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Ostetricia e Ginecologia - Canale B

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Professori: Todros, Zola, Biglia

Anno esame: luglio 2017

Materiale di studio: sbobine recenti ed Enrico B (lo trovate sotto canale A) per integrare gli argomenti non spiegati (di solito anticoncezionali, PMA e tumori della vulva+qualche integrazione sulla placenta che è vivamente consigliata) o ciò che risulta poco chiaro. Il libro serve a poco se non per le immagini. In caso di contraddizioni (come dice la Todros) valgono le parole dette a lezione.

Tempo di studio: 20 giorni

Modalità d’esame: è un esame orale in cui si passa da due professori di modo di avere domande sia di ginecologia sia di ostetricia. Io sono passato dalla Todros che mi ha chiesto la gestione di una donna nel primo trimestre con anamnesi totalmente indifferente e dalla Biglia che mi ha chiesto vita, morte e miracoli della linfadenectomia nel tumore della mammella.

Opinioni finali: l’esame è interessante da preparare perché è un mondo totalmente diverso da quelli finora studiati, soprattutto la parte di ostetricia. La parte di ginecologia, invece, la farete molto bene anche in AP, quindi, alla fine sono cose che ritornano spesso e volentieri.

Ci sono tante voci che circolano su questo esame. Vediamo di sfatarle un po’.

Innanzitutto i voti sono tendenzialmente buoni e i professori non penalizzano in modo esagerato. La parte di ostetricia è molto tranquilla e per quanto alle volte con la Todros si faccia fatica a capire dove voglia andare a parare è abbastanza buona e ve la cavate serenamente. La Biglia tende a chiedere ciò che ha spiegato, quindi, mammella e menopausa e vi lascia parlare, quindi, non fermatevi finchè non lo farà lei. Zola spaventa molto, ma sulla fine vi presenta dei casi clinici da risolvere e non pretende cose esagerate: sembra sempre in procinto di bocciarvi, ma non ho sentito di nessuno quest’anno cacciato in malo modo o penalizzato gravemente dal professore.

Le domande spesso si ripetono, quindi, raccoglietele tutte.

Si vociferava anche di necessità di firma di frequenza sul libretto per fare l’esame: non è così.

Grande scocciatura è che avrete l’esito dell’esame alla fine di tutti gli orali, quindi, dovrete aspettare un po’ in base al vostro cognome.

Utilità delle lezioni per l'esame: 3. La Todros si è abbastanza risentita per la scarsa presenza alle lezioni, ma non ha mai preso provvedimenti.

Soporiferometro: 4
Difficoltà della materia: 3
Difficoltà dell'esame: 3

 

 

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Data Esame: Aprile 2017

Professori: Todros, Zola, Biglia. 

Organizzazione esame: Si passa da due professori. Una domanda di Ostetricia e una di Ginecologia. 

Utilità delle lezioni per l'esame: mai andato.

Materiale di studio: Ho utilizzato le sbobine del 2015-2016 che si trovano dalle Pazze. Sono integrate abbastanza con il libro e si dilungano in modo quasi eccessivo su alcuni argomenti (ad esempio sulla mammella), ma melius abundare quam deficere dicevano i latini. 
Il libro va bene per integrare quei 4-5 argomenti non spiegati nelle sbobine (come allattamento, gravidanze extrauterine...) o per capire argomenti poco chiari, come lo sviluppo e le funzioni della placenta. Insomma dateci un'occhiata velocissima. 

Tempo di studio:  3 settimane secche - 1 mese tranquillo

Domande d'esame: 
- Biglia: Tumore Maligno dell'ovaio
- Zola: Gravidanze Extrauterine

Opinione:  La materia è molto bella. Ostetricia è "Praticaccia" come direbbe il vecchio Monty. Il bambino si incastra? Spingi, tira, gira la mamma, alza le gambe... in qualche modo esce. Gineco è incentrata molto sull'oncologia, nella quale ricadono l'80% delle domande.

La Biglia è una professoressa molto gentile, che mette a proprio agio e interviene frequentemente per capire se si è compreso l'argomento. Se avete studiato se ne accorge, state tranquilli. 

ZOLA: Fa il banfone, "abbaia" molto forte ma alla fine non è detto che morda. Non dovete lasciarvi intimorire. Se cedete perchè non avete spina dorsale, vi frega.
Lui inizia quasi sempre da un caso clinico: "Vi arriva una donna che da qualche tempo si sente una specie di peso nell'addome e non ha più un ciclo regolare". Voi cercate subito di inquadrare bene la paziente chiedendogli ulteriori informazioni che vi possono essere utili, costituendo l'anamnesi: Età, vita sessuale, uso di anticoncezionali, gravidanze ecc ecc. Poi inquadrate bene i segni e sintomi. Poi dite che indagini diagnostiche fareste (che generalmente è un Eco Transvaginale) e poi formulate una diagnosi. 
Se per caso dite qualche cavolata lui inizierà a fare dei discorsi tipo: "Ma lei davvero pensa che io la possa far continuare in questo esame se ha dei dubbi di questo tipo? E' sicuro di non dover studiare un po' di anatomia, anzichè ginecologia? Vuole davvero continuare? Ha capito di cosa stiamo parlando?", voi non intimoritevi e andate avanti. Alla fine anche lui è bravo. 

I voti sono generalmente buoni. Rispetto ad altre materie è importante avere chiara la parte clinica (era ora!). Quindi quando studiate, non leggete solo i sintomi, ma cercate di capire bene il perchè di quel sintomo, che faccia potrebbe avere la paziente, quale può essere la sua età ecc ecc.

Buono Studio!

 

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Anno in cui si è sostenuto l'esame: Gennaio 2017

Professori: Todros (ostetricia), Zola, Menato, Biglia (ginecologia). All'esame interroga anche un assistente della Todros, tale Rolfo.

Organizzazione esame: l'esame è orale. Si passa da due professori: uno fa una domanda di ostetricia e l'altro di ginecologia.

Utilità delle lezioni per l'esame:  io le ho trovate utili, un po' pittoresche quelle di Zola ma comunque utili. Non prendono le firme e contrassegnano il libretto delle frequenze al termine dell'ultima lezione.

Materiale di studio: esistono diverse opzioni.

- Libro (Benedetto - Sismondi): sconsigliato. Le lezioni hanno un taglio diverso e i professori, in genere, chiedono quello che hanno spiegato;

- Sbobine: consigliate! Come vedrete la Todros e la Biglia hanno un'impostazione molto EBM, Zola ha la sua e Menato spiega davvero benissimo. Mettendo insieme quelle del vostro anno con le nostre (2016-2017) ed eventualmente quelle del 2015-2016 riuscirete a coprire tutto. Sulle sbobine vecchie cercate solo le cose su cui potrebbero aver tagliato.

- Enrico B: sostanzialmente è un sunto di libro e sbobine; serve per colmare qualche lacuna lasciata qua e là dai prof.

Io ho fatto così: ho studiato sulle sbobine e ho letto l'enrico B per aggiungere quello che mancava e per avere una visione più schematica di alcuni argomenti, soprattutto di Ostetricia (ogni tanto la Todros si perde un po'). Sconsiglio di fare solo l'Enrico B perchè i prof spesso citano informazioni a cui tengono molto e che non si trovano se non sulle sbobine. Consiglio il file nell'area download che descrive la formazione e l'istologia della placenta e la circolazione fetale (è un riassunto del capitolo del libro).

NB! Qualora Zola dovesse saltare delle parti, prima di buttarvi sul libro o sull'Enrico B, cercatele su vecchie sbobine (quelle 2015-2016 hanno tutto quello che serve per la parte sui tumori).

Tempo di studio:  direi un mese senza strafare.

Domande d'esame:  malattia del trofoblasto (informazione utile: si dosa la Beta-hCG e non la Alfa perchè quest'ultima ha una struttura simile alla tireotropina) e prolassi. In generale: iugr, test di screening, diabete gestazionale, k vari, preeclampsia, istologia della placenta etcetc; chiedono tutto quello che hanno citato a lezione. Zola tende a fare "il caso clinico". In fase di studio cercate di crearvi degli schemi mentali sui vari iter diagnostici, DD, epidemiologia delle DD, quali esami fare e perchè senza uscire matti. Studiando quanto vi ho consigliato e ragionando un po' non avrete grosse difficoltà a rispondere, per qualsiasi dubbio... linee guida! Con Zola, prima di impelagarvi in risposte astruse, pensate sempre alle soluzioni più semplici. Ad esempio: fra le cause di amenorrea citategli la gravidanza, di fronte ad una metrorraggia pensate anche alla minaccia d'aborto o alla pillola a dosaggio troppo basso o ancora alla pillola solo progestinica.

Opinione:  la parte di ostetricia è davvero davvero bella, ginecologia un po' meno (io ho ribrezzo per lo studio delle malattie neoplastiche). Capisco che possa non fregarvi nulla di quali siano le mie personalissime attitudini, quindi andiamo al sodo: è un esame onesto con delle particolarità. L'assistente della Todros è abbastanza pistino ma molto tranquillo e permette di strutturare autonomamente il discorso. La Todros tende ad interrompere un po' di più chiedendovi di precisare ma non è particolarmente ostica (richiede comunque una buona preparazione). Zola è un capitolo a sè: fa delle interrogazioni brevi ma è incalzante e vuole sentirsi dire quello che ha in testa lui, senza possibili vie di fuga (non vorrei evocare vecchi fantasmi ma ricorda Gandini, solo con la bocciatura molto molto molto molto meno facile). Al mio appello era di buon umore, scherzava con il candidato, non ha urlato dietro a nessuno e ha dato voti alti. La sensazione è che sia molto fumo e poco arrosto ma non ci metterei la mano sul fuoco e, nel dubbio, eviterei di farlo arrabbiare. Menato e Biglia non c'erano. Ormai siete al quint'anno e non devo certo spiegarvi io come preparare gli esami, studiate come avete sempre fatto, non ansiatevi oltre misura e andrà bene. In bocca al lupo!

 

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Sostenuto a febbraio 2016

Professori del Corso: Todros, Biglia, Menato, Zola, dott.ssa Masuelli

Professori all’esame: Menato, Todros (che ha interrogato 2-3 persone), dott. Rolfo (assistente della Todros)

Materiale di studio: sbobine, ho guardato alcuni argomenti (quelli non spiegati ma in programma) sul libro Benedetto – Sismondi, attenzione però, in caso di discordanze con le lezioni prevale quanto detto a lezione.

Tempo di studio: ci ho impiegato 3 settimane

Domande d’esame: sono passata con Menato e Rolfo. Menato mi ha chiesto i tumori epiteliali maligni dell’ovaio (ho parlato dell’insorgenza in stadio avanzato, della stadiazione FIGO e della terapia), è molto tranquillo, mette a proprio agio. Rolfo chiede molto spesso la placenta, nei dettagli, come a Istologia al primo anno e l’ha chiesta anche a me; quel giorno non dava voti altissimi. So che altre domande che fa sono pre-eclampsia, iposviluppo fetale, test di screening delle malformazioni. Menato chiede endometriosi, tumori, screening malformazioni, incontinenza urinaria, … Biglia (che quella volta non c’era) chiede quasi solo tumori.

Opinione finale: La materia è interessante, l’esame è relativamente breve, anche se i professori (almeno per quanto ho potuto vedere io) spesso non si presentano, anzi Menato e l’assistente della Todros ci sono sempre, a differenza degli altri…. Non è un esame difficile in sé, ma i voti sono molto variabili, spesso sono alti, ma i 30 sono abbastanza rari… Oltretutto danno i voti tutti alla fine, quindi dopo l’interrogazione bisogna aspettare che finiscano di passare tutti per sapere il proprio voto, in compenso la registrazione è immediata sul sito. Più che difficile, è "fastidioso", appunto perché bisogna aspettare il voto, all'ultimo appello hanno posticipato l'esame e interrogato buona parte degli studenti la settimana successiva e così via... Ovviamente io capisco che hanno da seguire ambulatori/sala/reparto/convegni e quant'altro ma sono loro che decidono le date degli appelli, potrebbero decidere un giorno che sia comodo almeno per loro!

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Esame di: Ginecologia – Canale BRecensione di: Matteo Mancarella

Esame sostenuto il: febbraio 2015

Professori: Todros, Zola, Biglia, Menato

Materiale di studio: per la preparazione dell’esame secondo me si dovrebbe partire da appunti e sbobine, se necessario andando anche a ripescare dagli anni precedenti quelle su argomenti non affrontati a lezione; pur essendoci un testo di riferimento, infatti, il libro affronta in modo diverso varie parti, e la stessa Todros ripete più volte a lezione che se emergono discrepanze (come succede spesso) queste vanno segnalate durante il corso perché poi all’esame la versione del testo è considerata “sbagliata”. Di conseguenza, diventa indispensabile partire dalle lezioni, le quali peraltro hanno un taglio abbastanza sui generis: nel corso viene dato molto peso all’aspetto di EBM, con ampio spazio per esempio a come si sono evoluti i trattamenti in base ai vari trial, a come sono cambiate le linee guida e così via, e poi queste cose possono anche essere chieste; di conseguenza sia la presentazione degli argomenti, sia i contenuti, possono differire un po’ tra lezioni e libro, che ha ovviamente un’impostazione più didattica e “classica”. Il testo che ho usato è il “Benedetto – Sismondi” della Minerva, scritto anche dai nostri prof, che secondo me è necessario, pur non essendo molto congeniale allo studio: è un testo bello lungo, pesante, con un sacco di nozioni e dei capitoli che approfondiscono gli argomenti in maniera francamente eccessiva, e studiarci sopra diventa davvero un’impresa (specialmente la parte di Ostetricia, un mattone inverosimile di centinaia di pagine super dettagliate). Io vi consiglio comunque di prenderlo, perché ci sono alcuni argomenti che vengono proprio saltati (per esempio, nel nostro corso, la parte più endocrinologica, più altre cosine sparse) e che dovete fare da qualche parte; in ogni caso, specialmente per le parti di ginecologia oncologica di Zola, sarebbe meglio recuperare slides e sbobine vecchie prima di buttarsi sul libro. Il secondo (e principale) motivo per usare il libro è che all’esame tutti i prof possono chiedere tutto, a parte la Todros che si concentra di solito sulle cose che ha spiegato lei; in molti casi, il libro diventa assolutamente necessario per integrare le spiegazioni e avere un’idea più chiara degli argomenti, e vi consiglio caldamente di guardare tutto quanto e di aggiungere le cose mancanti. Questo vale soprattutto per le parti di Zola, le cui lezioni spesso danno per scontate un sacco di nozioni, e possono diventare molto specialistiche e complesse; senza un testo di riferimento diventa difficile orientarsi. In sostanza, fate bene gli appunti ma integrate tutto per assicurarvi di avere una buona preparazione, perché poi all’esame può essere chiesto un grado di approfondimento maggiore delle lezioni, specialmente dalla Biglia.

Modalità d’esame: l’esame consiste in un doppio orale, con due prof a caso; in genere, viene fatta una domanda di ostetricia (Todros o Menato) e una di ginecologia (Biglia o Zola). Per quanto riguarda i prof, la Todros chiede in genere le cose fatte da lei, nel modo in cui le ha spiegate, per cui è sufficiente spesso ricalcare le sue lezioni. Menato è il più tranquillo, è bravo ma può chiedere un po’ tutto (la mia domanda ad esempio era l’amniocentesi, che la Todros aveva liquidato in un minuto a lezione, e diventava indispensabile sapere anche le cose del libro per riuscire a impostare un discorso decente…). La Biglia è brava e gentile ma è molto puntigliosa e chiede una preparazione molto approfondita; insiste spesso su dettagli anche piccoli, richiede una buona precisione in quello che si dice, e fa orali molto lunghi; pertanto, è importante conoscere molto bene l’argomento, specie se lo ha spiegato lei, ma anche per le parti degli altri prof. Zola è un po’ l’unico problema, perché se non è in giornata o se qualcuno lo fa arrabbiare l’orale diventa molto impegnativo, e può anche portare a vedere il voto abbassato. Le sue domande sono spesso impostate più sul ragionamento, su piccoli casi clinici, e sulla parte più che altro diagnostica; nello studiare la sua parte assicuratevi di conoscere BENE tutti i vari sintomi e fattori di rischio, e avere le idee ben chiare sull’iter diagnostico e terapeutico con cui gestite la paziente (le sue domande sono spesso cose del tipo “come si comporterebbe lei con una signora di 50 anni che arriva nel suo studio raccontandole che…” ecc ecc); se avete studiato e sapete un po’ ragionare ve la cavate senza problemi, ma è un orale un po’ diverso da quelli a cui siamo abituati! Non trascurate l’anatomia (mi raccomando, guardatevi bene le stazioni linfonodali in cui drenano i vari organi) e cercate di avere delle buone basi generali: ad esempio, visto che l’inizio dell’iter diagnostico di qualsiasi cosa sarà sempre l’anamnesi, potrebbe anche capitare che vi venga chiesto come si imposta un’anamnesi, per cui cercate di non farvi fregare su queste semplici conoscenze di base!

Domande di esame: sono passato con Menato, che mi ha chiesto l’amniocentesi, e con la Biglia, che mi ha chiesto il trattamento del cavo ascellare nell’ambito della chirurgia per il carcinoma della mammella, con particolare attenzione per l’evoluzione storica dei trattamenti e le nuove linee guida. Altre domande che ho sentito sono state diabete gestazionale, miomi, endometriosi, carcinoma della cervice uterina, carcinoma dell’endometrio, prolasso, gravidanze gemellari, ciclo ovarico, un po’ tutto sulla mammella.

Tempo di preparazione: per saperla bene 3-4 settimane; la materia è impegnativa e all’esame è richiesta una buona preparazione, quindi per un voto alto di roba da fare ne avete abbastanza.

Opinioni finali: ho trovato questo esame piuttosto impegnativo, sia per la materia sia per quanto riguarda l’orale. Gli argomenti sono molti, spesso su cose mai viste in altre materie, e non sono per niente facili da studiare, specie per l’approccio spesso molto specialistico dato dai prof al corso; è di certo una materia molto bella ed interessante, ma richiede un certo impegno. Anche all’esame si deve avere una buona preparazione, non regalano affatto i voti e rispetto ad altre cliniche è stata di certo una delle più impegnative. È comunque una bella materia che secondo me risulta essere molto interessante e varia, per cui non pesa troppo studiarla; basta dedicarci sufficiente tempo e lavoro e comunque si va bene dato che, a parte Zola che ogni tanto è un po’ imprevedibile, negli altri casi la buona preparazione viene premiata. Insomma, non prendetela sotto gamba ma poi state tranquilli, si riescono ad avere tranquillamente dei buoni risultati =).

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Esame di Ginecologia ed Ostetricia - Canale B - Recensione di: Giulia Ravina

Professori: Todros, D'Addato, Zola, Menato, Biglia

Data esame: febbraio 2014

Materiale di Studio: per la parte di Ginecologia ho usato il Caruso, è un libro esauriente, a detta di molti prolisso e davvero infinito. é vero, è uno di quei libri pieni di percentuali e risultati di studi, però secondo me fa un bel quadro della materia, molto più delle dispense  che si possono trovare in copisteria, disordinate e confuse. Per la parte di ostetricia invece ho usato Il Weirdis-Romanini, un libricino scritto dai nostri prof che ha una parte di Ginecologia  effettivamente piuttosto scarna ma una parte di ostetricia a mio parere  ben fatta e molto chiara, specialmente la parte relativa al travaglio di parto e le manovre ostetriche.  Ho comunque avuto amici che hanno studiato tutto il programma sul Caruso e l'esame l'hanno sostentuto senza alcun problema. Diciamo che il Caruso richiede più giorni a disposizione per lo studio della materia, vista la mole.

Domande d'esame: D'Addato mi ha chiesto la placenta a termine, molto nei dettagli. é un professore a cui piacciono le domande concise e risposte altrettanto concise e precise. Non è uno che ti chiede l'argomento vasto e ti lascia parlare, per nulla. Tra tutti i professori, insieme a Zola, è, a mio parere, uno dei più esigenti. é piuttosto difficile riuscire a farsi dare il massimo dei voti da lui. La Todros invece mi ha chiesto il vasto capitolo del parto pretermine, è una che  fa parlare e al massimo  interrompe per far fare collegamenti con altri argomenti, è tranquilla, mette a proprio agio.

Tempo di studio: tenendo conto che è estremamente soggettivo, io ci ho messo tre settimane abbondanti; la parte che a mio parere prende più tempo è la parte sui tumori ginecologici.

Opinioni: personalmente è un esame che mi è piaciuto molto, penso che in quanto donna e soprattutto in quanto donna che farà il medico sia un esame molto interessante. Non saprei invece esprimermi sull'imteressamento maschile alla materia!Secondo me è un  esame per cui è piacevole studiare e in cui si può davvero ambire a voti alti, se si è preparati. Certo, il fattore fortuna c'è sempre, come in tutti gli esami, e a volte si può rimanere fregati da una domanda pistina di anatomia (al riguardo, sappiate bene le stazioni linfonodali in cui drenano i diversi tumori, Zola è particolarmente fissato). A me ha aiutato sentire degli orali  negli appelli precedenti al mio proprio per capire cosa determinati prof sottolineavano particolarmente; Zola, per esempio, che spesso e volentieri chiede un caso clinico, punta soprattutto sull'iter diagnostico. 
Comunque, nonostante le variabili dovute alla fortuna, è sicuramente un esame da affrontare serenamente una volta preparati.

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