Esame: Anatomia II - Canale B - Recensione di Meme
Professori del corso: Vercelli - Professori d'esame: Vercelli
Materiale di studio: principalmente appunti e slides. Le spiegazioni di Vercelli sono di solito molto chiare, e sulle slides c’è un’enorme quantità di informazioni: già così ricordarsi tutto è difficile in ogni caso, il materiale è davvero tanto! Per quanto riguarda i libri di testo, io ho personalmente usato il Gray: sicuramente non è un libro su cui si possa STUDIARE (se si cerca qualcosa con un’impostazione più discorsiva e utile a chi voglia prepararsi principalmente sul libro è moooolto meglio l’Edi Ermes), ma serve più che altro per la consultazione. Per preparare molto bene l’esame si potrebbe studiare accuratamente il materiale delle lezioni e leggersi i capitoli del Gray per approfondire, capire meglio alcuni punti poco chiari e prepararsi nei minimi dettagli, ma ovviamente non viene richiesta punto per punto l’enorme quantità di nozioni che c’è lì sopra… è comunque utile per la parte di splancnologia (le slides di Vercelli sono in molti casi basate su quel testo, e in alcuni casi, come per il peritoneo, utilizzare il Gray può aiutare a chiarirsi le idee), un po’ meno per neuroanatomia: le lezioni (grazie al cielo) sono affrontate da un punto di vista più funzionale, con diversi riferimenti clinici e di neurofisiologia, mentre il libro si basa sull’anatomia nei minimi dettagli ma alla fine si capisce poco e ovviamente è per la maggior parte uno sforzo inutile (è utile magari per quei capitoli più mnemonici come per capire bene tutti i rami dei vari nervi cranici eccetera).
Tempo di studio: due mesi buoni (tanto è l’unico esame davvero pesante di quel semestre e l’orario non è così impegnativo, avete tempo per prepararvi con largo anticipo)
Anno in cui si è sostenuto l'esame: febbraio 2012
Domande d'esame: Vercelli fa due domande, una di splancnologia e una di neuroanatomia. Entrambe le domande sono su argomenti abbastanza generali (ad esempio: la prostata, l’uretere, la retina, la dura madre, lo stomaco, il duodeno, la branca mandibolare del V, il pancreas), su cui la cosa migliore è quella di parlare con un discorso ben impostato senza far errori e dicendo tutto quello che si sa, e ordinatamente: se l’argomento è ben padroneggiato, Vercelli lascia parlare senza interrompere, per una decina di minuti; se invece non si riesce ad andare avanti, comincia a chiedere dettagli con domande che possono anche essere molto precise e non sempre così facili. Di solito, soprattutto per dare voti alti, alla fine fa un paio di domande di questo tipo: queste possono essere piuttosto tecniche e complesse, soprattutto di neuro. Le mie domande sono state: uretere, retina, e poi due domande sulle sinapsi delle cellule bipolari e sulle cellule intrinsecamente fotosensibili.
Opinioni: l'esame è lungo, pieno di cose da memorizzare e indubbiamente complesso e difficile; la parte di neuroanatomia soprattutto è molto pesante. C’è da dire in ogni caso che c’è tanto tempo per prepararsi e comunque le spiegazioni sono molto chiare e il materiale didattico fornito molto utile. Neuroanatomia, che è lo scoglio principale, nonostante la sua complessità viene spiegata da Vercelli in una maniera comunque interessante, alla fine sotto molti aspetti si è invogliati a studiarla; splancnologia è un po’ più mnemonica e noiosetta, sebbene meno difficile. Vercelli è in ogni caso un ottimo professore, non soltanto dal punto di vista didattico ma anche come persona, e agli esami tende a mettere a proprio agio e si comporta correttamente, per cui nonostante la preparazione lunga e difficile l’esame in sé non è assolutamente una tragedia e se una persona si è preparata bene il suo lavoro viene premiato: certamente non è uno di quegli esami in cui gli sbalzi di umore e le domande impossibili di chi interroga pregiudicano mesi di preparazione. Il consiglio è di prepararla molto bene (c’è tutto il tempo) perché ovviamente è qualcosa di indispensabile, e di stare sereni: è un esame duro ma è anche un bell’esame.