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Ematologia (Clinica e Patologia del Sistema Emolinfopoietico ed Immunitario) - Canale A

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Recensione di Clinica e patologia del sistema emolinfopoietico e immunitario can A di Coromandel05.

Esame sostenuto a settembre 2017.

Professori del corso: Chiarle e Pich (AP), Boccadoro (emato), Rolla (immuno). Io sono stata interrogata da Pich, Rolla e da uno specializzando/giovane strutturato di emato.

Nota bene: i professori di questo corso integrato hanno preso la brutta abitudine di modificare la data dell'esame o di parte di esso: nel mio caso ad esempio l'esame era il 27 settembre; il 20 settembre siamo stati avvisati che la parte di AP sarebbe stata anticipata al 25..ora, questo non è legale, se dovesse capitare anche a voi avvisate i rappresentanti.Alla fine abbiamo ottenuto che si potesse essere interrogati di AP sia il 25 sia il 27.

 Materiale di studio:

Emato + AP: ho usato le sbobine dei Cavaliers (che integrano le due parti) più le slides di AP (tutto tra i files di medito). Le slides sono fondamentali perchè le sbobine si basano sui criteri diagnostici e le classificazioni del 2008, mentre ad oggi sono usciti quelli del 2016..e sì, purtroppo Pich li chiede.

Immunologia: ho usato la dispensa BBC (presa da examreview) più le slides ( scaricate dal sito di facoltà). Questa dispensa è molto densa, tipo enrico b per capirci, ma molto ben fatta, le slides servono per integrare soprattutto il discorso dell'asma (che manca proprio nella lezione sulle allergie) e alcuni particolari che ahimè vengono chiesti, come le correlazioni fra autoanticorpi e sintomi. Dalla vecchia sbobina (quella da 700 pagine per intenderci, che trovate su examreview) ho stampato il capitolo sulle terapie, che viene spesso chiesto ed è fatto molto bene.

Tempo di studio: io ci ho messo un mese, però mi sono ammazzata. Diciamo che con 5-6 settimane si fa tranquillamente. L'esame di per sé non è lungo, ma ha una quantità infinita di criteri, descrizioni anatomopatologiche, indici prognostici...da mettere a memoria.

Domande d'esame:

Immunologia: dopo avermi chiesto cosa pensassi dell'astrologia (?), il Prof mi ha domandato la classificazione delle vasculiti e cosa si intenda per terapia biologica dell'artrite reumatoide (anti TNFalfa, quali sono, controindicazioni,..). E un tipo, non sai se scherzi o ti prenda in giro, comunque in generale è bravo e dà voti alti, chiede un po' di tutto, molto nello specifico (ad esempio ha voluto sapere i criteri diagnostici dell'artrite reumatoide con tutti i vari punteggi per ogni criterio).

AP: come vi ho detto Pich ha interrogato il 25 con Chiarle e il 27 da solo. Pich chiede soprattutto le neoplasie mieloidi, Chiarle la sua parte (linfomi e company), quindi se vi dovese capitare una situazione analoga alla mia valutate anche la possibilità di finire con lui che fa domande un po' più di nicchia. Nel mio caso Pich mi ha chiesto la policitemia vera, le mutazioni (mi raccomando, jak si legge “jack” come Jack Sparrow), l'evoluzione e i criteri diagnostici. Gli ho sentito chiedere tutte le neoplasie mieloidi e purtroppo anche tutte quelle bellissime slides sulla leucemia mieloide acuta, di cui vuole entrambe le classificazioni.

 

Ematologia: sono passata da uno specializzando/giovane strutturato che mi ha chiesto la piastrinopenia autoimmune e in quali patologie oncoematologiche posso splenectomizzare o comunque ho una splenomegalia (carrellata di linfomi, mielofibrosi,..). Lui ha un'approccio clinico, mi ha chiesto i dosaggi dei cortisonici e delle Ig nella PTI e per quanto li do,ma in generale devo dire che è stato bravo ed è stata più una chiacchierata. Mi ha confermato il voto delle altre interrogazioni e vi devo dire che ho avuto l'impressione che volesse fare proprio quello, ovvero non scostarsi dalle valutazioni degli altri prof. Boccadoro invece chiede un po' di tutto, sempre una domanda di emato e una più oncologica..mi è sembrato bravo ma un po' lungo.

 

Opinione finale: rispetto ad altre cliniche tipo gastro, in cui anche se non hai dato l'esame hai un'idea da altre materie tipo pediatria o chirurgia, emato e immuno sono un po' più relegate e specifiche quindi si presentano come mondi nuovi (almeno per me).

Sono interessanti, soprattutto all'inizio, prima di diventare insidiosissime per la quantità di nozioni mnemoniche. Comunque abbiamo dato esami peggiori...i prof in generale sono bravi, non vogliono bocciare, l'esame si svolge abbastanza in fretta anche se si è in tanti.

Quindi tranquilli, per pranzo siete a casa, riposino e poi un po' di musica, ma su vinile mi raccomando, perchè di CD non ne vorrete sapere per lungo tempo.

 

 

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Esame sostenuto  Luglio 2017 (ORALE)

Professori: Boccadoro, Rolla, Pich, Chiarle, Larocca, Coscia

Materiale di studio utilizzato

- Malattie del sangue e AP: per queste parti, che condividono la maggior parte degli argomenti in programma, ho utilizzato degli schemi che mi pare siano dei Cavaliers (non sono presenti su Omnium, ma su medito). Questi trattano parallelamente emato e AP,  facendo risparmiare circa cinquecento pagine di sbobine. Per la parte di anemie e disordini dell'emostasi ho trovato sufficiente questo materiale, mentre per la parte delle neoplasie ematologiche consiglio di integrare con le slide di Pich: i criteri diagnostici di molte patologie, infatti, sono stati aggiornati nel 2016 e si trovano nelle slide.
Immunologia (Rolla): per questa parte, io ho utilizzato le sbobine dell'anno precedente al mio (2015/16), perché vi erano spiegati argomenti che quest'anno, pur essendo in programma, non sono stati trattati, più un excursus finale sulle terapie che vengono chieste parecchio. Inoltre, per una buona riuscita dell'esame, le slide sono assolutamente necessarie, perché Rolla tende a chiedere particolari presenti sulle slide che non sono presenti sulle sbobine o vi sono solo accennati.

Tempo di studio: io ci ho messo quasi due mesi, per lentezza mia, perché ho dovuto rifiutare lo scritto di giugno e perché non avevo utilizzato correttamente il materiale. Secondo me, però, un mese e mezzo è il tempo giusto per imparare bene a padroneggiare la materia, vista anche la mole di minuzie mnemoniche che vengono richieste all'esame. Se siete particolarmente veloci, un mese può bastare.

L'esame orale è composto di tre interrogazioni, una per materia. I professori vi segneranno il voto su un foglietto che vi dovrete portare a spasso per le Molinette (di solito gli orali si tengono in tre aule diverse). 
Immunologia: sono passata con Rolla, che mi ha fatto molte domande slegate fra loro: criteri diagnostici della sindrome da anticorpi antifosfolipidi ostetrica e perché in particolare ci fosse insufficienza placentare; quali sono gli anticorpi antifosfolipidi e come si possono individuare laboratoristicamente; terapia dell'artrite reumatoide (c'è una slide delle sue con una flowchart veramente utile da imparare) e come si può contrastare la tossicità da metotrexato; mi ha mostrato un'immagine di un ematoma a livello del ginocchio, chiedendomi che cosa potesse essere in un paziente con artrite reumatoide (cisti di Baker); perché bisogna ricercare la TBC in un paziente affetto da artrite, come si cerca e come si cura; che cosa sono gli anticorpi anti- proteine citrullinate.
Come potete vedere difficilmente vi chiederà di parlare di un argomento in generale, ma salterà da un argomento all'altro scendendo anche molto nel dettaglio (ad esempio, ho sentito chiedere quali siano le associazioni anticorpo- manifestazione clinica del Lupus o della dermatomiosite).
Malattie del sangue: sono passata con una professoressa di cui non so il nome, che mi ha chiesto una domanda a scelta: io le ho parlato delle anemie e successivamente è passata a chiedermi i disordini dell'emostasi, in particolare le piastrinopenie immunomediate e non, e la CID.
La mia interrogazione è stata inusualmente breve, ma di solito dura parecchio e vengono chieste, come ad Immunologia, molte cose specifiche (es. quali siano tutte le traslocazioni più importanti alla base delle leucemie). Molto spesso vi verrà messo di fronte un emocromo su cui ragionare e far diagnosi.
AP: sono passata con Pich, che mi ha chiesto la policitemia vera. La cosa da sapere assolutamente con Pich sono i criteri diagnostici. Gli argomenti che gli ho sentito chiedere più spesso sono le varie neoplasie mieloproliferative, le mielodisplasie, le neoplasie mielodisplastiche/mieloproliferative e il mieloma. Un'altra domanda molto gettonata è sulle traslocazioni ricorrenti della leucemia mieloide acuta e sugli aspetti morfologici legati alle varie mutazioni.
Le neoplasie linfoidi (B) le chiede un po' meno, le T non le ho mai sentite chiedere. Se siete davvero sfortunati potrebbe chiedervi argomenti non trattati, ma in programma, come il timoma o la leucemia a cellule capellute, ma non capita quasi mai.
In ogni caso è molto tranquillo, anche se non andate molto bene di solito dà voti alti.

Opinione finale
L'esame non è difficile, ma richiede un po' di tempo per la grossa quantità di informazioni mnemoniche che vengono richieste in maniera molto precisa all'esame. 
I professori sono davvero molto pignoli, però tendenzialmente sono tranquilli e ti mettono a tuo agio durante l'interrogazione, tranne Rolla che passa dall'essere estremamente scazzato in un appello al fare lo showman all'appello successivo.
Per prendere un voto alto, in conclusione, è necessario studiare davvero nel dettaglio la materia, che, una volta compresa, risulta anche molto interessante. 

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Esame: Ematologia  - Canale ARecensore: Giovanni Bonvento

◦ Anno in cui si è sostenuto l'esame: Luglio 2015

Prof.ssa Coscia; Prof. Boccadoro; Prof.ssa Giaccone; Prof. Pich; Prof. Rolle; Prof.ssa Brussino; Prof. Chiarle

◦ Materiale di studio utilizzato: slides e sbobine dell'anno in corso per tutte e tre le parti (Ematologia, Anatomia Patologica e Immunologia). Sbobine e slides vanno studiate molto bene nel dettaglio non tralasciando nessun particolare o minuzia e, specie per la parte di AP, facendo particolare attenzione ad imparare bene tutti i vari Cluster of Differentiation (marcatori) delle diverse patologie. Alcuni argomenti, specie di AP, non sono stati trattati a lezione: per questo motivo è opportuno integrare sbobine e slides con il Robbins, studiando bene  i due capitoli riguardanti le malattie dei globuli rossi e piastrine e quelle dei globuli bianchi, con particolare attenzione a timo e milza che spesso vengono chiesti all'orale di AP.

◦ Tempo di studio: un mesetto pieno di studio vi sarà sufficiente. Non è un esame particolarmente difficile (rispetto ad altri) ma i professori sono tutti veramente pignoli ed esigenti e chiedono ogni piccola cosa presente sulle sbobine o sulle slides. Non cullatevi se avete afferrato bene i concetti: per superare l'esame brillantemente occorre  veramente essere preparati nel dettaglio, a cominciare dalla parte di Ap fino alla parte di Immunologia in cui capita spesso che le domande del prof. Rolle siano proprio specifiche e riguardino argomenti da una/due righe. In compenso, se risponderete bene, i voti tenderanno ad essere abbastanza alti.

◦ Domande d'esame: dal prossimo anno i professori hanno deciso che la prova scritta potrà essere solamente accettata o rifiutata in blocco (non ci sarà più la possibilità di migliorare il voto all'orale). Provarci non costa nulla ma le domande dello scritto, sebbene specifiche come quelle dell'orale, tendono a penalizzare molto in termini di punteggio qualora si risponda in maniera errata. Lo scritto è composto da tre differenti parti, con 30 domande di Ematologia, 15 di Anatomia Patologica e 15 di Immunologia per un totale di 60 domande a risposta multipla da fare in 60 minuti. L'orale, invece, è composto da 3 interrogazioni diverse (una per ogni parte): i singoli prof con cui passerete scriveranno ciascuno il proprio voto parziale su un pezzo di carta e il voto finale sarà la media aritmetica fra i 3 voti. Io, nonostante avessi fatto lo scritto, ho sostenuto anche l'orale per migliorare il voto. Il prof. Rolle di immuno mi ha chiesto la sierosite e come possa manifestarsi in caso di LES, per continuare con una domanda sull' aPTT e come e perchè esso si modifichi in alcuni casi di LES. La Giaccone, di ematologia, mi ha poi scritto un emocromo inventato (come da normale prassi per questa parte dell'orale) e voleva che io facessi diagnosi di sindrome mieloproliferativa (a questo proposito vi consiglio vivamente di partecipare alle ADI o quantomento di guardare le slides delle ADI che i prof vi lasceranno). Non sono passato da Pich di anatomia patologica in quanto avevo già 30 della sua parte di scritto, ma ho sentito che le sue domande tendevano a spaziare su tutto il programma e ad essere puntuali e precise. Spesso chiede argomenti non trattati a lezione ma che trovate nelle sue slides e sul Robbins.

◦ Opinione finale: Ematologia non è un esame così facile, a dispetto dei soli 6CFU. Tutto questo non tanto per la lunghezza del programma quanto per il livello di dettaglio richiesto da tutti i professori. Come ho già detto prima, non trascurate nulla e studiate bene tutto nei minimi dettagli. I professori sono molto rilassati e mettono subito a proprio agio, inoltre non esitano assolutamente a dare voti alti (dal 27 al 30L) agli studenti che rispondono correttamente. Dall'altro lato della medaglia, tuttavia, le loro domande sono molto precise ed esigenti, ma ricadono sempre all'interno del programma. L'unica "mina vagante" che potrebbe crearvi dei problemi è il prof. Rolle, perchè di tanto in tanto vorrà vedere che ragionate chiedendovi qualcosa di non proprio strettamente attinente all'immunologia: in quel caso, non disperate!! Il professore saprà ascoltare il vostro ragionamento e, nel caso in cui dimostriate di saper ragionare, sarete premiati molto bene!

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Esame: Ematologia - Recensione di Paola Crida

Professori del corso: Pich, Inghirami, Chiarle, Brussino, Rolla, Boccadoro

Data esame: 26 Marzo 2013 (orale)

Materiale di studio
• Immunologia: sbobine “Schemi di malattie del sangue e immunologiche – immunologia”.
• Ematologia: sbobine trovate nell'area download di examreview + Robbins
• AP: sbobine trovate nell'area download di examreview + Robbins (ho integrato solo i disturbi mieloproliferativi sulle sbobine “Schemi di malattie del sangue e immunologiche – anatomia patologica”.

Tempo di studio: 1 mese. La parte di clinica sulle anemie e quella sulle patologie della coagulazione sono molto scorrevoli e semplici. Il problemone sono le neoplasie linfoidi e mielodi, sia AP con tutti i suoi marker immunoistochimici, sia la parte di clinica con i vari processi diagnostici e le terapie.

Domande d'esame
- AP: sono stata interrogata da Inghirami che mi ha chiesto un argomento a scelta che però è stato il punto di partenza per successive domande che mi hanno fatto spaziare su varie neoplasie linfoidi,
- ematologia: sono stata interrogata da un professore di cui onestamente non so il nome (scusate) che mi ha chiesto il mieloma multiplo ed il tratto talassemico,
- immunologia: la Brussino mi ha chiesto l'arterite di Horton e l'arterite di Takayasu.

Esame: i professori sono abbastanza tranquilli, tranne Pich che rimane il solito Pich. Inghirami adora l'immunoistochimica e le traslocazioni e mi ha fatto saltare da un linfoma all'altro facendo similitudini e confronti (sinceramente non ero preparata così bene da potergli stare dietro, lui mi ha aiutato molto e alla fine mi ha dato 30 lo stesso). Pich invece è un patito di sindromi mielodisplastiche e disturbi mieloproliferativi. Gli ematologi spaziano abbastanza su tutto il programma e spesso come domanda iniziale partono da un ematocrito. Adorano il mieloma multiplo perchè è il cavallo di battaglia del gruppo di Boccadoro. L'immunologa è abbastanza puntigliosa sui criteri diagnostici.

Domande degli appelli precedenti:
 AP: linfomi marginali, mielodisplasie, leucemia linfatica cronica, leucemia mieloide acuta, linfoma di Hodgikin, leucemia mieloide cronica, classificazione delle leucemie mieloidi, policitemia vera, trombocitemia essenziale, anemia refrattaria, linfoma follicolare, linfoma di Burkitt, linfoma diffuso a grandi cellule B, maltoma;
 Ematologia: neutropenia, leucemia linfatica cronica, anemie da ridotta produzione, linfoma di Hodgkin, talassemie, anemia falciforme, piastrinopenia autoimmune, mieloma multiplo, patologie ematologiche che coinvolgono l'osso, anemie da deficit enzimatici, classificazione delle anemie, leucemia mieloide cronica, malattia di Von Willebrand;
 Immunologia: les, sindrome di Sjogren, arterite di Horton, Bechet, Takayasu.

Opinione finale: gli appunti sono più che sufficienti, ma vanno studiati proprio bene. Sono abbastanza pignoli all'orale, ma il mio appello sono stati generosi con il voto. In conclusione...DATE LO SCRITTO!!!!

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Ematologia - Recensione di Marco Agnello

Professori: Boccadoro, Rolla, Pich, Chiarle

Data esame: 24 Gennaio 2012 (scritto)

Materiale di studio: l'esame è composto di 3 parti, ematologia clinica, immunologia clinica e la parte di anatomia patologica. Per la parte di immunologia clinica, io ho utilizzato solo ed esclusivamente gli appunti di tutte le lezioni insieme alle slides, ma so che molti hanno utilizzato la dispensa di immunologia di Copy Service e si sono trovati molto bene. Per la parte di ematologia clinica, ho utilizzato gli appunti + il libro di ematologia. Nonostante molti critichino il libro, perchè in effetti non è da fare tutto, ci sono molti capitoli utili per avere bene le idee chiare, soprattutto sui tumori trattati poi in anatomia patologica. Del libro ho studiato qualche nozione iniziale sugli esami clinici, l'emopoiesi (che è fatta bene), e i vari tumori della linea mieloide e linfoide, nella loro parte clinica (per la parte di AP non è sufficiente il libro di ematologia). D'altra parte, sul libro sono fatte molto male le anemie, da studiare sui vecchi appunti o schemi di patologia o sugli appunti di ematologia. Per la parte di AP, è fondamentale associare gli appunti ed eventualmente il Robbins. Quest'ultimo è come sempre molto chiaro, fa molto bene le distinzioni ed è utile per la parte dei tumori mieloidi e linfoidi (soprattutto per le classificazioni). Tuttavia non entra nel dettaglio come fanno invece i professori a lezione (da cui l'importanza di seguirle o avere degli appunti ben fatti), che citano mutazioni e recettori immunoistochimici che poi vengono chiesti all'esame. In soldoni, secondo me si studia tranquillamente su robbins + libro di ematologia + appunti o, in caso non ne aveste, sulle dispense corrispondenti. 

Struttura esame: l'esame, che ha creato non poco caos, è un orale, in cui si passa da tre professori, uno di ematologia, uno di immunologia (il temuto Rolle) e uno di AP. Tuttavia, solo ed esclusivamente per il primo appello del quarto anno in corso, esiste la possibilità di dare uno scritto a crocette delle tre materie, di solito qualche settimana prima della data del primo orale. Consiglio spassionato: DATE LO SCRITTO! LANCIATEVI, ANCHE SE NON AVETE STUDIATO UNA CIPPA! Motivazione? Lo scritto, che gli anni precedenti a detta di molti era difficile (soprattutto la parte di AP), risulta invece molto più semplice dell'orale, e soprattutto, vi permette di migliorare il voto all'orale. Le cose funzionano così: se nello scritto si ha un voto superiore al 27 di tutte e tre le materie, si prende automaticamente 30 e lode; questo perchè ci sono 3 punti bonus, uno per materia, che vengono assegnati quando il voto è appunto superiore al 27, e la lode viene data per un punto ulteriore per aver più di 27 di tutte e tre le materie (4 punti bonus in tutto in pratica). Tuttavia, i punti bonus vengono assegnati solo se le tre materie sono sopra il 27. Se per esempio avete un 28 e due 25, non prendete nessun punto bonus, neanche quello che vi spetterebbe per il 28. In questo caso, il voto finale è semplicemente la media dei 3 voti. paradossalmente, una persona che prende 3 27 ha come voto finale 30 e lode, e uno che prende due 30 e lode di scritto e un 25 no, perchè in questo secondo caso il voto finale sarà la semplice media dei 3 voti. Cosa molto importante, da quest'anno, con regole cambiate all'ultimo momento, senza avvisare nessuno, è stato possibile mantenere fino a due dei tre voti dello scritto per poter dare poi l'orale di una terza materia di cui si vuole alzare il voto. Quindi, se avete due 30 e un 22, al posto che accettare la media aritmetica dei 3 scritti, potete presentarvi all'appello orale per "cambiare" il 22 e tenere i due 30 dei due scritti. Stessa cosa vale per chi vuole tenersi solo uno di tre voti dello scritto, cercando di migliorarne ben due all'orale. Capite come dare lo scritto convenga in tutto e per tutto: se si è fortunati si passa lo scritto e ci si tiene il voto, se si prendono uno o due voti buoni su tre si possono migliorare all'orale tenendosi il voto buono dello scritto, se siete bocciati allo scritto si può comunque sostenere l'orale. Aggiungo che le regole di questo scritto non sono mai state chiare per nessuno fino all'ultimo, e molti di noi si sono trovati a rifiutare lo scritto perchè avevano solo un voto buono su tre, senza sapere che avrebbero poi potuto recuperare i due voti dello scritto non andati bene con l'orale. Il mio consiglio è quello di chiedere bene ai professori quali siano le regole, fin dall'inizio, dato che questo gennaio per il nostro scritto sono cambiate almeno 3 volte, in modo decisamente poco rispettoso per noi studenti. 

Non posso dare consigli sull'orale perchè per fortuna non ho avuto modo di sostenerlo. Tuttavia, so che è molto più facile prendere un voto alto allo scritto che all'orale.

Domande d'esame: le domande dello scritto sono molte e variabili. Se non ricordo male da qualche parte girano dei plichi con domande degli esami precedenti, che come sempre si rivelano molto utili, dato che qualcuna tende a ripetersi. In ogni caso, quest'anno la parte di AP, notoriamente la più difficile, è stata molto facile (si chiedeva spesso ciò che era stato spiegato a lezione), mentre ho trovato più difficile la parte di immunologia clinica. 

Opnione finale: come ripetuto più volte, cercate di dare lo scritto, anche se non vi sentite preparati al massimo. Non avete niente da perdere, e invece molto da guadagnare. 

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Esame: Ematologia - Recensione di Paghy

Professori: Boccadoro, Rolla, Pich, Chiarle

Data esame: 14 febbraio 2012

Materiale di Studio: appunti delle lezioni per tutto, in particolare dalle pazze vendono una sbobina in cui sono racchiusi tutti i segreti della coagulazione su cui c’è scritto “Ematologia can A, clinica ed anatomia patologica” e per la parte di immunologia sbobina delle pazze. Ho letto pure il libro, ma giusto per essere sicura di quello che leggevo una volta confermato non l’ho più aperto.

Esame: io ho fatto l’errore di non concludere lo studio in tempo per lo scritto che si è rivelato decisamente facile rispetto a quello che mi ero aspettata e per questo ho sostenuto l’orale. All’orale sono passata con Chiarle di ap che mi ha interrogata insieme ad una mia compagna perché in quel momento ho avuto un malessere! A dire il vero tra la confusione del malessere e lui non sono convinta di quello che mi abbia chiesto ma di sicuro voleva sapere i linfomi che colpiscono o possono colpire l’intestino. Bisogna essere molto precisi e sapere tutti i Cluster differenziativi. Non posso dire di più su di lui perché mi ha fatto una domanda troppo confusa e ne io ne la mia compagna (che comunque ha preso 30) siamo riuscite a capire cosa mi avesse chiesto, ma voleva sapere quale fosse maggiormente maligno tra due linfomi se non erro. Boh! Della parte clinica sono passata dalla Giaccone la cui domanda è stata: “Ti arriva un paziente che ha 560000 piastrine che fai?” la risposta corretta in questo caso è la più semplice (ricordatevi sempre di non andare a cercare le zebre se sentite rumore di zoccoli) “Domando se ha subito una splenectomia”. Mi sono cadute le braccia pure a me dopo aver parlato per ore di tutte le possibili malattie più tremende, ma in effetti non è che tutti i pazienti devono avere per forza rare malattie no?! Per la parte di immunologia poiché Rolla mi terrorizzava sono passata dalla Brussino che deve avermi presa in simpatia e mi ha domandato solo quale fosse il più comune deficit di immunoglobuline della popolazione.

Opinione finale: come già detto mi sono sentita molto sciocca dopo aver dato lo scritto male! Era molto semplice e valeva la pena prepararsi meglio per esso! La parte di immunologia è stata un po’ più pesante e noiosa da studiare, quindi forse vi consiglierei di levarvela subito prima. Non ho grosse opinioni in più su questo esame. Baci baci! 

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Esame: Ematologia e Immunologia - Can. A - Recensione di Thomas Ovens

Professori:  Rolla, Boccadoro, Pich, Inghirami, Chiarle

Data Esame: 14/02/2012

Materiale di studio: ho studiato principalmente sugli appunti, integrando con il Robbins per la parte di Ap e l' Harrison per alcuni argomenti di ematologia solo accennati a lezione, per la parte di immunologia Rolla chiede esclusivamente gli argomenti trattati a lezione sono sufficienti gli appunti di lezione.

Esame: consiglio vivamente di dare lo scritto perché è molto più facile prendere un bel voto, le domande sono abbastanza generiche esclusion fatta per immunologia che invece va molto nel dettaglio ( studiate bene i farmaci !!! ).
ho dato anche l'orale di tutte tre le materie per migliorare il voto dello scritto. C'è da dire che i professori non sono stati chiari riguardo alla possibilità di fare l'orale, infatti era stato specificato che si poteva ridare una materia solo se insufficiente, se invece si voleva alzare il voto di una materia sufficiente era necessario ridare tutte le materie; tutto questo in teoria in pratica nessuno vi dice niente se fate l'orale solo di una materia sufficiente e vi tenete i voti scritti delle altre due.
Per quanto riguarda ematologia sono molto puntigliosi, non bocciamo quasi mai ma sono stretti sui voti; non so il nome di chi mi ha interrogato (mai visto a lezione ) è partito da alcune domande dello scritto e poi mi ha fatto tante piccole domande a bruciapelo su una buona parte del programma.
Per la parte di anatomia patologica il consiglio è di passare da Inghirami che molto sovente chiede di esporre un argomento a scelta, è molto comprensivo e non boccia mai ( al massimo ti guarda pietosamente è ti schiaffa un 18 tiratissimo ), è facile anche prendere 30 se si dimostra di sapere non solo l'argomento ma anche le tecniche diagnostiche ( FISH, marcatori etc. su cui ha molto insistito a lezione), Pich e Chiarle invece sono più severi e dalla bocciatura facile, tenetelo a mente!
Di immunologia io sono passato con Rolla, è stata un’interrogazione stravagante, mi ha chiesto se mi piacevano i rebus e se preferivo le bionde o le more etc., visto che mi piacciono i rebus mi ha chiesto le analogie tra sclerodermia diffusa e sclerodermia localizzata. Spesso chiede i criteri diagnostici per il Lupus e la AR, i farmaci , le allergie e le immunodeficienze.

Opinione finale: è sicuramente un esame impegnativo, conviene sicuramente prepararsi per lo scritto. Il vantaggio di questo esame è che la parte di AP copre quasi interamente la parte di ematologia, basta quindi aggiungere alla parte di AP accenni di terapia e iter diagnostico. Io vi consiglio il Robbins+ appunti+ Harrison ( solo per argomenti specifici! ).
ciao e alla prossima recensione

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