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Medicina Interna (canale B), recensione di E.P.
Professori: Porta-Brizzi (canale A: Veglio-Rolla).
Anno esame: febbraio 2018
Materiale di studio: vi consiglio vivamente di usare le sbobine dell’anno in corso perché i casi clinici che vi troverete all’esame sono basati su quanto fatto a lezione. Ad ogni modo, affiancate sempre il prontuario di Re Artù perché dovrete coprire tutti gli argomenti mancanti.
Farsi anche le sbobine del canale A dell’anno sarebbe la strategia migliore per coprire tutto quanto, ma fare più di mille pagine di materiale è follia.
Perciò sbobine+prontuario e siete a cavallo. I casi clinici che vi vendono dalle pazze possono servire a farsi un’idea, ma posso assicurarvi che i due appelli di febbraio 2018 erano molto lontani da quanto ho visto su quelle pagine (secondo me più difficili).
Se proprio ci tenete ad avere un libro usate il Manuale dell’Harrison, ma è il classico libro da consultare più che da studiare. Opinione personale ad ogni modo.
Tempo di studio: 1 mese
Modalità d’esame: l’esame è uno scritto di due ore con 8 casi clinici, di cui 4 sono proposti dalla commissione del canale B e 4 da quella del canale A. Vi vengono dati alcuni elementi e avrete per ogni caso tre domande: diagnosi e possibili differenziali, accertamenti richiesti e terapia.
Il punteggio totale è di 32 (4 punti a caso clinico: se la diagnosi è completamente sbagliata vi daranno 0, quindi se avete dubbi piuttosto fate un’attenta differenziale). I professori del canale B non sono particolarmente severi nelle correzioni, soprattutto sulla parte della terapia.
Consiglio spassionato, vista l’esperienza personale: scrivete tanto, per esteso; fate vedere il ragionamento e come siete arrivati a quelle conclusioni; perché chiedete quell’esame; cosa vi aspettate. Più sarete sintetici, più vi faranno le pulci e vi penalizzeranno.
L’orale è una semplice correzione dello scritto in cui potrete al massimo far notare loro qualche dimenticanza o correzione sbagliata, ma non vi interrogheranno e non vi cambieranno il voto, a meno di loro sviste chiaramente.
La media con gli esoneri è abbastanza casuale, ma di sicuro non aritmetica per Porta-Brizzi: prenderanno il voto di interna e in base ai vostri risultati si sposteranno in su o in giù di 1 massimo 2 voti.
Opinioni finali: l’esame da preparare è piuttosto lungo, ma finalmente non avrete qualcosa da studiare a macchinetta o come vuol sentirsi dire il professore. Vi insegnano a ragionare e a fare alla fine quello che sarà il vostro lavoro, perciò è piacevole almeno concettualmente.
Questo febbraio i professori (come confermato da loro stessi) hanno deciso di rinnovare le domande e non chiedere più sempre le solite cose (scompenso, ipertensione e così via), ma di lanciarsi su casi clinici un po’ più articolati. Al primo appello gli 8 casi erano: TBC miliare, sospetta sindrome anticorpi anti-fosfolipidi, sclerodermia diffusa, epatite autoimmune, dissecazione aortica, coma iperosmolare, FUO, IRA pre-renale. Al secondo appello: colite ischemica, pielonefrite acuta, polmonite tipica, cefalea da farmaci, Lyme, policitemia vera, TEP, IBS.
Molti di questi argomenti, per esempio, senza le sbobine dell’anno in corso, a meno di reminiscenze di neurologia o dermatologia, erano abbastanza complessi da risolvere.
È un esame tosto, ma vedrete che seguendo le lezioni in cui fanno i casi clinici entrerete nell’ottica di come risolverli. Mi raccomando scrivete i ragionamenti e per esteso il tutto (io son stato penalizzato nonostante le risposte giuste perché “telegrafico”).
N.B. Per chi dovesse sostenere degli esoneri durante lo scritto di interna, vi dico che con Porta non avrete del tempo in più, ma che se passate l’esonero e non interna, vi terrà valido il parziale per 3 anni. Io ho sostenuto geriatria insieme e sinceramente non me ne sono pentito affatto: 3 domande aperte di teoria da fare in 10 righe. Vi consiglio di fare tutti gli esoneri comunque e non seguire questa strategia a meno che non abbiate alternative: avete meno tempo per fare interna (2 ore sembrano tante, ma sono abbastanza giuste per 8 casi) e se passate interna e non l’esonero dovrete rifare tutto da capo. Volevo solo invitarvi a non disperare se non avete fatto un esonero, perché non è impossibile sostenerlo insieme a interna, per quanto faticoso.
Utilità delle lezioni per l'esame: 3. Ci saranno lezioni totalmente inutili su argomenti iperspecialistici, valide solo per gli interessati. Quelle in cui si fanno i casi clinici sono invece piuttosto stimolanti
Soporiferometro: 2
Difficoltà della materia: 4
Difficoltà dell'esame: 4