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Anatomia II

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Professori Giacomo Giacobini e Maurizio Giustetto (e Geuna)

Anno esame settembre 2018

Materiale di studio verranno consigliati dei libri, io ho preso l’anastasi ma prima di studiare su quello ho utilizzato le sbobine del mio anno, per iniziare ad avere un’idea generale di ciò che sarei andata a studiare 

Tempo di studio un mese – tre settimane super intense

Domande d’esame: scritto da 30 domande a crocette su tutto il programma, non presente un grande ostacolo. Rispondendo a 18 domande si accede all’orale, durante il quale si passa da tutti e due i professori  che vi faranno una domanda a testa. La valutazione va molto a fortuna, in base alla domanda che vi fanno; ognuno però chiede esclusivamente la parte che è spiegata in classe. Sul voto finale influisce anche il voto dello scritto nel seguente modo:

da 18 a 24 -> Fascia B, aspettativa massima voto finale 26;

da 25 a 30 -> Fascia A, aspettativa massima voto finale 30L.

Opinioni finali: Esame tosto, mi ha portato ai limiti di un esaurimento nervoso, soprattutto perché studiare a settembre è davvero impossibile.

Le lezioni di Giustetto sono molto noiose e le sue spiegazioni sono imprecise su vari punti, all’orale è molto puntiglioso.

Le lezioni di Giacobini sono più piacevoli e lui vuole sapere esattamente ciò che spiega, all’orale cercherà proprio lui di indirizzarvi verso ciò che vuole che diciate.

Domande d’esame:  

  • Giustetto: disegna l’articolazione coco-femorale con i rispettivi legamenti e descrivila
  • Giacobini: faringe, con particolari attenzioni su rinofaringe e tube uditive, tonsille, estensione, localizzazione e caratteristiche palato.

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  • Esame di Anatomia II, Canale A, recensione di EDIC
  • Anno in cui si è sostenuto l'esame: 2017 (sessione di aprile)
  • Professori: Panattoni, Rosate
  • Materiale di studio utilizzato: ASSOLUTAMENTE "anatomia umana" Pasqualino - Panattoni accompagnato da un buon atlante. Essendo il libro di Panattoni presenta tutte le cose che il professore chiede e con la stessa impostazione. Per superare l'esame è ottimo anche se come manuale è abbastanza limitato rispetto ad altri, ma il programma è così vasto che sarà già un miracolo ricordarsi bene le nozioni studiate da questo libro, non c'è bisogno di fare gli splendidi. 
  • Tempo di studio: 2 mesi e mezzo 
  • Modalità dell'esame: uguale ad anatomia I, doppio orale in cui ogni professore fa una domanda (uno neuro e uno splancno), l'ordine di interrogazione si basa sull'estrazione di un numero aprendo un libro e si comincia dalla rispettiva lettera dell'alfabeto. 
  • Domande d'esame: all'esame viene chiesto TUTTO. Non c'è argomento non toccato, alcune domande sono più semplici di altre ma in linea generale i professori si mantengono più sul generale che sul particolare data la mole di studio (es. i professori potranno chiedervi di parlagli del peritoneo ma non vi faranno mai una domanda precisa per esempio sul legamento epato-duodenale). Non date eccessivamente per scontata l'istologia perchè è capitato che Panattoni (più insidioso di Rosate a livello di domande) chiedesse di descrivere tutti gli epiteli del tubo digerente dalla bocca all'ano. Rosate ogni tanto si scorda che i denti non sono stati particolarmente trattati a lezione quindi li chiede spesso insieme alla cavità orale, per cui studiateli comunque. Rosate fa domande abbastanza classiche, adora anatomia macroscopica (morfologia, rapporti ecc...) mentre spesso Panattoni si concentra di più sul microscopico e per questo in neuro diventa puntigliosissimo. Il massimo è passare con Rosate in neuro e con Panattoni in splancno. Non ho sentito domande sulla fisiologia e sullo sviluppo ma capita che chiedano vascolarizzazione (soprattutto di organi in cui essa è funzionale) e innervazione. Entrambi i professori sono disponibili e tranquilli (un po' meno subito prima del pranzo, molto di più subito dopo pranzo. Davvero) e non si arrabbiano se non sapete qualcosa, basta stare tranquilli e ragionare (loro la butteranno sullo scherzo in caso di qualche mancanza) ma NON parlate sottovoce/bisbigliando con Panattoni perchè diventa una bestia, comincia davvero ad irritarsi fino a interrompere l'esame. Rosate è più severo con i ragazzi mentre con le ragazze è un pezzo di pane (dispiace dirlo ma è così). A me è stato chiesto esofago (pana) e cervelletto (rosate). 
  • Opinione finale: Esame veramente ma veramente pesante, tutte nozioni mnemoniche che alla fine vi porteranno al collasso psico-fisico. Vi sembrerà di non ricordarvi più niente il giorno prima dell'esame ma se avete studiato con serietà e costanza le cose verranno fuori al momento giusto. Scordatevi anatomia I che potevate passare preparandola in due settimane, questa volta non esiste, bisogna ripetere tantissimo. Consiglio spassionato: munitevi di compagni di studio perchè ci saranno diverse cose difficili da capire (che non di trovano neanche sul web) e molte teste sono meglio di una. 

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Anno in cui si è sostenuto l'esame: Febbraio 2016

Professori del corso: Giacobini e Giustetto

Materiale di studio. Per la parte di splancno ho utilizzato i miei appunti uniti alla lettura -una volta- del libro (io ho il Gray, ma prendendo dei buoni appunti e seguendo le lezioni leggere il libro può essere quasi superfluo); per la parte di neuro è fondamentale il libro, Giustetto non è sempre molto lineare nelle spiegazioni e molte volte si contraddice da solo perciò il testo serve per fare chiarezza.

Tempo di studio: un mese e mezzo - due mesi (essendo un esame a memoria in cui, a parte neuro, non c'è nulla da capire, dipende quanto ci mettete a memorizzare)

Domande d'esame: le domande sono molto ampie e, se partite bene, vi lasciano parlare liberamente, cercando dopo un po' di farvi qualche domanda precisa per farvi andare in una determinata direzione. A me Giacobini ha chiesto l'ipofisi e Giustetto invece il cervelletto, chiedendomi poi di fargli un esempio di via nervosa passante per il cervelletto. Deve andare un po' a fortuna, perché soprattutto di neuro ad alcuni sono capitate domande facili (ad esempio il midollo spinale o il tronco encefalico -anatomia macroscopica!) e ad altri domande più difficili (ad esempio il sistema limbico o nel dettaglio il trigemino piuttosto che il faciale). Domande molto gettonate di neuro sono appunto i nervi cranici (specialmente 3°, 5°, 7°, gli altri molto meno), il diencefalo e il sistema dei ventricoli; di splancno invece non hanno mai/quasi mai chiesto l'occhio, l'orecchio, i genitali (solo l'utero) e nemmeno il perineo e il peritoneo.

Opinione finale: il programma è davvero molto ampio e valutare la preparazione con solo una domanda di splancno e una di neuro è difficile, ma è l'unico esame grosso del primo semestre, preparabilissimo seguendo le lezioni. Lo studio richiesto è più approfondito rispetto all'esame di Anatomia I, ma in generale se vi mostrate sicuri di ciò che dite vi tengono poco (soprattutto Giacobini, ditegli le cose come le ha dette lui a lezione e sarà contento). Tendono a bocciare molto poco, piuttosto propongono un voto basso e lì sta a voi se accettare per concentrarvi su Fisio del secondo semestre o se rifiutare e prendere un voto migliore all'appello successivo; se però siete ben preparati danno dei voti molto alti. In bocca al lupo!

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Anno in cui si è sostenuto l'esame: Febbraio 2016

Professori del corso: Giacobini e Giustetto

Materiale d'esame: Per la parte di splancno ho usato soprattutto le sbobine del mio anno e un atlante e il trattato solo per alcuni chiarimenti. Per la parte di neuro, molto più complicata e intricata, invece ho usato essenzialmente il trattato e le sbobine le ho usate soltanto come guida per capire cosa il professore avesse realmente fatto (in quanto il libro è molto più ampio in alcune parti rispetto a quanto faccia a lezione Giustetto).

Tempo di preparazione: un mese e mezzo almeno... 

Domande d'esame: Come per anatomia 1 si ha una domanda di neuro e una domanda di splancno e anche qui conta moltissimo avere la fortuna di beccarsi le domande giuste. Il programma è molto vasto e due sole domande sono veramente poche per valutare la preparazione. Le domande sono poste in modo abbastanza generico ma solitamente i prof pretendono delle risposte piuttosto precise e dettagliate. Soprattutto Giacobini si rivela molto pistino e attento ai dettagli e pretende risposte precise e approfondite, mentre giustetto è un po' più elastico e si tiene sul generico ma comunque vuole sentirsi dire bene ciò che lui ha spiegato. Giacobini inoltre spesso chiede dettagli istologici e di anatomia microscopica e dà molta importanza ai rapporti tra i vari organi. Giustetto spesso chiede i nervi cranici (soprattutto il quinto e il settimo) o fa domande generiche sulle varie strutture per poi concentrarsi sulle varie vie nervose che da esse originano.

Opinione finale: E' un esame piuttosto impegnativo con un programma vastissimo. I professori sono buoni e danno voti alti se si dimostra di aver studiato ma si rivelano comunque più precisi e pretenziosi rispetto all'esame di anatomia 1 e in generale è richiesto uno studio più approfondito. E' necessario avere una buona preparazione sotto tutti i punti di vista, compresi i dettagli istologici e alcune note cliniche. Tuttavia non è un esame impossibile e i professori tendono a premiare se si è studiato  a sufficienza.

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Anno in cui si è sostenuto l'esame: 01\02\2016

Professori: G.Giacobini M.Giustetto

Materiale di studio: SPLANCNOLOGIA (Giacobini): il professore segue in maniera abbastanza fedele il libro (Aanastasi volume 2), anche se alcune parti, come la descrizione dell'anatomia microscopica delle cellule, è troppo approfondita sul testo quindi si può tranquillamente fare sulle sbobine. A mio parere una materia come anatomia deve essere affrontata su un trattato ma nel caso si abbia poco tempo le sbobine del 2013\2014 sono fatte molto bene, con tanto di immagini che il professore dava. Alcuni argomenti per esempio: Tegumentario, ghiandola mammaria, occhio, orecchio, peritoneo e perineo sono da evitare sul libro perchè troppo lunghi per quanto approfondito a lezione.

NEUROANATOMIA (Giustetto): il trattato di anatomia volume 3 ( Anastasi) è MOLTO prolisso, alcune parti che sono spiegate dal professore per es: i fasci di fibre afferenti alle diverse parti del cervelletto oppure i circuiti che collegano il complesso nucleare vestibolare ai nuclei degli oculomotori non sono trattati in maniera approfondita, sono solo citati. Consiglio di riguardarsi volta per volta gli appunti dopo lezione in modo da non arrivare a preparare l'esame a digiuno. Personalmente ho usato sia sbobine nostre che quelle del 2013\2014, cercate di farle bene voi! Alcuni argomenti ( Talamo, ipotalamo, Telencefalo, Tronco Encefalico e Nuclei della base ) sono fatti in maniera esauriente sull'Anastasi.

Tempo di studio: Partendo dall'assunto che il tempo di studio varia da studente a studente, se si ha già studiato durante l'anno penso che un mese intenso sia sufficiente, altrimenti se non si ha idea di cosa come e dove studiare calcolate pure due mesi.

Domande di esame: SPLANCNOLOGIA:

  • stomaco ( comportamento del peritoneo, anatomia microscopica, morfologia cavitaria ( magenstrasse), circolo esofageo, arterie gastriche brevi, cellule delomorfe analogia con le ossifile della paratiroide).
  • tiroide ( rapporti, spazio pericoloso, struttura microscopica, lobo piramidale, cellule C)
  • Utero ( miometrio, legamento largo, cavo retto uterino)
  • Esofago ( rapporti del torace)

Faringe ( forma dello sbocco tuba uditiva, divisione della faringe, cosa delimita l'aditus ad laringem, anatomia microscopica)

  • Pancreas ( peritoneo, acino pancreatico)
  • Bronchi e Trachea ( rapporti della biforcazione della trachea, struttura microscopica dei bronchi e bronchioli )
  • Rene ( struttura del corspuscolo renale, apparato iuxtaglomerulare

NEUROANATOMIA:

  • Vie piramidali (decorso nei vari tratti, capsula interna, piede del mesencefalo, radiazioni ottiche e acustiche e aree corticali alle quali giungono le fibre )
  • mesencefalo ( anatomia facce ventrale e dorsale, collicoli e descrizione di una sezione)
  • sistema dei ventricoli
  • sostanza nera e fibre che dalla pars compacta arrivano al neostriato : fibre nigro-striatali
  • decorso del trigemino e faciale
  • scissure telencefaliche e lobi

Opinione finale: è l'unico esame corsposo del primo semestre quindi avrete molto tempo per prepararlo bene, i professori tendono a mettere a proprio agio gli studenti anche se a volte le domande, come le lezioni, di Giustetto vanno interpretate, tende ad interrompere ma è il suo modo di interrogare.

Al mio appello hanno bocciato poche persone, se sapete sarete sicuramente premiati e in generale tendono a non dare voti al di sotto del 24.

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Esame di Anatomia II - Canale A - Recensione di: Anonimo

Professori del corso: Panattoni

Professori dell'esame: Panattoni e Rosate

Materiale di studio: consiglio di usare il libro scritto dallo stesso Panattoni, sia per preparare questo esame che quello di anatomia I, in quanto spesso le spiegazioni rispecchiano esattamente quelle del libro. Molto utili anche i files con alcune slides del professore (che sceglierà lui se darvi o no): sono molto sintetiche e per alcuni argomenti vi risparmiano pagine di studio. Oltre a questo, un atlante a scelta (le immagini del libro sono spesso pessime). Io ho usato il Prometheus. Qualunque sia il libro che sceglierete, secondo me è utile frequentare le lezioni: avrete un'idea più chiara di cosa il professore vuole più nello specifico e cosa invece potrete tralasciare.

Tempo di studio: 1 mese e mezzo / 2 mesi

Anno in cui si è sostenuto l'esame: febbraio 2015

Domande d'esame: si passa con entrambi i professori: uno vi farà una domanda di neuroanatomia e l'altro una di splancnologia. A me è stato chiesto: via esterocettiva protopatica di tronco e arti e vita, morte e miracoli su albero tracheo-bronchiale e polmoni. Altre domande: talamo, diencefalo (questi due li chiedono spesso), vie oculocefalogire, cervelletto, plesso brachiale, nervi cranici, retrocavità degli epiploon, ovaio, utero, stomaco, intestino (sia crasso che tenue), ecc.. insomma un po' tutto. Se potete, non tralasciate nulla: come dice lo stesso Panattoni, all'esame è meglio sapere gli argomenti in modo generico che saltarne alcuni. Dell'organo richiesto dovrete descrivere sito, morfologia, rapporti (a cui tengono particolarmente) e architettura interna. La vascolarizzazione e l'innervazione non sono chieste nel dettaglio, ma comunque è meglio dargli un'occhiata. Non ho sentito domande sullo sviluppo degli organi. Potrebbero capitarvi riferimenti ad argomenti di anatomia I durante l'interrogazione, ma sono molto generici e sono richiesti raramente (es. biforcazione della carotide comune). L'orale dura in totale circa 20 minuti.

Opinioni: è un esame lungo da preparare e impegnativo, ma i professori non fanno nulla per mettervi in difficoltà o a disagio: non si scandalizzano se dite cavolate, nè se fate scena muta e bocciano solo se non si sa proprio nulla sull'argomento. Per questo secondo me, vale la pena provarlo anche se non si è sicurissimi della propria preparazione. Non per questo però bisogna prenderlo sotto gamba: cominciate a studiare in anticipo, magari durante le lezioni (l'orario è leggero e statistica non porta via molto tempo), in quanto il programma è vasto e le cose da ricordare sono veramente tante. Cercate di mostrarvi sicuri, dite tutto quello che sapete riguardo alla domanda e avrete sicuramente un bel voto. I 30 e 30 lode non mancano e i professori non sono restii a darli. In bocca al lupo!

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Esame di Anatomia II - Canale A Recensione di: Francesco Conta

Professori del corso e dell’esame: Giacobini - Giustetto

Materiale di studio:
Fondamentali gli appunti dei due professori, entrambi chiedono solo ciò che hanno spiegato a lezione, niente di più e niente di meno. Utile per figure e chiarimenti l’edi ermes.

Domande d'esame:
Due domande: una di neuroanatomia  fatta da Giustetto e una di splancnologia fatta da Giacobini.
Giacobini fa domande generali e chiede quasi sempre un organo, ad esempio: esofago, pancreas, rene, utero, testicolo, vie spermatiche, tiroide, tonsille, stomaco, ecc. Tiene molto sui rapporti fra i vari organi. La domanda può essere su qualsiasi cosa perciò non tralasciate nessun organo.
Giustetto si concentra soprattutto sugli aspetti funzionali del sistema nervoso, meno sull’anatomia macroscopica che è comunque da sapere. Chiede spesso i nervi cranici (con le loro varie componenti) e le vie nervose (molto pignolo sui vari fasci e i neuroni su cui fanno sinapsi).

Opinione personale:
La mole di studio è molto grande e la preparazione è lunga, ma l’esame in sé non è poi così terribile. I professori sono entrambi bravi, ben disposti e non mettono a disagio. Iniziate a parlare senza interrompervi e dimostrerete di essere preparati, soprattutto con Giacobini (se siete convincenti e vi dimostrate sicuri l’esame durerà molto poco). Sono anche generosi con i voti e danno spesso anche “30” e “30 e lode”. Bocciano poche volte, soprattutto quando non si sa quasi nulla di una domanda.

Tempo di studio: un mese e mezzo – due mesi.

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Esame di Anatomia II - Canale B  Recensione di: Edoardo Pronello

Professori: Alessandro Vercelli

Anno esame: febbraio 2014

Materiale di studio: esattamente come per anatomia I consiglio vivamente di prendere gli appunti. Vercelli chiede sempre solo quello che ha detto ed è anche molto chiaro. Con appunti e slides siete decisamente a posto. Ovviamente in copisteria trovate delle ottime sbobine, ma seguire e prendere appunti è già un passo in avanti per questa materia così menmonica. Per quanto riguarda il libro: personalmente mi sento di consigliare il Gray a chi sfrutta di più gli appunti e che quindi segue a lezione, sa cosa andare a rivedersi perchè è un libro che dice davvero troppo e che ha un’impostazione non tanto scolastica, ma più di manuale. Per chi, invece, preferisse non prendere appunti o si trova meglio con un libro impostato in maniera scolastica, allora l’Edi Ermes è a mio parere il migliore, anche se per la parte più consistente dell’esame che è neuroanatomia è fatto decisamente male. Quanto agli atlanti: sconsiglio l’acquisto (a meno che non abbiate comprato nessun libro e allora diventa indispensabile) non solo perchè sul Gray ci sono già tutte le immagini, ma perchè tra slides e internet avrete a disposizione ogni possibile fonte di informazioni.

Tempo di studio: almeno 1 mese. Materia molto mnemonica, in cui c’è ben poco da capire. Dipende da voi e dalle vostre capacità. Se la parte di splancno si memorizza più facilmente, neuro richiede più tempo anche perchè almeno le prime volte vi mancheranno dei riferimenti, cioè vi imbatterete in nomi o nuclei di cose che si affrotano un po’ dopo nel programma o che magari non avete ancora memorizzato. Quindi, neuro richiede decisamente più tempo e non solo perchè è più lunga.

Domande d’esame: Vercelli fa sempre due domande piuttosto generali su cui dovete parlare e parlare: una di splancno e una di neuro. Tendenzialmente non vi interromperà, a meno che non abbiate dimenticato un particolare che lui vuole sentirsi dire e allora vi farà una domanda più specifica. Ad ogni modo se non smettete di parlare e continuate nella descrizione sarà lui che a un certo punto vi fermerà per dirvi che va bene. Nel momento in cui vi siete fermati voi, invece, passerà a farvi domande più specifiche e puntigliose. Quindi siate preparati ad ampi discorsi e numerosi collegamenti. A me ha chiesto l’ipofisi, ma mi ha interrotto a metà del discorso (o perchè voleva stringere i tempi del discorso o perchè voleva che glielo dicessi prima, non ne ho idea) per farmi una serie di domande molto secche sui rapporti (del tipo: davanti cosa c’è? Cosa passa di lato? Che cosa c’è nel seno cavernoso? E sopra l’ipofisi?) per poi farmi riprendere il discorso una volta finite queste domande. Di neuro, invece, mi ha chiesto il nervo vago.

Opinioni finali: l’esame è tosto, anche perchè la quantità di cose da conoscere è notevole. Vercelli mette a proprio agio, non fa pressioni e ti lascia parlare. Non fa pesare gli errori, ma soprattutto su neuro si fa più preciso. Questa è una materia che richiede solo capacità mnemoniche: quindi, il consiglio è di ripetere fino allo sfinimento questa materia e così vi entrerà davvero in testa. Non trascurate nulla perchè chiede quasi tutto. Per il resto, l’unico consiglio che posso darvi è di frequentare le lezioni perchè tra il dover fare tutto da capo e l’aver sentito tutti gli argomenti almeno una volta c’è una bella differenza e poi, se avete inglese riconosciuto e siete a posto con gli altri esami, sarà l’unico esame della sessione insieme a statistica, quindi potrete dedicarvi quasi totalmente allo studio dell’anatomia. Oltre a ciò Vercelli è chiarissimo e le lezioni sono anche interessanti, accompagnate anche da video e spiegazioni su varie patologie per alleggerire un po’ il peso della materia. Insomma, andate a lezione perchè ne vale la pena (soprattutto per neuroanatomia).

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Esame: Anatomia II - Canale B - Recensione di Meme

Professori del corso: Vercelli - Professori d'esame: Vercelli

Materiale di studio: principalmente appunti e slides. Le spiegazioni di Vercelli sono di solito molto chiare, e sulle slides c’è un’enorme quantità di informazioni: già così ricordarsi tutto è difficile in ogni caso, il materiale è davvero tanto! Per quanto riguarda i libri di testo, io ho personalmente usato il Gray: sicuramente non è un libro su cui si possa STUDIARE (se si cerca qualcosa con un’impostazione più discorsiva e utile a chi voglia prepararsi principalmente sul libro è moooolto meglio l’Edi Ermes), ma serve più che altro per la consultazione. Per preparare molto bene l’esame si potrebbe studiare accuratamente il materiale delle lezioni e leggersi i capitoli del Gray per approfondire, capire meglio alcuni punti poco chiari e prepararsi nei minimi dettagli, ma ovviamente non viene richiesta punto per punto l’enorme quantità di nozioni che c’è lì sopra… è comunque utile per la parte di splancnologia (le slides di Vercelli sono in molti casi basate su quel testo, e in alcuni casi, come per il peritoneo, utilizzare il Gray può aiutare a chiarirsi le idee), un po’ meno per neuroanatomia: le lezioni (grazie al cielo) sono affrontate da un punto di vista più funzionale, con diversi riferimenti clinici e di neurofisiologia, mentre il libro si basa sull’anatomia nei minimi dettagli ma alla fine si capisce poco e ovviamente è per la maggior parte uno sforzo inutile (è utile magari per quei capitoli più mnemonici come per capire bene tutti i rami dei vari nervi cranici eccetera).

Tempo di studio: due mesi buoni (tanto è l’unico esame davvero pesante di quel semestre e l’orario non è così impegnativo, avete tempo per prepararvi con largo anticipo)

Anno in cui si è sostenuto l'esame: febbraio 2012

Domande d'esame: Vercelli fa due domande, una di splancnologia e una di neuroanatomia. Entrambe le domande sono su argomenti abbastanza generali (ad esempio: la prostata, l’uretere, la retina, la dura madre, lo stomaco, il duodeno, la branca mandibolare del V, il pancreas), su cui la cosa migliore è quella di parlare con un discorso ben impostato senza far errori e dicendo tutto quello che si sa, e ordinatamente: se l’argomento è ben padroneggiato, Vercelli lascia parlare senza interrompere, per una decina di minuti; se invece non si riesce ad andare avanti, comincia a chiedere dettagli con domande che possono anche essere molto precise e non sempre così facili. Di solito, soprattutto per dare voti alti, alla fine fa un paio di domande di questo tipo: queste possono essere piuttosto tecniche e complesse, soprattutto di neuro. Le mie domande sono state: uretere, retina, e poi due domande sulle sinapsi delle cellule bipolari e sulle cellule intrinsecamente fotosensibili.

Opinioni: l'esame è lungo, pieno di cose da memorizzare e indubbiamente complesso e difficile; la parte di neuroanatomia soprattutto è molto pesante. C’è da dire in ogni caso che c’è tanto tempo per prepararsi e comunque le spiegazioni sono molto chiare e il materiale didattico fornito molto utile. Neuroanatomia, che è lo scoglio principale, nonostante la sua complessità viene spiegata da Vercelli in una maniera comunque interessante, alla fine sotto molti aspetti si è invogliati a studiarla; splancnologia è un po’ più mnemonica e noiosetta, sebbene meno difficile. Vercelli è in ogni caso un ottimo professore, non soltanto dal punto di vista didattico ma anche come persona, e agli esami tende a mettere a proprio agio e si comporta correttamente, per cui nonostante la preparazione lunga e difficile l’esame in sé non è assolutamente una tragedia e se una persona si è preparata bene il suo lavoro viene premiato: certamente non è uno di quegli esami in cui gli sbalzi di umore e le domande impossibili di chi interroga pregiudicano mesi di preparazione. Il consiglio è di prepararla molto bene (c’è tutto il tempo) perché ovviamente è qualcosa di indispensabile, e di stare sereni: è un esame duro ma è anche un bell’esame.

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