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Esami Molinette - Torino
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Patologia Generale

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Professori Parola (introduzione, patologia cellulare, infiammazione), Barrera (baropatie, termopatie, vitamine, oncologia molecolare e cellulare), Miglietta (anemie, aterosclerosi, emostasi, diatesi trombotiche, diatesi emorragiche).

Anno in cui si è sostenuto l'esame Giugno 2019 (a.a. 2018/2019).

Materiale di studio Io l'ho preparato integrando le sbobine (2014/2015) delle parti di Parola e Barrera con le loro slide e dando una lettura al Robbins (per aggiungere dettagli, più che altro per interesse personale). Da quest'anno la parte di Miglietta la spiega e la chiede Parola; su CampusNet ci sono delle sue slide fatte molto bene; consiglio di utilizzare quelle (per le anemie trattate in maniera sbrigativa integrate con il Robbins, dato che Parola è abbastanza fissato con l'argomento). In genere le malattie genetiche e i disturbi nutrizionali non vengono mai chiesti; tuttavia da quest'anno Barrera tratta i disturbi nutrizionali (compresa una parte molto approfondita sul diabete), quindi vi consiglio di darci comunque una lettura dalle nuove sbobine o dalle nuove slide. Allo studio è necessario aggiungere le domande (plico vecchio + plico nuovo), FONDAMENTALI e spesso sufficienti per passare lo scritto a pieni voti.

Tempo di studio Variabile tra un mese e tre mesi; dipende molto dalla capacità di memorizzare moli e moli d'informazioni e dalla vostra costanza.

Struttura dell'esame Scritto composto da 5 domande aperte (6 punti massimi ciascuna; 2 di Parola + 2 di Barrera + 1 ex-Miglietta) seguito da un orale. Il vero scoglio dell'esame è lo scritto; anche se le domande in genere sono relativamente ampie, il tempo è estremamente limitato (60 minuti contati, quindi 12 minuti/domanda), lo spazio è poco (1 foglio scarso, non se ne possono chiedere altri), i professori correggono in maniera particolarmente pistina e sono molto stretti di manica (in particolare agli ultimi appelli). L'orale dipende molto dal voto dello scritto; in genere è semplice e veloce, si passa da tutti i professori (che fanno domande riguardo la propria parte di programma, spesso inerenti agli argomenti richiesti allo scritto) e il voto può essere alzato di massimo 4 punti (bocciano o abbassano il voto dello scritto molto raramente). Anche se l'orale in confronto allo scritto è easy, non è detto che vi facciano semplicemente correggere lo scritto; ho sentito, soprattutto per gli studenti con voti di scritto dal 18 al 22, domande random.

Consigli Se volete preparare l'esame in tempi brevi utilizzate le domande (plico vecchio + plico nuovo) che trovate dalle pazze; personalmente lo sconsiglio, dato che molti argomenti sono relativamente importanti per dei futuri medici e molti non vengono più ripresi in materie degli anni successivi. Detto questo almeno una lettura alle domande è fondamentale per passare lo scritto con un voto decente; potete anche conoscere tutto il Robbins a memoria, ma senza sapere esattamente cosa dovete scrivere per ciascuna domanda è impossibile soddisfare completamente le pretese dei professori; ho visto casi di studenti che hanno studiato dalle sbobine e/o dal Robbins, impiegando diversi mesi per finire il programma, per ottenere dei 18-19 allo scritto. Prepararsi solo dalle domande è un grosso rischio, dato che i professori sanno che girano i famosi plichi e delle volte fanno domande “nuove” (più specifiche o formulate in maniera diversa) allo scritto o chiedono di proposito argomenti random all'orale. Io personalmente ho schematizzato tutte le parti del programma prendendo spunto da slide, sbobine, Robbins (solo alcuni argomenti) e, mentre studiavo, mi esercitavo a fare le domande in maniera cronometrata (questo esercizio, apparentemente eccessivo, mi è valso un 30 tondo allo scritto). Inoltre vi consiglio di dare l'esame in una sessione dove ci sono due appelli ravvicinati, di modo che se per qualche motivo non doveste passare al primo tentativo (considerate che ad ogni appello vengono bocciate 5-6 persone su 10), potete rivedervi velocemente le cose e ridarlo all'appello dopo, senza riprendere tutto da capo a distanza di mesi. Alcuni sostengono che il primo appello sia il più semplice (come domande e come “umore” dei professori) e che la difficoltà dell'esame aumenti di appello in appello; non mi sento di confermare pienamente questa teoria, tuttavia al mio appello (giugno 2019) sono fioccati diversi 30 e la correzione dello scritto è stata meno rigida rispetto al solito.

Domande

Le domande del mio scritto sono state: risposta cellulare all'ipossia, TLRs e loro ruolo nell'infiammazione acuta, ipotesi alla base della formazione delle metastasi e vie di metastatizzazione, oncosoppressori, anemie megaloblastiche.

Altre domande di Parola: ipertrofia da aumentato carico funzionale, reclutamento dei leucociti nella sede dell'infiammazione, ipertrofia, fase vascolare dell'infiammazione acuta, inflammasoma (struttura, meccanismi di attivazione, ruolo nell'infiammazione acuta), ROS (stress ossidativo, definizione e genesi dei ROS, difese anti-ossidanti, meccanismi di danno ossidativo), PRR, risposta UPR, steatosi alcolica, mediatori infiammatori, autofagia, risposte sistemiche all'infiammazione, glicogenosi, natura e proprietà delle proteine amiloidotiche, via estrinseca dell'apoptosi, danno cellulare da ischemia, meccanismi di spegnimento della risposta infiammatoria acuta, apoptosi caspasi-dipendente, via intrinseca dell'apoptosi, granulomi.

Altre domande di Barrera: cancerogenesi da EBV e HPV, atipie tumorali, atipie metaboliche dei tumori, danni da radiazioni eccitanti, cicline-Cdk e loro ruolo nella cancerogenesi, iperbaropatie, ipobaropatie, tumori occupazionali, attivazione e detossificazione dei pro-cancerogeni, fasi della metastatizzazione, radiazioni ionizzanti, agenti alchilanti, cancerogenesi da idrocarburi aromatici policiclici, oncogeni virali, tumori ereditari, formazione delle metastasi, differenze tra tumori benigni e maligni, invasività dei tumori (caderine, integrine), congelamento e assideramento, cachessia neoplastica, mutazione e attivazione degli oncogeni, acquisizione dell'immortalità replicativa e sue caratteristiche, ustioni (effetti locali e generalizzati), cancerogenesi da virus oncogeni a RNA trans-attivante, marker tumorali, ipovitaminosi, neoangiogenesi tumorale, grading e stadiazione dei tumori, vitamine liposolubili.

Per quanto riguarda gli argomenti trattati dalla Miglietta gli anni scorsi vi riporto solo le domande fatte da Parola negli appelli da dicembre 2018 a giugno 2019: coagulazione intra-vascolare disseminata, anemia sideropenica, beta-talassemie, anemia da deficit di G6PD, anemie megaloblastiche.

Parola chiede spesso ipossia, ROS, amiloidosi, TLR, reclutamento de leucociti, mediatori infiammatori (quindi studiatevi questi argomenti e fatevi le domande in maniera perfetta). Barrera può essere molto fantasiosa e non è insolito che faccia domande strane; tra i suoi argomenti preferiti ci sono gli oncogeni, le metastasi, l'invasività e i cancerogeni chimici e virali. La domanda sulla fisiopatologia di sangue e vasi riguarda quasi sempre un'anemia. 

Opinione finale Patologia generale è un esame indubbiamente difficile, lungo e a tratti noioso; i professori sono molto gentili e disponibili, ma al contempo pretendono molto e sono stretti di manica. Armatevi di pazienza e impegnatevi; se ci si prepara adeguatamente e si è un minimo furbi si può arrivare a un voto alto senza particolari problemi.

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Professori del corso: Parola, Barrera, Miglietta

Anno in cui si è sostenuto l'esame: Giugno 2018

Tempo di studio: 1 mese e mezzo

Materiale di studio: Sbobine 2015/2016, dispense della Maglietta, slides di Parola, plico di domande delle Pazze (ma SOLO per un ripasso finale, perché sono superficiali e in alcuni punti errate, però danno una buona idea di come impostare le risposte per lo scritto)

Modalità d'esame: Scritto di 1 ora, 5 domande (2 relative al programma di Parola, 2 della Barrera, 1 della Miglietta) + orale, che consiste nella correzione dello scritto. Per quanto riguarda lo scritto, il fattore limitante è il tempo, che risulta davvero essere stretto pur avendo ben chiare le risposte che si vogliono dare. I voti del mio appello erano abbastanza bassi (su 160 solo 80 sono risultati ammessi all'orale e, di questi, solo una decina avevano un voto dello scritto superiore a 26 e un'altra decina aveva preso 26). La parte positiva è però che l'orale è una pacchia (almeno al mio appello) e tendono sempre ad alzare il voto di almeno 2 punti, soprattutto se si ha già un voto alto di scritto: con un 27 di partenza, la Barrera mi ha fatto parlare per meno di un minuto (relativamente alla sua domanda dello scritto) e Parola non mi ha fatto aprire bocca (tralasciando la Miglietta, puntigliosa e scortese, che mi rideva in faccia, ma anche lei non mi ha chiesto altro rispetto alla sua domanda dello scritto) per arrivare tranquillamente al 30. 

Opinioni finali: L'esame è lungo da preparare più per la varietà e la quantità dei temi, che per la difficoltà... armatevi di pazienza! Il mio consiglio è di studiare tutto il programma cercando di capire i punti salienti per ogni tema e, nel momento in cui vi viene fatta una domanda allo scritto, non divagare ma focalizzare bene il punto e cercare di svilupparlo al meglio. Dal punto di vista pratico, però, ci sono delle domande che tendono a ripetersi: Parola, per esempio, fa sempre una domanda sull'infiammazione. Per prepararmi meglio mi sono concentrata su queste e ho cercato di rispondere mentre studiavo in previsione dello scritto. 

Non so se possa essere utile, ma ho fatto una ricerca sui commenti presenti in MediTO e l'ho integrata al file presente su Omnium riguardo alle domande degli scorsi appelli: ecco la frequenza delle domande e la data dell'ultima "apparizione". Non sono dati completi, ma possono darvi un'idea.

Parola:

  • PRR (2 volte) - gennaio 2016
  • Apoptosi (3 volte) - settembre 2016
  • Ipossia (3 volte) - giugno 2017
  • Angiogenesi - giugno 2015
  • Effetti sistemici in infiammazione acuta - dicembre 2015
  • Ipertrofie da aumentata richiesta funzionale - gennaio 2016
  • Ischemia (3 volte) - febbraio 2018
  • Inflammosoma (5 volte) - giugno 2017 
  • Glicogenosi (2 volte) - dicembre 2017 
  • Reclutamento / attivazione leucociti in sede d'infiammazione (4 volte) - giugno 2018
  • TLR (3 volte) - marzo 2018
  • Amiloidosi (3 volte) - marzo 2018 
  • ALD - settembre 2016
  • Granulomi - settembre 2016
  • ROS e antiossidanti (2 volte) - giugno 2018
  • Spegnimento infiammazione - febbraio 2018 
  • Autofagia 

Barrera:

  • IPA (3 volte) - giugno 2018
  • Crescita infiltrativa (3 volte) - settembre 2016
  • Epigenetica (2 volte) - dicembre 2017
  • Markers tumorali (2 volte) - dicembre 2015
  • HPV, HSV - dicembre 2015
  • Virus RNA - gennaio 2016
  • Oncosoppressori (2 volte) - luglio 2016
  • Attivazione oncogeni (3 volte) - giugno 2018
  • Cancerogenesi occupazionale (3 volte) - giugno 2017
  • Ipovitaminosi (3 volte) - settembre 2016 
  • Angiogenesi tumorale - settembre 2016
  • Radiazioni ionizzanti (3 volte) - febbraio 2018
  • Ustioni - dicembre 2016
  • Metastasi (2 volte) - dicembre 2017
  • Cancerogeni indiretti - settembre 2017
  • Tumori ereditari
  • Tumori benigni - maligni (2 volte) - marzo 2018
  • Invasività tumorale (2 volte) - marzo 2018
  • Immortalità replicativa - marzo 2018
  • Grading, stadiazione tumori - dicembre 2016

Miglietta

  • Anemie megaloblastiche (4 volte) - giugno 2017 
  • Talassemie (3 volte) - giugno 2018
  • Anemia sideropenica (3 volte) - dicembre 2017
  • Ipercoagulabilità - gennaio 2016
  • Difetti coagulazione - aprile 2016
  • Favismo - febbraio 2016
  • Alterazioni protrombotiche - luglio 2016
  • Fibrosi cistica - settembre 2016
  • CID (2 volte)
  • Embolia
  • Patogenesi trombi
  • Aneuploidie - marzo 2018
  • Emofilia (2 volte) - marzo 2018
  • Patogenesi ateroma - febbraio 2018 

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Professori del corso: Parola, Barrera, Miglietta

Anno in cui si è sostenuto l'esame: Giugno 2017

Tempo di studio: 2 mesi abbondanti 

Materiale di studio: Dispense e basta. Dalle pazze si trovano 3 dispense che coprono tutto il programma dei tre professori e che sono più che sufficienti. Inoltre consiglio vivamente di prendere anche il plico con le domande dello scritto che è utilissimo per prepararlo bene (ma attenti che da solo non basta). Il grosso problema di questo esame infatti è il poco tempo ed il poco spazio dato per lo scritto, ed è quindi fondamentale aver ben chiaro per ogni argomento cosa è fondamentale e cosa si può tralasciare.

Modalità d'esame: L'esame è composto da uno scritto e da un orale. Lo scritto è composto da 5 domande che vertono su tutto il programma e ogni domanda vale 6 punti per un totale di 30. Si ha 1 ora di tempo spaccata per rispondere a tutte le domande in massimo 15 righe l'una. Le domande solitamente sono 2 sul pezzo di programma di Parola, di cui una sempre sull'infiammazione, 2 sul programma di Barrera e 1 su quello di Miglietta. Nella correzione delle domande sono davvero parecchio pistini e precisi ma non per questo pazzi e non ci sono di solito spiacevoli sorprese. Superato lo scritto si passa all'orale (impiegano 4-5 giorni  correggere) che è quasi esclusivamente una correzione delle domande scritte con qualche domanda più specifica, qualche approfondimento e al massimo, soprattutto da parte della Miglietta, qualche domandina in più ma sempre attinente all'argomento della domanda scritta. All'orale non bocciano mai e quasi sempre alzano il voto di 3-4 punti. Al mio appello le domande dello scritto sono state: Risposta cellulare all'ipossia, Inflammasoma, atipie metaboliche delle cellule neoplastiche, tumori professionali e anemia megaloblastica.

Opinioni finali: Esame lunghissimo, terribilmente mnemonico e abbastanza noioso, soprattutto nella prima parte. Tuttavia i prof sono abbastanza tranquilli e se si è capaci di studiare mesi questa roba superando la noia non è impossibile uscirne molto bene. La difficoltà maggiore è capire come affrontare correttamente lo scritto, perché il poco tempo ed il poco spazio rendono difficile dire tutto ciò che vogliono sentirsi dire. Datelo subito e toglietevelo, è noioso e lunghissimo ma non impossibile.

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Data in cui si è sostenuto l'esame: 2 settembre 2016

Professori: Parola, Barrera, Miglietta (in comune tra i due canali)

Materiale di studio: sono più che sufficienti le sole sbobine, il libro non è necessario (io non l'ho mai aperto). Io che non amo studiare solo sulle sbobine, che a volte risultano troppo discorsive e poco schematiche, ho trovato molto utili le slides, ma questo dipende dai "gusti" personali; di base, ripeto, le sbobine bastano e avanzano.

Per la parte di Parola le slides sono fatte molto molto bene e addirittura eccessive per alcune parti; io ho utilizzato quelle per lo studio, leggendo e integrando eventuali informazioni mancanti e le spiegazioni di immagini di processi molecolari dalle sbobine. Per la parte della Barrera ho usato praticamente solo le sbobine, dando però un'occhiata alle slides, non perchè aggiungano qualcosa ma perchè aiutano a schematizzare i punti principali dei vari argomenti. Per la parte della Miglietta ho utilizzato la dispensa che lei stessa ha fornito (l'ho scaricata dall'area download), leggendo e integrando dalle sbobine quelle parti che sulla dispensa risultano fin troppo schematiche e ridotte all'osso per uno che legge per la prima volta l'argomento.

Modalità d'esame: l'esame comprende uno scritto e un orale.

Lo scritto consiste in 5 domande aperte in uno spazio prefissato: vi daranno un foglio A4 già suddiviso in 5 parti, per cui potete scrivere circa 15-20 righe a domanda, non di più. Generalmente delle 5 domande 2 sono sulla parte di Parola (una sempre sull'infiammazione), 2 sulla parte della Barrera e 1 sulla parte della Miglietta. La domanda della Miglietta è praticamente sempre sul sangue, quindi anemie e disordini dell'emostasi (non chiede praticamente mai disordini nutrizionali e malattie genetiche).

Il tempo a disposizione è di 1 ora, rosicatissimo datosi che le domande sono sì piuttosto specifiche, ma richiedono risposte che tocchino tutti i punti principali dell'argomento. Come vi diranno gli stessi professori prima di cominciare lo scritto, evitate i cappelli introduttivi che vi fanno solo perdere tempo e andate dritti al sodo. Cercare di toccare TUTTI i punti principali piuttosto che svilupparne al minimo dettaglio solo qualcuno senza scrivere nulla sugli altri.

L'orale è sostanzialmente una correzione dello scritto e può alzarvi il voto dello scritto fino a un massimo di 3-4 punti. Se avete fatto molto bene lo scritto (es. dal 27 in su) l'orale sarà una passeggiata: ogni professore vi chiederà di correggere l'errorino che avete fatto oppure di aggiungere quelle informazioni mancanti per cui vi hanno tolto mezzo punto e basta, in 3 minuti a professore avete finito. Se, invece, lo scritto è andato così così vi chiederanno di correggere/riformulare la risposta ed eventualmente vi faranno altre domande, ma tendenzialmente sempre attinenti all'argomento della domanda (ad es. se la domanda era "apoptosi per via intrinseca" il professore non andrà a chiedervi le risposte adattative). Avevo sentito dire che l'unica che interroga normalmente, cioè facendo una domanda casuale sulla sua parte, è la Miglietta; al mio appello in realtà, a tutti quelli che ho sentito interrogare, ha chiesto solo di correggere la domanda dello scritto.

Comunque in generale l'orale è piuttosto "easy" per tutti, nessuno è stato bocciato al mio appello; nel peggiore dei casi il voto dello scritto è stato alzato solo di 1 punto dopo un orale abbastanza lungo.

Tempo di studio: 2 mesi

Domande d'esame: allo scritto le domande erano:

  • Anemia sideropenica
  • Meccanismi di reclutamento dei leucociti nella sede della lesione
  • Apoptosi per impegno della via estrinseca
  • Principali tumori occupazionali
  • Infiltrazione tumorale

Opinioni finali: è un esame lungo da preparare, mnemonico, con un milione di molecole dai nomi improbabili da ricordare. Nonostante questo non ho trovato la materia così terribile da studiare; personalmente l'ho trovata meno traumatica di biochimica o farmacologia.

Ognuno usa la sua "strategia" per studiare patologia: c'è chi si studia normalmente le sbobine e chi, dopo una lettura alle sbobine, studia solo le domande. Io dopo aver sistemato le varie parti come detto prima, ho preso la dispensa con le domande dalle pazze e mi son messa a scrivermi io le risposte, rileggendomi il materiale (ne ho anche aggiunta qualcuna mancante, tipo "angiogenesi tumorale", che fra l'altro è uscita all'appello precedente al mio); una volta finito ho studiato fino alla nausea solo quelle. L'ho studiata in questo modo perchè allo scritto si hanno circa 12 minuti per rispondere ad ogni singola domanda, che è veramente poco, quindi sapere già come rispondere ti permette di non perdere tempo a pensare cosa e come scrivere e di non dimenticarsi qualche punto fondamentale.

 

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Esame di PATOLOGIA GENERALE CAN. A/B - Recensione di GammaBeta

Anno in cui si è sostenuto l’esame: Giugno 2015

Professori: Parola, Miglietta, Barrera (professori in comune fra i due canali)

Organizzazione esame: scritto (5 domande in un’ora) + orale

Utilità delle lezioni per l’esame: io personalmente tendo a seguire più lezioni possibile senza però impazzire. Non c’è utilità particolare nel seguire queste lezioni perché, come vedrete, l’esame sarà un lungo elenco di nozioni e molecole, ma sentire il tutto già una volta può facilitarvi un po’ nello studio successivo. Inoltre i professori sono molto bravi e le lezioni da un’ora sola quindi, tutto sommato, fermarsi non è poi così drammatico.

Materiale di studio: SBOBINE e basta. Dell’anno in corso o dell’anno prima non importa. Se, come è successo a noi, la Miglietta dovesse occuparsi anche della parte di malattie del sangue, aneurismi ed aterosclerosi allora conviene dare un’occhiata anche al Robbins (anche se alla fine io queste parti le ho studiate sul libro) ma non state a comprarlo per questo esame, al massimo consultatelo in biblioteca o prendetelo in prestito da qualcuno. Molto utile è il plico di domande che si trova dalle pazze. Preparare le risposte da dare in caso vi uscissero allo scritto (il plico contiene praticamente tutte quelle che potrebbero uscire) è fondamentale per rispondere in maniera completa senza perdere tempo a pensare. Come vedrete, infatti, il tempo allo scritto sarà davvero rosicatissimo. Alcuni miei compagni hanno preparato l’esame rispondendo solo alle domande: questo può essere utile per dimezzare il tempo di studio ma può essere rischioso perché, a meno che non si faccia lo scritto tutto, e dico TUTTO, giusto, l’orale lo fanno e, in ogni caso, la Miglietta interroga normalmente. Ricapitolando: Sbobine, Robbins e plico delle domande.

Tempo di studio: io l’ho preparato come primo esame e l’ho studiato di volta in volta ma secondo me due mesi bastano.

Domande d’esame: risposta adattiva all’ipossia, Ruolo dei vasi nell’infiammazione, regolazione epigenetica nel tumore (mettete anche i miRNA, al mio appello molti hanno avuto tre punti in meno di scritto per averli dimenticati), meccanismi di invasione del tumore, patogenesi Beta-Talassemia. NB: non ricordo la formulazione esatta, ma il succo delle domande era questo, comunque erano tutte presenti nel plico.

Opinione: è un esame difficile ma non disperate! A me la materia è piaciuta molto, altri, molti, quasi tutti l’hanno trovata orrenda. In ogni caso i professori spiegano bene, quindi non dovrete sclerare a cercare di capire come e dove studiare e l’orale è facile (mettono a proprio agio, sono un po’ pignoli ma gentili e, se si è fatto lo scritto tutto giusto, non fanno domande). Lo scritto è più spinoso invece: le domande sono mirate ma richiedono risposte ampie, tempo e spazio spesso non bastano. Se però avete già uno schema di risposta chiaro vedrete che non sarà così impossibile completare il tutto nell’ora assegnata. Non aspettatevi votoni (in media allo scritto oscillano attorno al 25/26, qualche 27/28 e qualche raro 30) ma vi sconsiglio di rifiutare perché con l’orale potrete salire anche di 4/5 voti (accade spessissimo, quasi sempre direi). Altro problema è che sono un po’ lenti a correggere. Al mio appello gli scritti li hanno consegnati 10 giorni dopo ma, se reggete bene ansia e stress e avete almeno una vaga idea di come vi sia andato il compito, passano  in fretta. I voti, inoltre, riflettono bene la preparazione, senza soprese spiacevoli.

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Esame: PATOLOGIA GENERALE Recensione di E. P.

Professori: Maurizio Parola, Giuseppina Barrera e Antonella Miglietta

Anno esame: giugno 2015

Materiale di studio: sbobine. Il libro non serve ed è decisamente eccessivo. Le sbobine sono, però, essenziali e sono l’unico materiale di studio su cui fare affidamento. Potete e dovete affiancarci sempre le slides (alle volte si perdono a lezione qualche dettaglio presente in slide, ma che può tornare utile) tenendo ben a mente che i professori, principalmente Parola, vi toglieranno le immagini per problemi di copyright cosa che rende un po’ più complicato la comprensione delle slides. Ad ogni modo, fate delle ottime sbobine e basatevi esclusivamente su quelle confrontando di aver scritto cose giuste (soprattutto le molecole) e sensate con le slides.

Attenti che il materiale deve essere sempre aggiornato. Parola e Barrera bene o male fanno sempre le stesse cose, la Miglietta non fa più, però, solo le malattie genetiche e i disordini nutrizionali, ma anche tutta la parte sul sangue che prima veniva fatta dalla Aragno: non ci sono grandi differenze, senza dubbio, ma potreste riscontarne alcune. Per fortuna, però, la professoressa ci è venuta incontro pubblicando delle dispense (molto schematiche) su cui studiare tutta la sua parte e che vanno più che bene.

Tempo di studio: 1 mese-1 mese e mezzo circa.

Domande d’esame: l’esame si compone di uno scritto e di un orale.

Scritto: lo scritto si caratterizza per 5 domande aperte in uno spazio limitato. Vi verrà dato un foglio A4 (quello normale su cui si stampa) suddiviso in 5 parti uguali e dovrete compattare tutto quanto riuscite a dire in quegli spazi. Tendenzialmente sono 2 domande di Parola (una sempre sull’infiammazione), 2 della Barrera e 1 della Miglietta: non è una regola, ma difficilmente si discostano da questo schema. Lo scritto è lo scoglio principale perché è veramente difficile pensare di far stare in così poco spazio tutta la quantità di informazioni che vi sono state date a lezione e soprattutto farlo in 60 minuti non è affatto facile. Parola è decisamente puntiglioso e vuole tutti i nomi delle molecole che cita a lezione (a me ha dato, per esempio, un 4/5 di una domanda per aver dimenticato una molecola di adesione e aver espresso male quel concetto proprio per quella dimenticanza); la Barrera è decisamente più buona e dà punteggi piuttosto alti, purché facciate tanti esempi perché è proprio quello che vuole veder scritto; la Miglietta ha fama di professoressa che pretende molto, ma con noi è stata estremamente corretta oltre che alta nei punteggi.

Le domande dello scritto al mio appello sono state:

Risposta adattativa all’ipossia
Migrazione leucocitaria
Meccanismi epigenetici
Infiltrazione tumorale
Beta-talassemia

Orale: si passa da tutti e 3 i professori. Lo scritto è tanto difficile, quanto facile è l’orale. I voti si alzano di almeno 3 punti, ma anche di 4 o 5 punti quindi sostenete l’orale prima di decidere di rifiutare il voto.

Parola tendenzialmente fa correggere lo scritto e al massimo fa qualche domanda inerente sempre l’argomento della domanda (per intenderci al nostro appello ha chiesto chemochine, fattori chemiotattici, fagocitosi…). La Barrera si comporta esattamente come Parola: tendenzialmente si corregge lo scritto, ma ci si può leggermente scostare dalla domanda per chiedere argomenti molto vicini (per esempio telomerasi, oncogeni, vie di metastasi: tutte inerenti alle domande del nostro appello). La Miglietta, invece, non ha chiesto a nessuno di correggere la domanda ma ha fatto domande o sul sangue o ha chiesto di parlare di un argomento a scelta.

Vedrete che all’orale vi saranno messe delle frecce in su in base a come siete andati e alla fine degli orali (fine mattinata o fine pomeriggio: sì dovrete aspettare) vi verranno comunicati i risultati con punteggi aumentati in base al numero delle frecce. I voti si alzano di molto, quindi, state tranquilli.

Opinioni finali: l’esame è una infinita tortura. La materia è estremamente noiosa e i 2/3 degli argomenti si sono già affrontati in altre materie, magari non allo stesso modo, ma le cose sono sempre quelle: malattie genetiche, malattie del sangue e oncologia sono tutti argomenti su cui si è già visto molto nei vecchi corsi. Anche gli argomenti nuovi, però, li ho trovati personalmente molto noiosi. La materia rende anche abbastanza difficili da seguire le lezioni e non fosse per le firme di frequenza credo ci sarebbero poche persone a lezione.

L’esame è davvero faticoso perché vi sono una quantità di molecole senza senso da imparare e come tutti questi esami in cui si impara l’elenco del telefono a memoria il giorno dopo vi sarete scordati gran parte di quanto avete imparato, eccetto i concetti chiave che forse sono quelli davvero utili.

Il problema principale sta nello scritto: bisogna abituarsi a concentrare le informazioni in poco spazio e in poco tempo, ma soprattutto a centrare immediatamente il fulcro della domanda senza divagare. Dal momento che vedrete che le sbobine sono infinite, vi consiglio di studiarle, senza dubbio, ma di concentrarvi soprattutto sulle domande: raccimolatele in giro perché sono sempre quelle (probabilmente a settembre caricherò su examreview una raccolta di domande o la allegherò alle sbobine del 2015) e fatele cercando di rispettare quanto vi ho detto prima a seconda del professore e cercando di capire che più di 15 righe non ci stanno anche se scrivete piccolo. Quando mancano 10-15 giorni all’esame, studiate solo più quelle domande perché intanto sono sempre quelle e sarebbe folle continuare a rifarsi il plico infinito di sbobine. E per l’orale andate tranquilli ripassando soprattutto gli argomenti delle domande e qualche cosa in più, invece, per la Miglietta. Vi interrogheranno tutti e 3, ma si finisce abbastanza in fretta soprattutto se di Parola avete fatto 6/6 nel qual caso vi stringerà la mano e vi manderà a posto per passare dagli altri.

Fatelo assolutamente al primo appello e toglietevelo in fretta, per potervi poi concentrare sugli altri esami del semestre che sono decisamente più stimolanti e togliervi questa tortura di 11 crediti. L’unica cosa che dovete considerare è che al nostro primo appello eravamo così tanti che l’esame è iniziato il 17 giugno ed è finito il 30. Sappiate che se il numero di iscritti è molto alto ci metteranno molto più tempo a correggere gli scritti e che quindi prima di finire l’esame ci possono volere quasi 15 giorni.

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Esame: PATOLOGIA GENERALE - Recensione di Marco Pappaccogli

Professori del corso: Oliviero Danni, Giuseppina Barrera, Maurizio Parola, Manuela Aragno

Data in cui si è sostenuto l’esame: 25 giugno 2012

Materiale di studio: sbobine. Le sbobine sono essenziali: senza, non si può passare l’esame. Io ho visto sul Robbins i capitoli sulle risposte adattative e i danni cellulari, infiammazione e rigenerazione (argomenti trattati nel primo semestre da Parola) semplicemente perché il professore segue di pari passo il libro che risulta essere più ordinato e comprensibile, dato che spesso a lezione Parola si perde e fa perdere organicità e sequenzialità al discorso. Consiglio di comprare i due plichi di risposte alle domande d’esame dalle pazze: coprono solo le possibili domande sugli argomenti del secondo semestre (che per il pre-ordinamento 270 era il programma d’esame) ma danno un’idea di quello che è da scrivere nella quindicina di righe circa che è lo spazio disponibile che viene lasciato all’esame per rispondere.

Modalità d’esame: l’esame è uno scritto+orale. Lo scritto dura un’ora e consiste nel rispondere a 5 domande aperte con spazio prefissato (circa 15-20 righe). Di queste 5 domande, 4 sono su argomenti che corrispondo al programma d’esame per il pre-ordinamento 270 e 1 verte sugli argomenti (vitamine, agenti fisici, patologie ereditarie, tossicità, infiammazione e rigenerazione) che quelli prima di noi portavano come esonero e che noi portiamo tutto insieme all’esame.  Il tempo messo a disposizione per lo scritto è giusto necessario per rispondere alle domande. Le risposte devono toccare tutti i punti principali dell’argomento e bisogna fare estrema attenzione ad utilizzare termini appropriati (per es. accumuli al posto di accumulo e cose del genere) e scrivere correttamente i nomi delle molecole: ogni errore grammaticale e/o terminologico è contato come errore e vengono tolti punti. Sono molto pignoli a riguardo e ho sentito di correzioni che rasentano quasi il ridicolo. Ogni domanda ha 6 punti, per un max di 30 complessivamente. Una volta dato lo scritto, i professori si prendono due giorni per correggere i compiti  e il terzo giorno dicono i voti dello scritto. Si hanno circa 10-15 minuti per decidere se accettare o meno il voto dello scritto e accedere all’orale. Gli orali partono dalla stessa mattina della pubblicazione degli esiti dello scritto fino ad esaurimento dei candidati. Passano circa 20 persone a mattina. Noi, al primo appello, eravamo in circa 120 allo scritto, saremo rimasti una 70-80ina all’orale e in 3 mattine ci hanno passato tutti. All’orale si passa in ordine alfabetico (quindi prima can A e poi can B). L’orale è solo una correzione dello scritto: quindi occorre rivedersi bene le domande dello scritto i due giorni dopo. Si passa da tutti e 4 i professori perché ognuno corregge la propria domanda. L’orale, essendo solo una correzione, dura poco: da 1 a 5 minuti per professore. Se della domanda si è preso 6 o 5/6 non bisogna aggiungere niente, quindi ci si presenta, si saluta il professore e si aspetta di passare al successivo. Nel caso invece il punteggio alla domanda sia più basso o basso si aggiunge ciò che manca o viene chiesto di riformulare nuovamente la risposta alla domanda. Ogni professore può dare un punto in più (raramente 2) per domanda qualora si risponda correttamente e si corregga con completezza la domanda dello scritto. Ovviamente se si è già preso 6 alla domanda, il professore vi dirà che la domanda era completa già così com’era, vi metterà un ok sul foglio, vi sorriderà e vi dirà di ritornare al posto. Ne consegue quindi che il voto dello scritto potrà essere aumentato di circa 3-5 voti massimo a secondo di quanti + vengono attribuiti. I voti definitivi vengono detti tutti alla fine degli orali e poi uno per uno si procederà alla registrazione.
Se ci si ritira prima o durante la prova, non verrà contato come uno dei tre tentativi annuali. Se invece si fa correggere il compito e si rifiuta lo scritto, viene conteggiato come tentativo e quindi si è sprecata una possibilità (quindi al massimo se vi rendete conto di aver fatto un compito che rasenta il 18 o peggio, meglio non farselo correggere così non si spreca una possibilità). Tendenzialmente (secondo un “patto tra gentiluomini”) il voto all’orale non si potrebbe più rifiutare: per cui se allo scritto avete preso 20 e volete dal 27 in su perché vi vale per la specialistica, sapendo che più di 24-25 non potrete prendere, meglio non presentarsi all’orale.

Domande d’esame:
Scritto:
1. steatosi epatiche iposecretive
2. apoptosi intrinseca o mitocondriale
3. meccanismi di attivazione dei protoncogeni umani
4. meccanismi di richiamo dei leucociti nella sede di lesione (infiammazione acuta)
5. proprietà delle cellule profibrogeniche

Tempo di studio: 2 mesi e mezzo abbondanti. Da metà aprile fino all’esame.

Opinioni: La preparazione a questo esame è stata, per quanto mi riguarda, particolarmente patita. Insomma 11 CFU tutti sentiti e sudati, non perché l’esame sia di per sé difficile, ma perché è lungo, gli argomenti sono tanti, le cose da memorizzare sono troppe e vanno soprattutto sapute esattamente con gli stessi termini e le stesse definizioni con cui sono state dette a lezione (soprattutto per quanto concerne Danni e un po’ anche Parola). Lo scritto è sicuramente lo scoglio più difficile: i voti sono per la maggior parte bassi (tra il 20 e il 24) un po’ perché non c’è tempo un po’ perché le loro correzioni sono un po’ quelle che sono  e rasentano a tratti veramente il ridicolo. Personalmente non ho trovato lo scritto così difficile ma è anche vero che ho cercato di far tesoro dei consigli dei ragazzi degli anni precedenti il mio con cui avevo chiacchierato. L’essenziale è usare esattamente gli stessi termini,le stesse parole, le stesse definizioni e le stesse frasi per Danni, scrivere più che si può per Parola (tutto ciò che si ricorda dell’argomento stando attenti a non andare fuori tema, a centrare l’argomento e a ricordarsi perfettamente tutte le sue molecole e i loro nomi corretti), centrare bene il tema sia per l’Aragno sia per la Barrera (niente divagazioni inutili; solo definizioni ed esempi). Per il resto l’orale, soprattutto se si prende un voto alto allo scritto, è una cavolata.
In generale comunque l’esame non è dei più semplici, sia perché lungo, per i metodi di correzione e per la conoscenza particolareggiata che viene richiesta. Prendetevi del tempo e studiatelo bene perché serve per molte specialistiche e poi non è neanche così male alla fine da studiare.

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Esame di Patologia Generale - Recensione di: Meme

Professori: Danni, Parola, Aragno, Barrera

Materiale di studio: appunti e Robbins. Per l’esame teoricamente sono sufficienti le cose dette a lezione: il problema principale è che bisogna sapere TUTTO, spesso anche il nome di una inutile molecola citata per caso in mezzo a pagine e pagine di nomi… per questo o gli appunti (o le sbobine) sono perfetti e c’è davvero tutto oppure potrebbe essere molto complicato, anche perché i professori non lasciano le maledette slides e quindi è abbastanza facile perdersi dei pezzi per strada nelle spiegazioni. Il Robbins diventa allora utilissimo. Parola segue il libro parola per parola (ah ah), e le sue lezioni sono quasi interamente un riassunto a volte un po’ confusionario del testo, quindi integrare gli appunti con il Robbins diventa fondamentale per averli completi e corretti (perché poi all’esame vorrà sapere tutti i nomi di tutte le molecole, quindi rassegnatevi a impararli); questo vale soprattutto per quelle parti che sono elenchi telefonici di sigle che non sempre a lezione si riescono a scrivere (linfomi, leucemie e compagnia bella). La Aragno fa lezioni che si discostano spesso dal libro, però molte volte le sue spiegazioni non sono così lineari e alcuni argomenti (tipo l’aterosclerosi) sono spiegati molto più chiaramente sul libro, che facilita enormemente la comprensione dell’argomento; infine, la Barrera fa lezioni molto chiare, potete un po’ integrare con il Robbins per chiarirvi i dubbi ma non è così importante. Per quanto riguarda Danni: da fine settembre non ci sarà più né a lezione né (pare) agli esami, perciò la sua parte verrà svolta da qualcun altro, non si sa ancora come… se però doveste ancora fare l’esame con lui: come ormai sanno persino le pietre, dovete dirgli ciò che ha detto a lezione con le stesse identiche parole, fantasia zero, il libro non apritelo (forse solo un po’ sui tumori, ma non di certo sulla prima parte) perché vi confonde solo le idee. Per concludere, un consiglio: non fate affidamento sul materiale degli anni passati… su Exam Review troverete degli appunti di Enrico B. che sarebbero perfetti, non fosse che da allora il programma è cambiato (niente più endocrino, ma leucemie e linfomi e altri argomenti al suo posto) e sicuramente quando se ne andrà definitivamente Danni cambierà di nuovo! E ovviamente ridete in faccia alle Pazze se cercano di vendervi il materiale vecchio, non sprecate un centesimo

Tempo di studio: due mesi. Una croce infinita.

Anno in cui si è sostenuto l'esame: giugno 2013

Domande d'esame: l'esame (a meno che dopo la partenza di Danni non lo cambino) è così strutturato. Prima si fa uno scritto di cinque domande aperte, con un’ora di tempo: per ogni domanda avrete circa un terzo di foglio A4 a disposizione (non ci sono le righe). Il consiglio è: scrivete TUTTO quel che potete, e scrivete piccolo!!! Lo scritto è una mazzata, all’ultimo appello metà dei candidati sono stati bocciati e metà dei promossi ha preso 18. I problemi sono tre; il primo è che molto spesso la domanda è ampia ed è difficile capire che cosa vogliano sentirsi dire esattamente; il secondo è che il tempo necessario a rispondere è davvero poco; il terzo è che le correzioni sono severissime. Ora, circolano varie leggende sul fatto che vi tolgano punti per gli errori di ortografia eccetera: sono in buona parte palle, però è sicuro che i voti sono di solito MOLTO bassi. Il motivo è che è richiesto di sapere moltissime cose esattamente con le stesse parole usate a lezione (da cui il discorso di prima sugli appunti), e spesso al professore non piace la vostra risposta per motivi imperscrutabili, oppure ritiene che abbiate dimenticato qualcosa di fondamentale. Per come è fatto l’esame (sei punti a domanda), bastano poche cavolate (ma anche solo dimenticare una cosa su venti da scrivere) per farsi togliere un punto o due, e ovviamente prendere 4-5 punti a domanda (che vuol dire averla fatta abbastanza bene in teoria) porta rapidamente a un voto vicino al 20. Danni a volte dà zero punti o un punto alla sua domanda per motivazioni incomprensibili, e degli altri può capitare che tolgano punti Parola perché non si è stati abbastanza precisi o la Aragno perché non si è coperto perfettamente l’argomento (la Barrera in genere è più brava). Per tutti questi motivi, lo scritto è molto spesso un’apocalisse, e preparatevi al peggio (anche se senza Danni sarà sicuramente più facile). L’orale, pochi giorni dopo, è una correzione dello scritto: vi chiedono di precisare meglio le cose sbagliate o spiegate in modo poco preciso, talvolta vi fanno domande correlate all’argomento (Parola in alcuni casi può andare a spaccare il capello in quattro) e possono aumentare il punteggio della domanda di 1 o 2 punti. In genere sono molto bravi: lo scritto è tanto difficile quanto è semplice l’orale, che fa lievitare il voto anche di 5-6 punti se siete bravi e dimostrate di padroneggiare bene l’argomento… per cui un 22 di scritto vi può portare, se vi impegnate, anche a un 28 nella migliore ipotesi. Domande dell’appello: caratteristiche chimico-fisiche delle proteine amiloidogene; meccanismi di reclutamento dei leucociti nella sede di lesione; danno cellulare da ischemia; anemia sideropenica; meccanismi epigenetici coinvolti nella trasformazione tumorale. In giro su MediTo trovate domande degli appelli passati (molto utili per esercitarsi prima dell’esame, per capire come impostare le domande, vedere quanto tempo ci si mette e magari sperare nella botta di culo, abbastanza frequente, che vi mettano una domanda già fatta negli anni passati).

Opinioni: l'esame è davvero pesantissimo. È un esame lungo, spesso noiosissimo (a volte ci sono cose interessanti, ma in molti casi si riduce a un elenco di nomi, sigle e meccanismi astrusi), dove viene premiato il puro nozionismo. Se avete la fortuna di non beccarvi Danni è sicuramente più semplice (visto che la sua parte consisteva nell’impararsi a memoria le sue definizioni sperando che allo scritto non vi togliesse 4-5 punti a caso dalla domanda), ma anche gli altri (specialmente Parola) non scherzano in quanto a severità. Lo scritto è lo scoglio principale (l’orale è davvero una passeggiata), e non c’è da stupirsi se la metà dei candidati viene bocciata o è costretta a rifiutare un 18: armatevi di pazienza, sappiate che ci vorrà tanto tempo per imparare bene tutto quanto e saperlo a macchinetta, e andate allo scritto se siete sicuri di saperla bene, visto che contano i tentativi e potete farlo solo tre volte in un anno (ed è facile non passarlo). Lo scritto è lungo, difficile, e c’è poco tempo: non avete la possibilità di ragionare, dovete sfornare alla velocità della luce delle risposte lunghe, approfondite e corrette fino all’ultima virgola (e talvolta non basta). La preparazione di questo esame è spesso particolarmente patita, e il mio consiglio è di studiare via a via dandolo come primo esame, sia perché lasciare accumulare la roba di un anno e iniziare da zero è tremendo, sia perché c’è una certa probabilità di non passarlo al primo colpo. Il grosso vantaggio è che c’è molto poco da capire, è quasi tutta roba da sapere a memoria: basta avere la pazienza di studiarsela tutta per quanto interminabile il programma possa essere. In bocca al lupo!

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Esame di Patologia Generale (ordinamento 270) - Recensione di: Barzagli The Wall

Professori: Danni, Parola, Barrera, Aragno.

Anno in cui si è sostenuto l'esame: giugno 2013

Materiale di studio: come già detto nelle precedenti recensioni le sbobine sono fondamentali. Spinto dalle migliori intenzioni prima di cominciare a studiare ho comprato il Robbins ma alla fine avrei potuto lasciarlo chiuso nel cellophane, non l'ho praticamente mai aperto se non per leggere rapidamente gli argomenti trattati in modo confusionario nelle sbobine ma alla fine ho studiato solo quelle. Ho trovato molto utile la dispensa di Enrico B. presente nell'area download di Exam Review in quanto si possono trovare tutti gli argomenti trattati a lezione ma trascritti con ordine e spesso con qualche informazione aggiuntiva. L'unico problema è che gli ultimi argomenti di fisiopatologia endocrina non fanno più parte del programma d'esame e sono stati rimpiazzati dai linfomi & co. Per il resto io consiglio fortemente di usare questa dispensa sopratutto nelle prime fasi dello studio quando è necessario capire cosa imparare a memoria prima dell'esame.

Fondamentale fin da subito è iniziare a visionare le domande fatte negli scritti degli appelli precedenti che potete trovare nel forum di MediTo a questo link:

http://meditotorino.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=79&t=5466&sid=de80cc7b2f203f9499ec051ed5f28ec8

Attenzione al fatto che sono raccolti tutti i compiti dal 2007 ma nel tempo alcune cose sono cambiate! In primo luogo su 5 domande non ce ne saranno più 2 di Danni e 3 dei restanti professori né troverete più le domande di fisiopatologia endocrina. Adesso è Parola ad avere 2 domande su 5 ed una di queste è sempre inerente all'infiammazione. Nell'ultimo appello di giugno 2013 per la prima volta non era presente Danni e la sua domanda è stata sostituita da una della Aragno.
Inoltre per potersi esercitare sin da subito a rispondere in maniera sintetica e precisa vi consiglio i due pdf scarcabili da qui http://www.triptofun.it/patologia.htm 

Il materiale sopracitato l'ho usato per creare una raccolta di fogli con tutte le domande chieste seguite da risposte di 15-20 righe max. La ritengo la migliore strategia per affrontare l'esame in quanto le domande si ripetono molto spesso e inoltre ciò permette di esercitarsi fin da subito in quella che è la vera difficoltà di questo esame: lo scritto! Inoltre professori come Parola e Danni (sopratutto il secondo) vogliono esattamente ciò che hanno chiesto a lezione per questo motivo è inutile perdere tempo a studiare pagine e pagine del Robbins. A mano a mano che procederete nella lettura del programma fermatevi a vedere se su quell'argomento in passato è stata fatta una domanda, se sì trascrivete un riassunto il più dettagliato possibile (inserendoci nel caso delle domande di Parola il maggior numero di molecole che riuscite). Questo richiederà molto tempo ma alla fine potrete avere materiale perfetto da imparare a memoria in vista dello scritto.

Tempo di studio: almeno due mesi specie per chi (come il sottoscritto) non è un assiduo frequentatore delle lezioni!

Domande d'esame: il 99,9% della difficoltà di questo esame è nello scritto! Dopo un interminabile appello ad ogni candidato viene richiesto un documento di identità e viene consegnato un foglio A4 già diviso in 5 spazi. Quando tutti hanno preso posto il professore detta le domande. Da questo momento si hanno 60 minuti di tempo per rispondere alle 5 domande. E' chiaro che avendo poco più di 10 minuti a domanda non si può perdere tempo a pensare ma si deve iniziare a scrivere il più velocemente e con la calligrafia più piccola possibile! Ecco perché è fondamentale prepararsi nei mesi prima a saper rispondere nel tempo concesso. Il mio consiglio è proprio quello di fare delle simulazioni casalinghe cronometro alla mano per permettervi di arrivare all'esame con un braccio super muscoloso ed allenato! Ad ogni domanda sono dati 6 punti e per essere ammessi all'orale si deve totalizzare complessivamente 18. Questo siginifica che teoricamente potreste lasciare in bianco due domande per rispondere perfettamente alle altre 3 ma non penso esista nessun uomo o donna sulla faccia della terra che sia riuscito in questa impresa. Purtroppo la correzione delle domande è molto severa ed è difficile totalizzare 5 o 6 punti. Per le domande di Parola scrivete il maggior numero di molecole possibili, Danni come già detto vuole il discorso esattamente come l'ha scolpito nel suo cervello (davvero molto utili  per la parte sui tumori sono i due pdf dal sito Triptofun che vi ho linkato sopra), la Aragno vorrebbe risposte il più possibile schematiche ma alla fine fa domande molto ampie di cui a volte è difficile comprendere quale sia il punto che le interessa mentre la Barrera fa domande più imprevedibili ma è la più alta di voti. Come già detto nelle altre recensioni lo scritto miete molte vittime e chi si salva spesso è compreso in un range di voti che va dal 18 al 22. I professori ne sono consapevoli ed infatti all'orale chiedono semplicemente di correggere gli errori fatti allo scritto e alzano ciascuna domanda di 1-2 punti. Quindi alla fine della fiera chi riesce a superare lo scritto torna a casa con voti molto più alti.
Al mio appello le domande erano queste:
Via dell'apoptosi estrinseca
Prr di membrana
Fisiopatologia dell'ittero
Beta-talassemia
Alterazioni gentiche ed epigenetiche responsabili della progressione tumorale.

Opinioni: è un esame davvero lungo e noioso da preparare in quanto si devono memorizzare tantissime informazioni e non avendo un libro ben fatto su cui studiare si fa ancora più fatica! Detto questo, con un po' di astuzia, si può rendere meno traumatico lo studio ed ottenere un voto molto alto! Il mio consiglio spassionato è di non approcciarsi a questo esame con la stessa modalità con cui se ne sono preparati altri molto corposi (come anatomia e fisiologia) in cui l'esposizione orale era fondamentale. Sarebbe folle prendere in mano il programma ed iniziare a ripetere “a pappagallo” tutti gli argomenti tentando di ricordarsi tutto a memoria. Questo esame si prepara con la penna in mano e non dando aria alla lingua. Come ho già detto è bene guardare fin da subito quali sono state le domande fatte negli appelli passati perché, pur essendo molte, alla fine si ripetono con altissima frequenza. Una volta data una lettura a tutto il programma si può con grande pazienza raccogliere e rispondere a tutte le domande aggiungendo qualche riassunto di argomenti importanti anche se mai chiesti. Una volta fatto questo si procede con lo studiare a memoria le risposte scritte di nostro pugno e magari facendo negli ultimi giorni delle simulazioni per imparare a stare nei tempi ristretti concessi allo scritto.

Questo sistema non accorcia di certo il tempo di studio ma permette di “eliminare” grandi parti del programma che non sono state mai chieste in passato. Prendendo come esempio le domande di Parola sarebbe folle presentarsi allo scritto sapendo alla perfezione argomenti molto lunghi come la trombosi o le diatesi emorragiche (nozioni forse più utili per fare il medico ma MAI chieste allo scritto dal 2007 ad oggi) ed essendo zoppicanti su altri come l'apoptosi, i danni da ischemia o l'ipertrofia compensatoria. Questo discorso è validissimo anche per Danni che alla fine fa SEMPRE le stesse domande, per la Aragno che ha come cavalli di battaglia aterosclerosi e cirrosi epatica ma un po' meno valido per la Barrera che spesso si lancia in domande inedite ma è più ragionevole nelle correzioni.
Facendo così si riduce il carico di lavoro e con un pizzico di fortuna si può fare uno scritto decente, superare in scioltezza il facilissimo orale ed ottenere il massimo dei voti!

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