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Recensione di MEDICINA INTERNA - Canale A - (Senza gli esoneri) di Sara De Venere.
Recensione di MEDICINA INTERNA - Canale A - (Senza gli esoneri) di Sara De Venere.
Esame sostenuto a giugno 2015.
Professori del corso: io l'ho sostenuto con i prof. Cavallo Perin-Durazzo,ma il compito è lo stesso della commissione Frairia-Gruden. L'esame per chi ha seguito con i prof.Veglio o Porta è invece diverso.
Premessa: questa recensione è pensata in modo particolare per chi,come è stato per me, si trova a dover dare Medicina Interna senza aver dato tutte le cliniche , per non perdere gli esoneri in scadenza a febbraio del prossimo anno. Nella fattispecie io ho sostenuto l'esame avendo dato cardio-pneumo, ap di endo-nefro-uro e avendo studiato gastro-infettive e non sapendo niente quindi della clinica di enu, di emato e neuro. Ovviamente questa mia situazione ha influito molto sulla preparazione dell'esame e sui tempi, quindi tenetene conto mentre leggete la recensione. Chi invece è messo più o meno come me placherà un po' l'ansia, perchè vi dico subito che l'esame può andare bene anche senza le fantomatiche cliniche.
Materiale di studio: essenzialmente si tratta di un libro + sbobine dell'anno in corso del vostro professore e di quello con cui è "accoppiato" all'esame (quindi Cavallo Perin-Frairia e Veglio-Porta) + casi di Copyservice. Analizziamo nel dettaglio:
Libro: seguendo il consiglio di (San) Marco Agnello, ho acquistato il mini Harrison, con il quale mi sono trovata molto bene e che penso verrà con me anche all'altare come reggifedi.
Questo volume è un tometto, più lungo rispetto ad esempio all'Oxford, ma per me è stato perfetto, dato che non avendo dato le cliniche necessitavo di un po' di spiegazione in più.In aggiunta ha una fantastica parte in cui viene spiegato l'approccio a molti sintomi comuni (ittero, ascite, anemia, dolore toracico..), utilissima se dovete dare l'esame con Cavallo Perin-Frairia. Infatti i compiti delle due commissioni sono un po' diversi: i casi di Veglio-Porta assomigliano di più a quelli del plico di Copyservice, quelli di Cavallo Perin- Frairia possono richiedere una diagnosi oppure un approccio (es. paziente con anasarca: cause più probabili, iter diagnostico,..) o ancora un cambio di terapia (es.paziente diabetico in trattamento con metformina con insufficienza renale).Quindi molto utile avere in mente cosa fare davanti ai sintomi più comuni.
Sbobine: quest'anno il corso è stato fatto da Cavallo Perin per un canale e da Frairia per l'altro. Io ho preso solo le sbobine di Cavallo Perin, poichè credevo avesse fatto il corso in entrambi i canali e mi sono fatta rifilare anche quelle di Veglio..inutili, come detto prima prendete quelle dei vostri prof più quelle di quelli "accoppiati".
Plico dei casi: sono circa 290 casi, la gran parte dei quali risolti. Come detto prima, questi casi sono più simili allo stile di Veglio, ma sono comunque utili come esercizio, ripasso o per scoprire lacune che non immaginavamo...vi aiutano anche a capire cosa vogliono i professori. Vi faccio un esempio per farvi capire:quando abbiamo studiato il Crohn a gastro ci hanno insegnato che possiamo fare tutta una sfilza di indagini, ma in questo esame tendenzialmente i prof vogliono leggere semplicemente "pancolonscopia con ileoscopia retrograda".
Come organizzare il lavoro?Nella mia situazione studiare prima i capitoli del mini Harrison consigliati nelle recensioni, poi quelli inerenti tutti gli argomenti a me sconosciuti più le sbobine e i casi..bè, non avrei mai finito.Ho optato quindi per questa linea: ho letto e studiato le sbobine, approfondendo sul libro gli argomenti che nei casi non erano sufficientemente spiegati e ho usato lo stesso approccio per i casi clinici.Contemporaneamente ho guardato sul mini Harrison i capitoli sui quali mi sentivo più impreparata. Con il senno di poi vi direi che se dovete dare l'esame con Cavallo Perin o Frairia potreste anche solo fare le sbobine dei corsi, approfondire gli argomenti sul libro e lasciare perdere i casi del plico. Da sapere benissimo diabete e sindrome metabolica, ci sono praticamente sempre nei loro esami.
Vi consiglio anche di farvi uno schema con i valori più comuni (ematochimici, sodio, potassio,..) da imparare a memoria.
Tempo di studio: se come me , vi mancano delle cliniche e avete buchi enormi, per fare tutto ci vogliono un paio di mesi (se fate anche i 290 casi,se li tralasciate un mese e mezzo) Se avete dato le cliniche direi un mesetto.
Domande d'esame: premetto che la correzione del compito è stata molto sommaria e che una volta chiamati ci è stato detto solo il voto e se il compito fosse andato più o meno bene. Di conseguenza vi riporto come ho svolto io i casi, aggiungendo quel poco detto dai prof durante la correzione.
Primo caso: uomo in stato confusionale, con ascite, transaminasi alteratissime..insomma si capiva chiaramente che si trattava di un cirrotico con encefalopatia epatica (e questa era la prima domanda). Veniva poi chiesta la terapia (lattulosio + antibiotici non assorbibili, paracentesi per l'ascite con esami del liquido,vit K se ha coagulopatia), i fattori scatenanti (ipertensione portale, iperammoniemia e la TIPS se l'avesse fatta), infine i rischi di una terapia inappropriata (coma epatico).
Secondo caso: uomo con dolori addominali, esami a posto ed una fracanda di esami strumentali tutti negativi. Le uniche alterazioni erano il sodio basso con il potassio alto..era un morbo di Addison (chiedeva gli esami da fare) . Moltissimi di noi non l'hanno riconosciuto.
Terzo caso: diabetico in terapia con metformina con creatinina elevata. Veniva chiesto se fosse necessario modificare la terapia (sì perchè in caso di insufficienza renale la metformina è controindicata, quindi la sostituisco con l'insulina).
Quarto caso: paziente con anasarca, chiedevano le cause più probabili e gli esami in ordine di importanza. Questo è il tipico esempio di casi di cui vi parlavo prima che trovate nei compiti di Cavallo Perin- Frairia: un sintomo, le cause, cosa faccio...del tipo apriamo il vaso di Pandora. Personalmante ho indicato come cause l'ipoalbuminemia da insufficienza epatica, renale, lo scompenso ed alcuni tumori. Come ordine di importanza ho messo prima gli esami per lo scompenso (ecg,ecocardiogramma +doppler, NT-pro-BNP,..),poi quelli per l'insufficienza renale (creatinina,azotemia, GFR,albumina, albuminuria,elettroliti,esame urine con sedimento,..), poi quelli per l'insufficienza epatica (ALT,AST,albumina,coagulazione..) e infine esami secondo i sintomi per i tumori (TC,ecografia,..).
Quinto caso: signore con riscontro di iperglicemia a digiuno, sovrappeso, HDL basse, trigliceridi alti e ipertensione. Le richieste erano la diagnosi (sindrome metabolica) e la terapia (attività fisica, dieta, restrizione di sodio, metformina+ eventualmente pramlintide se diabetico dopo ripetizione degli esami, ACE-inibitori per l'ipertensione, statina per il quadro lipidico).
Sesto caso: giovane donna che a sei mesi dal parto accusa forte astenia per piccoli sforzi. Questo è l'esempio di quanto sia importante fare le sbobine con i casi fatti a lezione. La diagnosi era cardiomiopatia peripartum (veniva accettata anche la dilatativa, dato che la peripartum è una dilatativa)..se non l'avessi vista sulle sbobine, non so se l'avrei riconosciuta così facilmente. Era chiesto l'iter diagnostico (ecg,ecocardigramma + doppler) e la terapia ( beta bloccanti, diuretici, ACE inibitori).
Settimo caso: paziente di 90 anni in PS con riscontro di fibrillazione atriale. La signora in questione ha una badante per alcune ore al giorno.Veniva chiesto di discutere sull'eventualità della cardioversione elettrica o farmacologica. Vi devo dire che per me questo caso non era proprio spiegato benissimo, perchè non capivo se la FA fosse insorta in PS o meno e la domanda mi pareva molto incentrata sulla cardioversione in sè in una paziente così anziana e non sempre assistita. Personalmente ho optato per evitarla, scegliendo una terapia con beta bloccanti per controllare la fibrillazione. La risposta migliore era invece di evitare la cardioversione elettrica perchè non sappiamo quando è insorta la FA ed evitare anche quella farmacologica perchè la paziente dovrebbe essere scoagulata con il coumadin e ciò risulterebbe troppo rischioso data l'età e la mancata assistenza continua. Mi rendo conto che così sembri una cavolata, ma il testo non era così chiaro...
Ottavo caso: paziente oncologico che ad un paio di mesi dalla chemio ha diarrea. Si chiedeva la diagnosi (enterocolite infettiva, probabilmente virale), la diagnosi differenziale (onestamente non sapevo cosa scrivere, ho optato per gli effetti collaterali da chemio, anche se sono passati due mesi) e gli esami da fare (essenzialmente la coprocoltura con il parassitologico, poi potete aggiungere emocromo,elettroliti,urine,eco addome,..)
L'esame dura due ore, quindi avete un quarto d'ora a caso. Vi basta, anzi quando non sai cosa scrivere avanza pure...nelle risposte argomentate il più possibile, anche una risposta diversa da quelle date dagli altri può essere comunque accettata se validamente sostenuta. Ovviamente più scrivete più rischiate di sbagliare, quindi ponderate attentamente..in ogni caso non preoccupatevi se rispondete in tre righe, conta quello che scrivete più di quanto scrivete.
Opinione finale: l'esame è molto bello ed interessante da preparare, anche perchè è meno pesante rispetto a quelli in cui sai che devi mettere a memoria un tot di pagine al giorno. I casi sono un po' come degli enigmi da risolvere...all'inizio siete un po' sconfortati quando non azzeccate la diagnosi, ma andando avanti migliorerete! Per le propedeuticità degli altri esami non posso aiutarvi molto, quello che posso dirvi è che per me è stato molto importante aver dato farmacologia, in modo da non dovermi appiccicare in testa terapie che sarebbero state senza senso. Primo consiglio che vi do: fidatevi del vostro istinto!Che voi siate all'ultimo esame o no, che abbiate dato le cliniche o no, sono almeno sei anni che studiate medicina e avete anche frequentato reparti, il sospetto diagnostico è più potente in voi della Forza in Luke Skywalker, quindi usatelo.Secondo consiglio: provatelo. I prof non tengono conto delle tre volte, di quante vi ritirate o siete bocciati. L'unica cosa che vi raccomando è di non consegnare se sapete già di aver fatto un disastro totale, perchè in caso di insufficienza grave vi impongono il salto d'appello. Personalmente io sono andata a provarlo al primo appello, pensando di darlo poi al secondo, avendo fatto le sbobine, approfondito sul libro gli argomenti incontrati e avendo risolto una settantina di casi e mi è andata bene, e come a me a molti altri. Riguardo al discorso esoneri i prof hanno degli elenchi con i voti, mi raccomando controllateli quando vi chiamano, il mio voto di oncologia era più basso di due punti. Il voto finale viene conteggiato partendo dal voto di Interna spostandosi un po' in alto o in basso secondo la media dei voti degli altri esoneri..ricordatelo, perchè uno può rifiutare un voto medio di interna, non rendendosi conto che, con i voti degli esoneri che ha, un 30 non gli cambierebbe niente (nel mio caso ad esempio prendere 25 o 30 di interna non mi avrebbe cambiato sostanzialmente nulla dati i voti degli esoneri). Vi sconsiglio invece di dare l'esame con un prof diverso dal vostro, ho visto nostri compagni chiedere conferma riguardo a con chi dovessero dare l'esame e i prof controllare su degli elenchi...inutile rischiare.
Quindi ragazzi miei state tranquilli, prima di cominciare a studiare vi sembrerà impossibile passare un esame che verte praticamente su tutto lo scibile della medicina, ma poi ..puff, come per magia, supererete anche questo, con molto meno sforzo degli altri.
Mi raccomando, stavolta più che studiare bisogna pensare (incredibilmente, dopo sei anni!).
Spero di esservi stata utile e..che la Forza sia con voi!