare quelle degli anni passati in quanto alcuni argomenti vengono aggiunti/rimossi). Inoltre sono presenti su Moodle alcuni approfondimenti sui metodi immunometrici che non sono necessari per l'esame ma sono relativamente interessanti. Su Campusnet inoltre vengono caricati articoli, capitoli di libri e slides sugli argomenti spiegati a lezione (anch'essi non strettamente necessari, ma una loro lettura è utile in quanto sono molto chiari e aggiungono qualche nozione in più).

Tempo di studio: identico a Biochimica Clinica.

Domande di esame: sono 28 quesiti in 30 minuti da svolgere al computer. Al mio appello erano presenti molte domande sulla coagulazione. I risultati sono dati immediatamente dopo lo scritto e si può decidere se affrontare un orale facoltativo.

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Esame di: MEDICINA DI LABORATORIO - CANALE A Recensione di: E.P.

Recensione divisa in due perché l’esame si compone di due parti del tutto distinte che vanno a fare media aritmetica per il voto finale (si arrotonda per eccesso per il calcolo del risultato finale).

PATOLOGIA CLINICA

Professori: Simone Baldovino, Dario Roccatello ed Elisa Menegatti

Anno esame: febbraio 2015

Materiale di studio: il libro non è assolutamente necessario. Servono ottimi appunti e slides per avere tutto quello che vi serve sapere e che vi viene richiesto all’esame. Fate solo attenzione alle cose che magari i professori a lezione daranno per fatte in altre materie e che potrebbero capitarvi all’esame (prevalentemente all’orale: cose come il metabolismo della bilirubina o l’Hb-glicata).

Tempo di studio: direi genericamente una settimana. Non è una materia così ampia e di per sé è anche interessante. Non prendetela sotto gamba, però, e studiate tutto quanto viene detto a lezione perché chiedono proprio ogni minimo particolare.

Domande d’esame: l’esame è scritto con un orale facoltativo.

Scritto: 33 domande in 35-50 minuti (la durata al nostro appello è stata diversa a seconda dell’aula). Sono la maggior parte domande a scelta multipla con qualche vero o falso e delle domande aperte (quelle a risposta breve e secca). Purtroppo al nostro appello l’esame scritto è stato improponibile. Fatta eccezione per la parte del professor Roccatello che rispecchiava quanto fatto a lezione ed era tranquillamente risolvibile avendo studiato bene (tutti i valori di elettroliti ecc. vanno saputi perfettamente), il resto del compito è stato assurdo. Ci sono stati casi clinici difficilmente risolvibili in 35 minuti, farmaci mai citati a lezione di cui si chiedeva la funzione, domande con più risposte corrette e domande incomprensibili (un esercizio di associazioni per esempio del tutto insensato). Ad ogni modo, le cose potrebbero migliorare in futuro perché a detta dei professori lo scritto si tara via via e con tutto il casino che è nato da questo scritto le cose potrebbero cambiare. Senza dubbio, bisogna mettere in conto che, per quanto ci siano meno di 100 pagine di argomenti, non si deve prendere sotto gamba questo scritto e soprattutto ragionare sui casi clinici presentati. Il tempo a disposizione dovrebbe aumentare (così hanno comunicato i professori) il che vi consente di poter rispondere con più calma alle domande e nei casi clinici di leggere tutti i parametri.

Al primo appello lo scritto era stato davvero facile, al punto che praticamente nessuno si è presentato all’orale. Mi sento di dire che d’ora in poi l’esame scritto sarà una via di mezzo fra quanto vi ho raccontato io e l’estrema facilità del primo appello.

Il voto dello scritto vi arriverà via mail (o almeno spero abbiano risolto questa loro difficoltà nell’inviare i risultati) e dovrete rispondere accettando o rifiutando il voto. Se non rispondete vuol dire che andrete all’orale.

Orale: si passa da solo uno dei tre, ma dipende un po’ da chi si presenta. Tendenzialmente ognuno chiede la sua parte. Al mio appello si è presentato solo Baldovino che ovviamente ha dovuto chiedere un po’ di tutto non potendo richiedere solo la parte sul sangue ed ha tendenzialmente alzato tutti i risultati. All’ultimo momento è comparso Roccatello che ha chiesto solo la sua parte e il suo orale prevedeva una domanda secca cui rispondere per chiudere l’orale in meno di 3 minuti. A me ha chiesto le cause di iperkaliemia lasciandomi parlare e senza interrompermi più di tanto. Baldovino faceva orali più lunghi con anche più di una domanda a testa.

Opinioni finali: l’esame doveva essere fattibilissimo e si è dimostrato l’esatto opposto. Magari in futuro correggeranno il tiro e impareranno ad organizzarsi meglio. Al momento rimane che lo scritto è difficile (per quanto non penalizzino per gli errori e si possa prendere 33/31) e che per sapere tutto quanto viene chiesto, dovete leggere ogni singola cosa presente sulle slides (tutti i farmaci e i fattori di coagulazione che a lezione verranno citati di sfuggita). Le cose cambieranno, ma mettete in conto di potervi trovare cose come casi clinici che nessuno vi ha mai insegnato a valutare e che quindi dovrete arrangiarvi: leggete ogni singolo parametro dell’esame di laboratorio e alla fine ne dovreste trovare almeno uno alterato su cui dovrete fornire la diagnosi più probabile. Se lo scritto non vi soddisfa c’è sempre l’orale e questo è decisamente più facile e può essere utile per alzare il risultato dello scritto. Chiaramente oltre un certo voto non si sale, ma in media hanno alzato da 1 fino a 4 punti lo scritto.

Utilità delle lezioni per l'esame: 3
Soporiferometro: 3
Difficoltà della materia: 2
Difficoltà dell'esame: 3
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 1 settimana

 

BIOCHIMICA CLINICA

Professori: Dario Antonio Ghigo

Anno esame: febbraio 2015

Materiale di studio: Ghigo come al solito spiega divinamente bene e non serve nessun libro anche perché difficilmente se ne trova uno che spiega le cose di cui vi parlerà lui. A lezione spiegherà tutto ciò che è necessario (fate attenzione solo al fatto che di anno in anno potrebbe variare il programma e non sempre spiegherà le stesse cose) e nel dubbio vi fornirà le sue dispense in inglese con ben più di quanto spiegherà. Sinceramente mi sono basato solo sulle sbobine e non ho avuto alcun problema a rispondere alle domande.

Tempo di studio: direi genericamente una settimana. Non c’è chissà quanto da studiare. Dovete solo avere il tempo di memorizzare i vari nomi di recettori e molecole perché vi verranno spesso chiesti, ma di nuovo non si va oltre le 100-120 pagine da studiare (immagini comprese).

Domande d’esame: l’esame è scritto e prevede 31 vero o falso. Le domande sono abbastanza precise ma tranquillamente risolvibili. Chiaramente alcune sono più complesse (per esempio: lo ione ammonio determina un incremento del ciclo di Krebs nel neurone?), mentre altre sono estremamente semplici (le radiazioni ionizzanti eliminano la trasmissione di prioni?). Studiate bene tutto quello che trovate sulle slides e quanto vi spiega a lezione e non avrete alcun problema nell’affrontare l’esame. Se aggiungete il fatto che non c’è penalizzazione per l’errore con un po’ di fortuna su quelle dubbie potete raggiungere ottimi risultati senza studiare eccessivamente.

Opinioni finali: siamo all’estremo opposto rispetto a patologia clinica. Vi troverete di fronte ad una persona incredibilmente corretta e precisa che tenderà a segnalarvi ogni cambiamento (slides, modalità d’esame ecc.) e disponibilissima al confronto con gli studenti per capire le problematiche con la sua materia/esame e correggere eventuali errori. L’esame è tranquillamente affrontabile studiando e basandosi solo sulle sue lezioni e il professore è davvero chiarissimo (il canale B già lo conosce e sa bene come funziona prepararsi col professor Ghigo). Gli argomenti potrebbero risultare un po’ noiosi per chi è poco interessato alla neurologia e alla biochimica, ma ad ogni modo, a mio modesto parere, sono spiegati con grande chiarezza e alla fin fine lo studio e le lezioni possono risultare molto piacevoli dal momento che vi trovate di fronte ad un professore estremamente corretto e disponibile oltre che preparato. Insomma, nell’esame di medicina di laboratorio affronterete i due estremi! Il mio consiglio è di puntare molto su questa parte perché basta studiare con attenzione e dedicarci una settimana per avere un ottimo esito (senza sorprese) e alzare un eventuale basso voto di patologia clinica (se le modalità rimangono quelle di febbraio 2015).

Utilità delle lezioni per l'esame: 4
Soporiferometro: 3
Difficoltà della materia: 2
Difficoltà dell'esame: 2
Tempo di studio (espresso in giorni o settimane o mesi): 1 settimana

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Esame: Medicina di Laboratorio Recensione di Marco Pappaccogli

Professori: Roccatello, Pescarmona

Anno: febbraio 2012

Materiale di studio: sbobine, solo ed esclusivamente sbobine. Per la ricerca di Pescarmona ho raccolto vari articoli su pubmed inerenti l’argomento che mi interessava.

Tempio di studio: due settimane tranquille.

Modalità d’esame: da quest’anno la modalità d’esame è cambiata. L’esame è un orale in cui si passa da entrambi i professori.

• Roccatello: fa una sola domanda secca, se non la si sa o si è molto confusi e si farfuglia qualcosa di poco noto o se si stecca con un errore madornale si è bocciati. Se si sa la domanda allora la durata dell’esame varia: da un minimo di 1 min a 5 max. Infatti, se l’argomento è ben ferrato e si parte sparati, lui comprende che l’argomento lo si padroneggia molto bene e ti manda a posto in men che non si dica, tanto che – al primo appello – pensavamo di essere stati quasi segati tanta è stata la rapidità del nostro orale. Roccatello chiede principalmente la parte spiegata da lui a lezione: esami sulla funzionalità renale, principali manifestazione cliniche delle glomerulo nefriti, malattie autoimmuni, aferesi e così via. Capita, ma raramente, che tocchi qualche argomento svolto da Baldovino, che non c’è all’esame ma la cui parte è comunque da studiare. Ho sentito chiedere la coagulazione e i marker di danno miocardico.

• Pescarmona: richiede l’ideazione e la stesura di una tesina con argomento a piacere. Più l’argomento è strano e avvincente, più è interessante, meglio è. A lezione consigliò, a suo tempo, di partire col porci delle domande su una cosa qualsiasi, quella che noi trovavamo più interessante, e correlarla con una patologia. Sul suo sito (flipper e nuvola) tra quelle già presenti e quelle da noi caricate ce n’è un bel po’ da cui ispirarsi o semplicemente da leggere per vedere come approcciarsi alla sua creazione. Di tesine ne sono state fatte tante. Ricordo qualcosa sulla carenza di ferro e i batteri sporigeni, sulle OSAS e l’aumento di incidenza del diabete di tipo 2, sugli effetti protettivi del cioccolato sulle malattie cardiovascolari. Insomma di argomenti ce ne sono a bizzeffe e di esempi ne sono stati pubblicati sul suo sito a decine. Basta avere un po’ di senso critico e di inventiva e poi per il resto la parte più fastidiosa è tutto l’iter attraverso cui si deve passare per poter pubblicare il proprio lavoro sul suo sito. Viene infatti richiesta l’iscrizione al sito di flipper e nuvola come utente-studente. Dopo qualche giorno (con comodo) riceverete una mail che vi dirà che siete stati accettati come utenti. A quel punto arriverà la parte più rognosa: bisognerà scrivere la tesina direttamente sul suo sito scegliendo l’item adatto in cui alla fine verrà pubblicata.  Ad es.: se la vostra tesina tratta degli antiossidanti sarà opportuno che la vostra tesina venga scritta e pubblicata sotto la voce (item) antiossidanti e così via. Il suo sito è infatti diviso in topic, argomenti ognuno dei quali contiene un numero variabile di scritti redatti da lui stesso o da noi studenti. Una volta scelto l’item opportuno la tesina dovrà essere scritta direttamente sul suo sito e per fare ciò viene richiesta la modalità textile. Consiglio spassionato: aprite un’altra pagine di google, digitate textile, leggete le istruzioni per l’uso e tenetevela di fianco mentre scrivete la vostra tesina. Scrivere in formato textile è completamente diverso così che per riportare una parola in grassetto sarà necessario mettere prima e dopo di questa parola dei simboli precisi e così per qualsiasi cosa. In sostanza una vera rottura di scatole che vi succhierà via più tempo che studiare l’intera parte di Roccatello. In ogni modo il professore vuole che le parole importanti siano segnati in grassetto e che a fine di ogni paragrafo citiate la fonte da cui avete estrapolato le informazioni. Se ad es. la fonte è un articolo di pubmed bisognerà riportare a fine del paragrafo stesso titolo e anno dell’articolo con il link apposito dell’articolo. Una volta scritta verrà pubblicata cliccando il tasto submit. All’orale verrà richiesta esclusivamente la tesina: non gli piacciono le copie cartacee, né che vengano fatte in gruppo ( ha abbassato il voto a dei ragazzi del canale A che l’avevano fatta insieme). Accertatevi che tutte queste piccolezze tecniche siano rispettate. Sembra una sciocchezza ma in realtà è fondamentale anche perché poi il tempo a disposizione per la tesina è in media 5 minuti scarsi per cui vale molto la modalità della sua presentazione. Al momento dell’esame infatti lui scorrerà sul suo ipad la vostra tesina direttamente sul sito di flipper e nuvola. Ultima cosa: la fonte principale della vostra tesina sarà, quasi sicuramente pubmed, quindi imparate ad usarlo. Al massimo, se non sapete neanche cosa sia e come fare, fatevi una passeggiata fino al Polo Biologico e chiedete due dritte ad Alessandro o Claudia, che lavorano lì e sono sempre disponibilissimi.

Domande d’esame:
1. Roccatello: EDTA Marcato con cromo.
2. Pescarmona: Tesina. Io avevo fatto il ruolo degli isotiocianati presenti nelle crucifere come induttori della glutatione-S-transferasi con finalità repressiva sulla Cdk-5 nella protezione delle malattie neurodegenerative.

Durata dell’esame: Roccatello 1 min. Pescarmona 3 min.

Opinioni: è un esame facile. E’ solo una palla dover aspettare che siano passati tutti quelli del proprio canale per poter sapere il proprio voto e per poterlo registrare. I due professori infatti vanno avanti a manetta fino a che non hanno esaurito tutto un canale, si consultano, decidono il voto e poi chiamano ad uno ad uno per la verbalizzazione. I voti, soprattutto se per Rocatello siete stati bravi, sono alti, molto alti. L’unica cosa penalizzante, di cui alcuni miei compagni si sono lamentati, è appunto il fatto che Roccatello faccia una sola domanda secca senza avere così la capacità di scandagliare bene la preparazione del candidato. Ovviamente ci sono domande più semplici ed altre più complesse, và un po’ a fortuna ma nel complesso l’esame, fatevelo dire, è un po’ una cagata, il ché è un bene vista la difficoltà di molti altri esami.

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