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Esame di EBM - Canale A - Recensione di: Marco Agnello
Esame di EBM - Canale A - Recensione di: Marco Agnello
Professori: Cavallo, Dalmasso, Charrier
Tutor referenti: Bruno, Mano, Mazzucco, Piccoli
Data esame: giugno 2013
Tempo di studio: 2 giorni
Modalità d'esame: il corso di EBM è molto curioso. Consiste nel dividere gli studenti in 4 macrogruppi, ognuno dei quali affidato ad uno dei 4 tutor. Nel primo semestre questi 4 gruppi, suddivisi a loro volta in 2-3 sottogruppi, dovranno preparare una presentazione relativa ad un tema particolare scelto dal tutor, dimostrando di sapersi barcamenare tra dati epidemiologici, metanalisi, pubmed, studi, conclusioni. Nel secondo semestre ci sarà da preparare con lo stesso tutor una relazione simile ma su un altro argomento. Funziona che i 4 gruppi vengono affidati ai tutor, con i quali si stabiliscono dei giorni di incontro in cui si parla dell'argomento da affrontare e ci si affida i vari compiti (per esempio: chi leggerà quell'articolo, chi quell'altro, chi preparerà le slides, chi coordinerà tutto ecc); ovviamente, come in tutti i lavori di gruppo, c'è gente che non fa una mazza e arriva al giorno della presentazione che neanche sa di cosa si sta parlando, e gente che invece fa tutto. Poco importa, sinceramente ho trovato molto utile imparare a interpretare i lavori di pubmed, a saperli impaginare per una presentazione (lo dovremo fare tutti, in tesi), a saper trarre le conclusioni corrette. In generale i tutor sono sempre abbastanza disponibili, in caso di dubbi li si può contattare e organizzare ulteriori giornate di incontro (che puoi vuol dire di solito andare in ospedale o dove il tutor lavora e riunirsi per qualche oretta, non di più). Vero è anche che il tutor si limita a dare delle indicazioni generiche sui lavori, poi tutto sta agli studenti, dal leggersi gli articoli al trarne le conclusioni, dal preparare la presentazione al discorso finale. Alcuni tutor sono puntigliosi e correggono all'infinito il lavoro e la presentazione, obbligando il gruppo a modificarla di continuo fino a poco prima dell'esame. Per fortuna non è stato il mio caso. Una volta concluso il lavoro, in una data stabilita di solito all'inizio del corso, bisognerà presentarlo agli altri gruppi. Di solito funziona che le 4-5 persone che si sono realmente interessate a fare tutto scelgono qualcuno che presenti, o si spartiscono la presentazione in 5 minuti a testa. La presentazione di ogni singolo gruppo deve durare al massimo un'ora, lasciando un po' di spazio (almeno 10 minuti) per le domande dei professori, che saranno lì ad ascoltarci insieme ai tutor dei vari gruppi. Quindi alla fine di ogni semestre dovrete presentare e sorbirvi le presentazioni di altri tre gruppi, dedicando 4 ore del vostro tempo ad un siparietto terribillmente noioso in cui si parla di studi, dati epidemiologici e quant'altro. Sperate che almeno a presentare i lavori sia qualche piacevole fanciulla del vostro corso o che tra le slides ci sia qualche immaginetta simpatica. E' anche concesso dileguarsi alla fine della presentazione del proprio gruppo, ma il mio consiglio è quello di rimanere ed ascoltare, dato che alla fine dei due lavori, quello del primo e del secondo semestre, vi sarà un compito a crocette in cui compariranno delle domande relative al vostro e al lavoro degli altri 3 gruppi. Tanto vale far valere ste 4 ore quindi. Alla fine della presentazione, i professori potranno farvi delle domande relative alle vostre ricerche o alle vostre conclusioni, ma state tranquilli, le domande sono rivolte al gruppo (quindi chiunque può rispondere, non solo chi sta presentando) e sono di solito curiosità, appunti, piccole critiche, spiegazioni di cose poco chiare. Il prof. Cavallo è bravissimo, non mette in imbarazzo nessuno e anche dopo una presentazione terribilmente noiosa fa sempre i complimenti a tutti.
Dunque, dopo le due presentazioni dei due semestri (per le quali sarà necessario, oltre che fare delle slides decenti per la presentazione, anche una piccola relazione che riassuma il lavoro svolto e che venga consegnata ai professori qualche giorno prima della presentazione), da giugno cominceranno ad esserci gli appelli del test a crocette, ultima delle 3 prove da superare. Prova critica.
Mentre per i lavori di gruppo si prende quasi sempre 30 (sebbene in effetti sembri che i voti vengano dati in base al rapporto esistente tra professori-tutor piuttosto che non in base al lavoro degli studenti), per il test a crocette non è così scontato avere un buon voto. Considerando che il voto finale dell'esame deriva da una media tra due voti, che sono il voto del test a crocette e la media dei 4 voti delle presentazioni (2 per semestre, uno dato dal tutor al suo gruppo, e uno dato dai professori al gruppo - di solito sono appunto quattro 30), conviene fare bene il test a crocette.
Da quest'anno la prof.ssa Dalmasso partecipa all'esame, e non credo sia stata solo una mia impressione, ma sono aumentate, rispetto agli anni scorsi, le domande di statistica. In ogni caso, le domande a crocette si attengono sempre a quanto svolto a lezione.
Il test a crocette si compone di 32 domande a risposta multipla. Oltre a domande di statistica (su OR, RR, regressione lineare, logistica, metanalisi), ci sono spesso dei grafici da commentare e delle domande relative a classificazione Mesh, operatori booleani, modalità di scrittura di una bibliografia, oltre che 4-5 domande in totale estratte da quelle che i tutor forniscono ai professori, relative ai lavori dei vari gruppi. Per cui, il materiale di studio che dovreste usare è: slides e/o riassunti dei lavori dei quattro gruppi; sbobine del corso; ripasso di statistica per i meno amanti dela materia. Le lezioni sono poche, di semplice comprensione e le sbobine si leggono in 1 giorno. Non tralasciate appunto quelle lezioni in cui si parla di come fare una ricerca su pubmed o di come si scrive una bibliografia o di cosa sia Zotero, in primo luogo perchè sono le parti più utili per la preparazione della tesi, e poi perchè possono essere chieste tra le domande. Per i lavori dei 4 gruppi, prendete a forza uno dei presentatori dei lavori dei due semestri, offritegli una birra e fatevi raccontare i concetti principali dei suoi lavori, in modo da non perdere tempo sulle slides o sulle relazioni degli altri gruppi. Chiaramente, se siete tra i marcioni che non hanno fatto nulla per il proprio gruppo, date un'occhiata anche al vostro lavoro. Da Copy Service si trovano delle crocette di compiti passati, prendetele e fatele, un buon 40% si ripetono sempre!
Il test, al di là della discreta difficoltà, è reso difficile dallo scarissimo tempo a disposizione che si ha per rispondere a tutte e 32 le domande; 20 minuti massimo, considerando che ci sono anche grafici da commentare, non è proprio una passeggiata. Sappiate che non si copia, ci sono sempre almeno 5-6 persone pagate con le nostre tasse universitarie che girano tra i banchi ad assicurarsi che non stiamo facendo i furbi. Addirittura, se ad un appello siete in tanti, dividono in due gruppi in due tornate a distanza di mezz'ora l'una dall'altra. Per cui, contate solo su voi stessi, anche perchè il tempo a disposizione, che è troppo poco per finire in autonomia il compito, è chiaramente ancor minore per poter copiare da qualcluno.
Se si fanno almeno 31 crocette giuste su 32, e si ha 30 delle presentazioni, si prende 30 e lode. Se si fanno 30/32, si rimane sul 30. Ricordatevi che la media è aritmetica ed è tra due voti, il voto medio dei lavori e il voto del test!
Conclusione: esamino molto più faticoso di quanto non sembri, per il semplice fatto che dura una vita, ci si incontra tutti insieme almeno 3-4 volte per ogni semestre, si rischia di scannarsi l'uno con l'altro o di stringere nuove amicizie inaspettate. Forse l'esame più utile per la preparazione della tesi. A volte permette di regalare delle immagini meravigliose sui proprio tutor in bikini, o di scoprire gossip da Novella2000.