Esame di: Ginecologia – Canale B - Recensione di: Matteo Mancarella
Esame sostenuto il: febbraio 2015
Professori: Todros, Zola, Biglia, Menato
Materiale di studio: per la preparazione dell’esame secondo me si dovrebbe partire da appunti e sbobine, se necessario andando anche a ripescare dagli anni precedenti quelle su argomenti non affrontati a lezione; pur essendoci un testo di riferimento, infatti, il libro affronta in modo diverso varie parti, e la stessa Todros ripete più volte a lezione che se emergono discrepanze (come succede spesso) queste vanno segnalate durante il corso perché poi all’esame la versione del testo è considerata “sbagliata”. Di conseguenza, diventa indispensabile partire dalle lezioni, le quali peraltro hanno un taglio abbastanza sui generis: nel corso viene dato molto peso all’aspetto di EBM, con ampio spazio per esempio a come si sono evoluti i trattamenti in base ai vari trial, a come sono cambiate le linee guida e così via, e poi queste cose possono anche essere chieste; di conseguenza sia la presentazione degli argomenti, sia i contenuti, possono differire un po’ tra lezioni e libro, che ha ovviamente un’impostazione più didattica e “classica”. Il testo che ho usato è il “Benedetto – Sismondi” della Minerva, scritto anche dai nostri prof, che secondo me è necessario, pur non essendo molto congeniale allo studio: è un testo bello lungo, pesante, con un sacco di nozioni e dei capitoli che approfondiscono gli argomenti in maniera francamente eccessiva, e studiarci sopra diventa davvero un’impresa (specialmente la parte di Ostetricia, un mattone inverosimile di centinaia di pagine super dettagliate). Io vi consiglio comunque di prenderlo, perché ci sono alcuni argomenti che vengono proprio saltati (per esempio, nel nostro corso, la parte più endocrinologica, più altre cosine sparse) e che dovete fare da qualche parte; in ogni caso, specialmente per le parti di ginecologia oncologica di Zola, sarebbe meglio recuperare slides e sbobine vecchie prima di buttarsi sul libro. Il secondo (e principale) motivo per usare il libro è che all’esame tutti i prof possono chiedere tutto, a parte la Todros che si concentra di solito sulle cose che ha spiegato lei; in molti casi, il libro diventa assolutamente necessario per integrare le spiegazioni e avere un’idea più chiara degli argomenti, e vi consiglio caldamente di guardare tutto quanto e di aggiungere le cose mancanti. Questo vale soprattutto per le parti di Zola, le cui lezioni spesso danno per scontate un sacco di nozioni, e possono diventare molto specialistiche e complesse; senza un testo di riferimento diventa difficile orientarsi. In sostanza, fate bene gli appunti ma integrate tutto per assicurarvi di avere una buona preparazione, perché poi all’esame può essere chiesto un grado di approfondimento maggiore delle lezioni, specialmente dalla Biglia.
Modalità d’esame: l’esame consiste in un doppio orale, con due prof a caso; in genere, viene fatta una domanda di ostetricia (Todros o Menato) e una di ginecologia (Biglia o Zola). Per quanto riguarda i prof, la Todros chiede in genere le cose fatte da lei, nel modo in cui le ha spiegate, per cui è sufficiente spesso ricalcare le sue lezioni. Menato è il più tranquillo, è bravo ma può chiedere un po’ tutto (la mia domanda ad esempio era l’amniocentesi, che la Todros aveva liquidato in un minuto a lezione, e diventava indispensabile sapere anche le cose del libro per riuscire a impostare un discorso decente…). La Biglia è brava e gentile ma è molto puntigliosa e chiede una preparazione molto approfondita; insiste spesso su dettagli anche piccoli, richiede una buona precisione in quello che si dice, e fa orali molto lunghi; pertanto, è importante conoscere molto bene l’argomento, specie se lo ha spiegato lei, ma anche per le parti degli altri prof. Zola è un po’ l’unico problema, perché se non è in giornata o se qualcuno lo fa arrabbiare l’orale diventa molto impegnativo, e può anche portare a vedere il voto abbassato. Le sue domande sono spesso impostate più sul ragionamento, su piccoli casi clinici, e sulla parte più che altro diagnostica; nello studiare la sua parte assicuratevi di conoscere BENE tutti i vari sintomi e fattori di rischio, e avere le idee ben chiare sull’iter diagnostico e terapeutico con cui gestite la paziente (le sue domande sono spesso cose del tipo “come si comporterebbe lei con una signora di 50 anni che arriva nel suo studio raccontandole che…” ecc ecc); se avete studiato e sapete un po’ ragionare ve la cavate senza problemi, ma è un orale un po’ diverso da quelli a cui siamo abituati! Non trascurate l’anatomia (mi raccomando, guardatevi bene le stazioni linfonodali in cui drenano i vari organi) e cercate di avere delle buone basi generali: ad esempio, visto che l’inizio dell’iter diagnostico di qualsiasi cosa sarà sempre l’anamnesi, potrebbe anche capitare che vi venga chiesto come si imposta un’anamnesi, per cui cercate di non farvi fregare su queste semplici conoscenze di base!
Domande di esame: sono passato con Menato, che mi ha chiesto l’amniocentesi, e con la Biglia, che mi ha chiesto il trattamento del cavo ascellare nell’ambito della chirurgia per il carcinoma della mammella, con particolare attenzione per l’evoluzione storica dei trattamenti e le nuove linee guida. Altre domande che ho sentito sono state diabete gestazionale, miomi, endometriosi, carcinoma della cervice uterina, carcinoma dell’endometrio, prolasso, gravidanze gemellari, ciclo ovarico, un po’ tutto sulla mammella.
Tempo di preparazione: per saperla bene 3-4 settimane; la materia è impegnativa e all’esame è richiesta una buona preparazione, quindi per un voto alto di roba da fare ne avete abbastanza.
Opinioni finali: ho trovato questo esame piuttosto impegnativo, sia per la materia sia per quanto riguarda l’orale. Gli argomenti sono molti, spesso su cose mai viste in altre materie, e non sono per niente facili da studiare, specie per l’approccio spesso molto specialistico dato dai prof al corso; è di certo una materia molto bella ed interessante, ma richiede un certo impegno. Anche all’esame si deve avere una buona preparazione, non regalano affatto i voti e rispetto ad altre cliniche è stata di certo una delle più impegnative. È comunque una bella materia che secondo me risulta essere molto interessante e varia, per cui non pesa troppo studiarla; basta dedicarci sufficiente tempo e lavoro e comunque si va bene dato che, a parte Zola che ogni tanto è un po’ imprevedibile, negli altri casi la buona preparazione viene premiata. Insomma, non prendetela sotto gamba ma poi state tranquilli, si riescono ad avere tranquillamente dei buoni risultati =).