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Esami Molinette - Torino
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Fisiologia I

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Professori: Tempia, Montarolo, Ghirardi

Anno in cui si è sostenuto l'esame: dicembre 2017 (a.a. 2017/2018)

Materiale di studio 

TEMPIA

Tempia tiene la parte iniziale del corso (introduzione alla fisiologia, omeostasi e circuiti di controllo delle funzioni fisiologiche, fenomeni bioelettrici, fisiologia del neurone e delle cellule muscolari). Per passare l'esame bastano le slide e degli appunti presi bene, anche se il Conti (primi capitoli del volume 1) dà una visione più completa e secondo me è necessario per ambire a voti alti. Il professore consiglia e trae spunto da una monografia di neurofisiologia (il Purves); ho utilizzato questo testo solo per approfondire la chimica e la biologia dei neurotrasmettitori.

MONTAROLO

La parte di Montarolo è fisiologia cardiovascolare. Sono necessari appunti e slide come base (dato che il professore tratta gli argomenti in maniera diversa da qualsiasi libro). L'Agnati o il Levick (disponibile solo in inglese) sono due monografie abbastanza datate, ma richieste per passare l'esame. Integrando appunti, slide e Agnati/Levick e capendo ogni singolo argomento si dovrebbe arrivare ad avere una preparazione adeguata a sostenere l'esame. Personalmente ho utilizzato sia l'Agnati (preso in copisteria) che il Levick (preso in biblioteca); entrambi sono dei buoni libri, ma ognuno tratta al meglio solo alcuni argomenti del programma. In particolare dall'Agnati ho fatto: introduzione, emodinamica, caratteristiche meccaniche dei vasi sanguigni, meccanica cardiaca, controllo della gittata cardiaca, fisiologia del sistema arterioso, fisiologia del sistema venoso; mentre dal Levick ho fatto: elettrofisiologia cardiaca, microcircolo, regolazione dell'attività cardiaca, regolazione locale della perfusione, endotelio. Per elettrocardiografia scalare, regolazione della pressione arteriosa sistemica e circolazione coronarica ho utilizzato le monografie solo per pochi chiarimenti, ma le lezioni di Montarolo sono molto più esplicative e utili. Sconsiglio le sbobine, dato che spesso gli sbobinatori si confondono e scrivono delle castronerie che vi assicurano un biglietto di sola andata per la bocciatura. Il Conti è molto prolisso su alcuni argomenti, spesso troppo ricco di formule matematiche (non richieste) e non basta sicuramente per l'esame; per questi motivo lo sconsiglio (al massimo date una lettura al capitolo di elettrofisiologia cardiaca per un approfondimento sulle correnti pacemaker).

GHIRARDI

Le parti di Ghirardi sono fisiologia gastro-intestinale e fisiologia renale. Bastano le slide e gli appunti/sbobine. Sono consigliate delle monografie; personalmente non le ho comprate o utilizzate. Il Conti può essere usato per alcuni chiarimenti (ad esempio sulle secrezioni gastro-intestinali).

Tempo di studio: molto variabile (in base alle vostre conoscenze di fisica); direi 2-3 mesi

Struttura dell'esame L'esame è composto da uno scritto e da un orale. Lo scritto è la parte più complessa (al mio appello ha falciato il 70% degli iscritti); consiste in 80 V/F su tutti gli argomenti (+1,25 punti/risposta esatta, -1,25 punti/risposta errata, 0 punti/risposta in bianco) e si passa all'orale con un punteggio di 50 o superiore. All'orale si passa da due dei tre professori (ormai il famigerato Losano si fa vedere raramente), ciascuno dei quali fa una domanda sulla propria parte (anche se delle volte Montarolo chiede renale e Ghirardi chiede la parte di Tempia). L'orale dura in media 20 minuti (10 per ogni professore) e ho visto bocciare relativamente spesso. Il voto finale viene determinato all'orale (tenendo anche conto dello scritto, a cui Montarolo dà un peso maggiore rispetto agli altri due).

Consigli Questo è il primo esame di sbarramento del nostro corso di studi; viene pretesa una conoscenza e una comprensione approfondita di tutti gli argomenti. Non è infrequente vedere persone che provano 5-6 volte lo scritto senza passarlo. È inutile tentarlo, quindi mettetevi sotto con lo studio e non cercate scorciatoie. Tempia allo scritto fa domande abbastanza semplici e all'orale è calmo e comprensivo. Montarolo rappresenta il più grande ostacolo di questo esame; allo scritto fa domande a cui è possibile rispondere solo avendo capito a fondo la sua parte; all'orale sgama subito chi ha studiato a memoria e boccia senza pietà, mentre se riuscite a dimostrargli che avete compreso la fisiologia cardiovascolare non fa il tirchio con i voti. La Ghirardi allo scritto fa domande con difficoltà molto variabile (chiede sia delle banalità che dei dettagli assurdi o mette tanti trabocchetti); all'orale ha un atteggiamento accomodante ma tiene tanto, salta da un argomento all'altro e non è particolarmente larga di manica.

Domande Le domande dello scritto vertono su tutto il programma, ma delle volte si ripetono (quindi comprate il plico delle pazze per avere un'idea di cosa vi aspetta). Al mio scritto alcune domande un po' inaspettate sono state: insufficienza aortica compensata, conseguenze di alcune patologie cardiache (e.g. fibrillazione atriale, blocco atrio-ventricolare, stenosi mitralica) sul polso di pressione giugulare, emodinamica renale (era richiesta la conoscenza di tutti i dettagli numerici su flusso, resistenze, ecc..). All'orale sono passato con Tempia e Montarolo. Tempia mi ha chiesto il potenziale d'azione nel neurone (ha preteso tutti i dettagli sui canali coinvolti, compresi quelli riguardo i gate m e h e le relative probabilità d'apertura). Montarolo mi ha chiesto il ciclo cardiaco, la curva di pressione atriale (ha voluto che gli disegnassi il grafico), la frazione di eiezione e qualche cenno di fisiopatologia dello scompenso cardiaco. Altre domande da orale che ho sentito sono le seguenti: muscolo liscio, muscolo scheletrico, meccanica muscolare, canali del sodio voltaggio-dipendenti, recettori del glutammato, potenziale post-sinaptico inibitorio, sinapsi asso-assoniche, recettori del GABA (Tempia), pressione pulsatoria e pressione arteriosa media, riflesso barocettivo, legge di Laplace, legge di Frank-Starling, misurazione VFG, adiuretina, atriopeptine, ematocrito e VES, viscosità del sangue, secrezione renale di acidi, microcircolo e legge di Starling, misurazione della gittata cardiaca (Montarolo), bilancio idrico e disidratazione, digestione delle proteine, cellule interstiziali di Cajal, secrezione salivare, secrezione gastrica, secrezione biliare, motilità gastrica, diuresi/natriuresi pressorie, gradiente cortico-midollare, bilancio del sodio, sinapsi chimiche ed elettriche (Ghirardi).

Opinioni finali: sicuramente è l'esame più tosto dell'anno e probabilmente uno dei più difficili di tutto il corso di laurea; preparatevi bene e vedrete che non è nulla d'impossibile.

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ESAME: FISIOLOGIA 1 

ANNO IN CUI HO SOSTENUTO L'ESAME: Giugno 2016

PROFESSORI DEL CORSO: Montarolo, Tempia, Ghirardi

TEMPO DI STUDIO: Un paio di mesi e un po' di fortuna.

MATERIALE DI STUDIO: Per la parte di fisiologia cellulare (Tempia) bastano le dispense delle pazze. Ho usato il Conti solo per qualche chiarimento. Per cardio (Montarolo) invece è necessario ed indispensabile l'Agnati che va letteralmente imparato a memoria, anzi capito da inizio a fondo. Una volta studiato l'Agnati consiglio anche di leggersi per bene le dispense e le sbobine di Montarolo perchè spesso dice cose in più, fa esempi che poi sono utili all'esame o corregge dettagli (L'Agnati è un buon libro ma è un po' vecchiotto). Per gastro e renale (Ghirardi) consiglio di usare il conti e di tenere sott'occhio le suo sbobine perchè alcune parti che lei ha approfondito sono trattate troppo superficialmente sul libro.

ESAME: L'esame è composto da uno scritto a crocette e da un orale. Lo scritto copre tutto il programma ed è composto da 80 vero/falso, ogni riposta corretta vale +1,25 punti e ogni risposta errata vale -1,25 (proibito sparare a caso quindi). Per passare all'orale bisogna fare almeno 50 punti. Lo scritto si passa solo se si ha studiato bene e tendenzialmente è un po' più facile ai primi appelli. All'orale si passa con 2 professori a caso che fanno una o due domande ciascuno. Quasi sempre interroga anche il prof. Losano anche se non ha fato nemmeno una lezione. Io sono passato con Tempia e Losano. Tempia solitamente è molto bravo e tranquillo, non mette pressione e fa domande ampie e "normali", ti lascia parlare ma ti segue nel discorso e interviene per chiedere qualche dettaglio o indirizzarti nel discorso. Montarolo è invece molto severo e puntiglioso e vuole capire se hai compreso la sua materia. Odia chi studia tutto a memoria (e se ne accorge sempre) e boccia senza pietà chi non sa ragionare. Quasi sempre fa domande di cardio ma l'ho sentito fare anche domande su altri argomenti. Molto spesso fa anche correggere qualche domanda dello scritto e fa domande di ragionamento in cui devi fargli vedere che hai studiato, compreso e assimilato tutto. In ogni caso se si ha studiato bene, se la materia è chiara e si sa ragionare su di essa il prof è abbastanza giusto e imparziale. Inoltre è molto attento a ciò che si dice, ti segue nei ragionamenti e se hai qualche incertezza ti aiuta a uscirne. Losano è una vera mina vagante. Fa domande su qualunque argomento, è distaccato e sta in silenzio. Spesso alcune domande sono un po' assurde o vuole sentirsi esporre gli argomenti in modo particolare. A volte fa parlare 10 secondi altre ti tiene mezz'ora, si arrabbia per niente e chiede dettagli assurdi. Di solito però se non si fa scena muta non boccia e al massimo abbassa il voto. Ghirardi l'ho vista poco interrogare ma sembra abbastanza tranquilla e posata.

CONSIDERAZIONI FINALI: Esame lunghissimo e impegnativo ma bellissimo. Finalmente si studia qualcosa di davvero interessante e fisiologia bisogna capirla più che impararla a memoria. Lo studio sarà lungo e faticoso ma vedrete che sarà anche molto interessante e quasi appassionante. Naturalmente ci va anche una buona dose di fortuna ma non è così impossibile come può sembrare e non preoccupatevi se anche non si passa al primo colpo. Consiglio però di cominciare a studiare in tempo e di provarlo (avendo studiato) fin da Giugno per non rischiare di portarselo a settembre o oltre.

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Anno in cui si è sostenuto l'esame: giugno 2016.

Professori del corso e professori con cui si è sostenuto l'esame: Filippo Tempia, PierGiorgio Montarolo, Mirella Ghirardi, (Losano, presente esclusivamente in sede d'esame).

Materiale di studio utilizzato: 

- Tempia: da fare le sbobine (indifferente di quale anno siano, gli argomenti sono sempre gli stessi), più vari approfondimenti sul Conti, che il prof. segue fedelmente (ad esempio canali ionici). Io comunque, una letturina al Conti la darei ugualmente.

-Montarolo: sbobine da fare molto molto bene, ahimè sono necessarie ma non sufficienti. Integrare con l'Agnati (letto tutto, ma alcuni capitoli li ho bypassati, es. controllo della pressione arteriosa, troppo prolisso), è un buon libro, un po' vecchiotto ma garantisce una comprensione più profonda degli argomenti. In ogni caso è possibile utilizzare al posto dell'Agnati il Levick (in inglese), purtroppo solamente in inglese. Sta a voi decidere di affrontare un testo in lingua straniera. In ogni caso io l'ho utilizzato per qualche approfondimento (la parte sugli endoteli l'ho trovata fatta bene, è un libro conciso, ideale per un esame MOLTO dispersivo). Sconsiglio il Conti in quanto il materiale è già sufficiente; anche se, per i più impavidi, consiglio una lettura sulle correnti pacemaker, permette una visione più chiara dell'argomento che credo sia trattato dal prof. in maniera troppo sbrigativa.

-Ghirardi: per GASTRO ho utilizzato le sbobine, eventualmente da affiancare alle slides, molto utili, contengono un quantitativo di dettagli talvolta superiore allo stesso libro. Per RENALE ho utilizzato ancora una volta le sbobine, però ho affrontato molti argomenti dal Conti (che per renale credo sia fatto ottimamente), uno su tutti "meccanismi di scambio per controcorrente". Sconsiglio altri testi (monografie come il Vander), sono il portafoglio e soprattutto la vostra salute a rimetterci.

Tempo di studio: credo sia fondamentale cominciare a studiare già durante le lezioni, credetemi gli argomenti sono tantissimi, la materia è molto bella e soprattutto importante, quindi fare maratone di studio non serve a molto. In ogni caso credo che 2 MESI siano sufficienti per essere preparati.

Domande d'esame: l'esame è strutturato in uno scritto a crocette, più orale (doppio orale).

SCRITTO: 80 domande. Una risposta esatta vale +1,25, una risposta errata -1,25, quindi valutate attentamente se rischiare una risposta su cui siete incerti. Lo scritto si passa con un punteggio superiore o uguale a 50.

ORALE: si passa con due dei quattro professori disponibili. Io sono passato con la prof. Ghirardi e con Montarolo. La prima è una persona squisita, il clima è molto rilassato, quindi nulla di impossibile. Chiede solo la sua parte e talvolta la parte di Tempia. In ogni caso sebbene l'indole molto pacata pretende risposte molto precise, e spesso richiede di approfondire l'argomento. Tende a tenere tanto, circa 20-30 minuti. Montarolo è, al contrario, un personaggio molto imprevedibile. Se dell'umore giusto è un professore alla stregua degli altri (Ghirardi, Tempia). Se invece è di cattivo umore l'esame diventa molto più complesso del previsto, non è impossibile che scleri minacciando di bocciarvi. Il mio consiglio è di non perdere assolutamente la calma, siate sicuri di voi stessi, rimanendo calmi e ragionando, anzichè farsi prendere dal panico, lui stesso apprezzerà molto. Chiede praticamente solo cardiovascolare.

Le mie domande sono state:

-secrezione salivare (mi ha chiesto praticamente tutto quello che c'era da dire, più legge di Starling e il suo ruolo nelle secrezioni in generale);

-coronarie. Due piccoli accorgimenti: a) sono da sapere i cenni anatomici, b) sono altrettanto da sapere i grafici, il prof. vi munirà di carta e penna e pretenderà che voi sappiate il grafico in questione.

Opinione finale: è sicuramente l'esame più importante dell'anno. Non va assolutamente preso sotto gamba, in quanto, come già detto, si tratta di una materia importante oltre che bella. Il voto dello scritto tendenzialmente è importante, con una voto sopra i 75 è "relativamente" facile ambire ad un risultato eccellente, tuttavia non bisogna scoraggiarsi, anche con uno scritto medio-basso (50-60) con un orale molto ben fatto è possibile prendere un voto alto, se non addirittura il massimo dei voti (scordate però la lode). Per quanto riguarda Tempia e Losano, il primo è veramente un pezzo di pane, buono, comprensivo, mette a proprio agio. È sicuramente il professore più appetibile. Losano è completamente agli antipodi, è una roulette russa, si oscilla da un estremo in cui è lui a condurre l'esame (vi basterà annuire e assecondarlo per essere promossi anche con il massimo), all'altro estremo in cui sebbene diciate le cose giuste (secondo quanto spiegati dagli altri prof.) lui si opporrà affermando tutt'altro. In ogni caso anche con lui vige la "regola" dell'assoluta calma, ragionate; in ogni caso dall'esterno non mi è sembrato molto irascibile.  Per concludere, si stratta di una bella materia, se affrontato al meglio l'esame non è poi così impossibile, datelo ai primi appelli e il resto del semestre sarà in discesa. IN BOCCA AL LUPO.

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Anno in cui si è sostenuto l'esame: giugno 2016

Professori: Tempia (biofisica e fisiologia cellulare), Montarolo (fisiologia cardiovascolare), Ghirardi (fisiologia dell'apparato digerente e fisiologia renale), Losano (solo esame).

Materiale di studio: Irrinunciabile il Conti, un ottimo testo: chiaro, conciso, ricco di grafici e tabelle. Per le parti di Tempia e Ghirardi è perfetto, i professori lo seguono pedestremente. Per la parte di Montarolo, il Conti è ostico. Le immagini sulle diapositive di Montarolo vengono dall'Agnati, un libro vecchissimo, fuori catalogo da diversi anni. Lo trovate fotocopiato dalle Pazze. A mio avviso, l'Agnati non è un buon libro di testo: molto prolisso, poco chiaro e, ovviamente, non aggiornato; ha però il pregio di presentare degli ottimi richiami di fisica, a cui Montarolo tiene tanto e che sono fondamentali per capire la fisiologia cardiovascolare. Meglio comunque acquistarlo. Le diapositive proiettate durante il corso di tutti e tre i professori vengono pubblicate su CampusNet: quelle della Ghirardi contengono tutto quello che c'è da sapere e anche di più. Quelle di Tempia sono riassuntive, ma perfette per tenere traccia dello studio sfruttando i propri appunti. Quelle di Montarolo sono un po' più confusionarie, infarcite di grafici su grafici. Utili per cercare di raccapezzarsi su ciò che bisogna studiare per l'esame. Assolutamente consigliate sbobine e dispense, reperibili dalle Pazze e su mediafire: ce ne sono di diverse annate, tutte piuttosto valide. Per lo scritto, esercitarsi con le domande d'esame di mediafire. Sconsigliato acquistare ulteriori monografie proposte dai professori ad inizio corso. Attenzione a far fede al programma d'esame pubblicato su CampusNet, non tutto ciò che viene richiesto infatti viene trattato a lezione.

Tempo di studio: per questo esame è fondamentale stare al passo con lo studio già durante il corso. Privilegiate lo studio della fisiologia durante le lezioni, perché è comunque l'esame più corposo e impegnativo del semestre. Se si riesce a studiare già durante il semestre, un mese di studio esclusivo prima dell'appello è sufficiente per affrontare l'esame.

Modalità d'esame: Scritto di sbarramento: 80 domande VoF: +1,25 pt per risposta corretta, 0 pt per risposta non data, -1,25 pt per risposta non data. Sufficienza per accedere all'orale: 50 pt. 28 domande di biofisica e fisiologia cellulare, 28 di fisiologia cardiovascolare, 12 di fisiologia dell'apparato digerente, 12 di fisiologia renale. Lo scritto non è facile. La parte più facile è quella di Tempia, inoltre le sue domande tendono a ripetersi. La parte della Ghirardi comprende domande molto precise, con parecchi trabocchetti. Bisogna essere padroni di tutti i dettagli delle sue lezioni per essere sicuri di fare un buon punteggio. La parte di Montarolo è un salto nel buio ed è sicuramente la più difficile: spesso compaiono grafici e domande di patologia. Oralesi viene interrogati casualmente da due professori, che tendenzialmente chiedono la propria parte. Losano chiede cardiovascolare o renale. Tempia fa una domanda generale e lascia parlare: se si è preparati bastano 5 minuti e si può ottenere un parziale molto alto. La Ghirardi è gentile e vi mette a vostro agio: anche lei fa domande di ampio respiro, ma è spesso pistina e vuole sapere tutti i dettagli che spiega a lezione. Montarolo dà molto peso allo scritto, e se avete un punteggio basso parte prevenuto e non vi darà un voto alto. Come a lezione, fa il megalomane e deve farti sentire uno schifo, altrimenti non è contento. Fa ragionare, chiede di disegnare grafici, vuole spiegazioni fisiche. Ostico. Losano è imprevedibile. Lo potrete trovare di buono o cattivo umore. L'importante è lasciarlo parlare, annuire e sorridere. Generalmente non è determinante nella decisione del voto finale.

Domande d'esame: meccanica del muscolo scheletrico (Tempia), ciclo cardiaco e scappamento idioventricolare (Losano).

Opinione finale: è l'esame più impegnativo dell'anno, ma anche, a mio avviso, il corso più bello. Studiate con costanza e sarà tutto più semplice. Consigliato al primo appello, come primo esame della sessione.

 

 

 

 

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FISIOLOGIA I Recensione di TentarnonNotch

ANNO IN CUI SI È SOSTENUTO L’ESAME: giugno 2016

PROFESSORI DEL CORSO: Tempia, Montarolo, Ghirardi. All’esame può comparire Losano

MATERIALE DI STUDIO: Prima di tutto bisogna considerare che non tutti gli argomenti vengono svolti a lezione e quindi è fondamentale seguire il programma che potete trovare su exam review. Questo è particolarmente vero per fisiologia cardiovascolare. Inoltre, c’è un capitolo sul metabolismo energetico che non so quanto venga richiesto, ma, in ogni caso, è ben fatto sul Conti, condensato in una decina di pagine consecutive (non fatevi spaventare dai molti titoli che troverete nel programma perché fanno riferimenti a mini-argomenti). Per la parte di Tempia (fisiologia cellulare e muscolare), sono sufficienti le sbobine/appunti e si può utilizzare il Conti, dato che il professore stesso lo segue fedelmente. Per la parte di Montarolo (fisiologia cardiovascolare) è difficile fare riferimento a un libro solo. Sicuramente sono importanti le sbobine, anche degli altri anni, dato che spesso il professore spiega solo quello che ha voglia di spiegare, ma poi ovviamente viene richiesto tutto quello che è elencato nel programma. Io personalmente ho utilizzato l’Agnati, che nei primi capitoli tratta le basi fisiche del sistema cardiovascolare, che sono importanti per Montarolo e quella parte è abbastanza ben fatta. Altri capitoli non sono semplicissimi e quindi bisogna aver studiato e capito bene le spiegazioni per poterli affrontare sul libro. So che Montarolo utilizza molte slide prese dal Levick, che è un libro monografico in inglese, ma non avendolo utilizzato personalmente non lo saprei giudicare. Sul Conti ho letto pochissime parti di cardiovascolare, tra cui il potenziale dei miocardiociti, che a livello molecolare non è per nulla chiaro sull’Agnati. Le circolazioni come quella polmonare, cerebrale, cutanea e muscolare possono essere affrontate tranquillamente sull’Agnati, dove sono risolte in un numero relativamente limitato di pagine. Altri argomenti molto importanti, ma non sempre affrontati a lezione sono la circolazione coronarica, il controllo della pressione e la regolazione del flusso. In questi casi suggerisco di seguire le sbobine degli anni passati (potete trovarle qui su examreview), quando la circolazione coronarica e il controllo della pressione erano ancora affrontati a lezione. Può essere utile seguire le slides del professore su Campusnet e approfondire sull’Agnati oppure su internet. A questo proposito, io in rete ho trovato il sito in inglese “cv physiology”, che ho trovato utile perché si possono cercare i singoli argomenti e in una pagina ci sono spiegazioni che non ho reperito da altre parti (non è esauriente, ma può chiarire eventuali dubbi). Per la parte della Ghirardi, se avete avuto Piccinini per la parte di Biochimica Metabolica rimarrete stupiti nel trovare delle slides ancora più complete e dettagliate. Proprio per questo motivo, la professoressa non richiede più di quanto dice a lezione e sono sufficienti le slides. A mio giudizio, non è necessario un libro monografico di renale. Alcuni argomenti sono leggermente più complicati, ma se proprio si vuole si può leggere il Conti, per esempio, per la parte della formazione e mantenimento del gradiente osmotico midollare. Nonostante non ci sia nessun accenno nel programma bisogna anche studiare la regolazione endoteliale che era spiegata alcuni anni fa dal professor Losano, che spesso si presenta agli esami, ma mai alle lezioni. L’argomento può essere richiesto sia da Losano stesso sia da Montarolo. Non so dire con quanto approfondimento vada studiata questa lezione, ma sicuramente sono sufficienti le slides e le sbobine vecchie. 

TEMPO DI STUDIO: direi dai 2 mesi e mezzo ai 3 mesi. Nel nostro caso, le lezioni erano tutti i giorni e il programma si concludeva circa 40 giorni prima del primo appello. Il caldissimo consiglio è quello di studiare volta per volta cercando fin dal primo studio di capire bene gli argomenti, per facilitare il ripasso. Vedrete che a ogni nuova lettura scoprirete nuovi aspetti e chiarirete nuovi dubbi. Il programma molto vasto richiede quindi molto tempo. Se riuscite a superare l’esame al primo appello, sicuramente il resto della sessione sarà in discesa.

DOMANDE D’ESAME: l’esame ha uno scritto composto da 20 proposizioni divise in 4 punti, per ognuno dei quali bisogna indicare se è vero o falso. Una risposta esatta vale 1,25 punti, mentre quella sbagliata -1,25, in modo che se si risponde correttamente a metà delle domande e si sbaglia la metà restante il punteggio è 0. Conviene quindi se non si è sicuri della risposta da dare lasciare in bianco, dato che la risposta non data vale 0. Le domande dell’esame sono molto dettagliate e specifiche. Sono di solito 7 proposizioni sulla parte di Tempia, 7 su quella di Montarolo e 6 su quella della Ghirardi. Le domande di Tempia sono in genere più semplici e si ripetono abbastanza rispetto agli anni passati. Quelle di Montarolo si ripetono molto più raramente. Di solito sono domande più di ragionamento che nozionistiche. Possono esserci anche grafici da interpretare, quindi guardate bene le slides. Può essere utile leggere alcune domande sul libro in inglese “Mcqs/ecqs in human physiology” di Roddie e Wallace che si può trovare in rete. Le domande di Montarolo non sono di solito prese da quel testo, ma in alcuni casi fanno capire la tipologia di richieste del professore. In più ogni risposta è spiegata e perciò può essere molto utile, come può essere utile leggere le domande degli altri anni che si trovano su exam review anche se non dovessero ripetersi. Per la parte della Ghirardi per poter rispondere basta aver studiato il pur immenso programma, ma bisogna prestare grandissima attenzione alle domande perché spesso vanno molto nello specifico e addirittura ci sono nello stesso punto, ad esempio, due aspetti veri e uno falso, che però è sufficiente a rendere falsa la risposta. Quindi bisogna leggere molto attentamente e fino in fondo le domande. Per superare lo scritto bisogna ottenere un risultato superiore al 50. Nonostante molti dicano che il risultato dello scritto, se positivo, non condiziona l’orale, posso dire che al mio appello un risultato molto basso può condizionare negativamente l’atteggiamento soprattutto di Montarolo, mentre uno positivo non assicura né un buon voto né la promozione, ma è un buon inizio. All’orale si passa da due dei quattro professori che possono essere presenti (a volte sono solo tre). In genere chiedono la parte che hanno spiegato, ma possono chiedere anche quelle degli altri. Losano è la scheggia impazzita perché può chiedere di tutto. Può anche fare domande molto particolari, ma non pretende risposte immediate, ma vuole verificare che abbiate studiato, ma soprattutto che abbiate capito e sappiate ragionare. In generale preferisce cardiovascolare e renale. Insieme a Montarolo, formano la coppia del camice, perché si presentano con questa divisa all’esame. Montarolo chiede cardiovascolare e si rende conto molto presto se “remate”, cioè, nel suo vocabolario, se girate intorno agli argomenti e vi arrampicate sugli specchi. Tende a mettere in difficoltà cercando di verificare se sapete ragionare. Se fate male la sua parte allo scritto, poi dovete mettere in conto di dover essere molto bravi all’orale se passate da lui e, in ogni caso, il voto finale non sarà altissimo. Tempia e Ghirardi sono molto più lineari, chiedono anche i dettagli, ma lasciano parlare e se avete studiato andrà benissimo. Personalmente le mie domande d’esame sono state:

Tempia: recettori del glutammato

Montarolo: controllo locale del flusso con approfondimenti particolari su effetto Bayliss e sistema ortosimpatico

OPINIONE FINALE: è un esame molto complesso per il fatto che alcuni argomenti sono difficili da capire e gestire, mentre altri sono più semplici, ma molto lunghi e mnemonici. Il mio consiglio è quindi di dedicarci molto tempo e dare la priorità, nel caso non abbiate esami indietro. La nota positiva è che soprattutto la parte di cardiovascolare è molto interessante e quindi c’è la possibilità che vi piaccia e quindi dedichiate più volentieri il vostro tempo per questo esame.

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ESAME: Fisiologia I Canale A - Recensione di: LucaCumi

ANNO: giugno 2015

PROFESSORI: Montarolo, Tempia, Ghirardi, Losano

MATERIALE DI STUDIO:

- Montarolo: la parte di cardio è la parte più ostica di fisiologia I, partendo dal fatto che bisogna avere ottime basi di fisica. Infatti gran parte di cardio è comprensibile solo se si ha la capacità di applicare leggi fisiche della meccanica dei fluidi o elettrostatica (per quanto riguarda l'ECG). Ripeto, COMPRENSIBILE: non serve a niente studiare a memoria cardio, essenzialmente per diversi motivi. Primo, Montarolo odia le persone che si imparano la lezioncina a memoria senza capire niente, ma soprattutto se ne accorge, sia allo scritto che all'orale. Infatti allo scritto non chiede MAI una definizione oppure un concetto, bensì vi chiede di applicare quello che vuoi avete imparato dallo studio della materia: in poche parole lui vi "insegna" 1 e 2, all'esame vi chiede quanto fa 1+2. All'orale la stessa cosa, munito di carta e penna chiede di disegnare grafici, formule e così via. Inoltre le cose da imparare nel corso di fisio I sono veramente troppe, riuscendo a capire cardio oltre a facilitare lo studente nel superare l'esame, vi permette di evitare di imparare a memoria altra roba. Per il materiale di studio sono essenziali le sbobine, fatele e rifatele, dovete saperle a memoria. Inoltre vanno integrate con un buon libro. Il Conti lasciatelo stare, confusionario e prolisso vi farà solo perdere un sacco di tempo. Del Levick, molto amato da Montarolo, ne ho sentito parlare bene, ha però la pecca di essere in inglese. Io personalmente ho usato l'Agnati: è fatto veramente bene, soprattutto affronta con dedizione la parte di fisica applicata all'apparato cardiovascolare (anche se spesso si perde nelle risoluzione delle formule), anche se ha il problema di essere un po' vecchiotto e di contenere alcuni errori. I capitoli da fare sono praticamente tutti, però vi consiglio: il capitolo sull'ECG è meglio farlo sulle sbobine (evitare la parte sugli ECG patologici), la parte della regolazione della pressione arteriosa fatela anche essa sulle sbobine, soprattutto fatevi bene la parte sui barocettori (consiglio quelle 2012-2013 per questa parte, son molto schematiche e ben fatte), e anche la circolazione coronarica fatela esclusivamente sulle sbobine, quelle 2013-2014 son fatte stra bene, mentre le altre circolazioni (cerebrale, polmonare, cutanea, muscolare) fatele sull'Agnati. Per il resto fatelo tutto, oltre a chiarirvi gli innumerevoli dubbi che vi verranno durante lo studio della materia troverete molte cose spiegate da Montarolo. In definitiva l'unico modo per "sopravvivere" a Montarolo e a Losano è capire e sapere a memoria l'Agnati e le sbobine.

- Tempia: vi farà la parte sulla fisiologia della cellula, del neurone, e del muscolo. Tempia segue fedelmente il Conti, e all'orale vuole sentirsi dire quello che c'è scritto sul libro. Per districarsi dalle innumerevoli pagine del libro possono essere sufficienti le sbobine e slides, anche se una lettura al Conti io la darei. Da fare però bene sul Conti sono: i canali ionici (spiegati da Tempia alla veloce ma all'orale chiesti nel minimo particolare) e la fisiologia del muscolo.

- Ghirardi: vi farà la parte di gastro e renale. Per quanto riguarda gastro esclusivamente slides+sbobine. Sulle sue spettacolari slides c'è molto di più di quanto non ci sia sul Conti, comunque anche la Ghirardi segue fedelmente il libro. A parte le parti sulle varie secrezioni, gastro è la parte più scorrevole di fisio I. Per renale sono fondamentali le sbobine, sul Conti è molto molto lungo secondo me, però può servire se non si capisce qualche argomento (fatevi ad esempio i vari canali del tubulo renale oppure il meccanismo di controcorrente). Non andate a compravi il Vander di renale, perchè tra sbobine, slides e Conti avrete tutto il materiale necessario per comprendere e studiare la materia.

Comunque per ogni parte basatevi sul programma d'esame su campusnet: molti argomenti non vengono trattati a lezioni, ma sia allo scritto che all'orale vengono chiesti.

TEMPO DI STUDIO: io direi 2 mesi belli pieni, anche 2 e mezzo. Per questo è importante iniziare a studiare già durante le lezioni. Vedrete infatti che le cose da memorizzare tra sbobine, Conti, Agnati e slides sono veramente troppe. Cercate di dare fisio ai primi appelli, non perchè siano più facili, ma perchè vi togliete un esamone.

MODALITA' D'ESAME: scritto più orale. Per quanto riguarda lo scritto sono 80 VeF su tutte e quattro le materie, domanda corretta +1.25, domanda errata -1.25, domanda non data 0: per poter accedere all'orale è necessario avere un punteggio superiore o uguale a 50. Allo scritto viene chiesto veramente TUTTO, e soprattutto viene chiesto anche il minimo particolare. Leggete però bene le domande perchè spesso presentano trabocchetti. Potete cercare vecchie prove d'esame: alcune di Tempia e Ghirardi vengono riproposte, Montarolo mette SEMPRE nuove domande. Lo scritto influenza il voto finale dell'esame, generalmente con 50 non ci supera il 27, Montarolo è quello che da più peso allo scritto. L'orale però è veramente un'incognita. Per Tempia e Ghirardi il problema non sussiste, basta aver studiato e fare un discorso sensato e l'esame andrà bene. Il problema sono Montarolo e Losano. Montarolo chiede sempre cardio (alcune volte renale, ma raramente) e l'unico modo per sopravvivere alle sue domande è aver capito cardio in tutte le sue forme e soprattutto dovete dimostrargli di saper ragionare: se non l'avete studiata ma soprattutto compresa lui se ne accorge, e non ci pensa due volte a bocciare. Losano è veramente un incognita: l'esito dell'esame dipende MOLTO dal suo tono d'umore. Chiede generalmente cardio e renale, ma spesso e volentieri vi fa domande che con il programma d'esame non centrano niente (al mio appello mi ricordo ancora che chiese cosa fosse lo scudo miocardico(?) o il quadro ventricolare della fibrillazione atriale(??)). Però generalmente non si aspetta delle risposte, dovete anche con lui dimostrare di saper ragionare.

DOMANDE D'ESAME: All'orale si passa da due dei quattro professori. Tempia: fisiologia del muscolo liscio e qualche domanda sul potenziale d'inversione; Montarolo: ECG (con disegnino delle 6 precordiali di Wilson dove mi chiese il motivo per il quale l'isodifasica varia in quel modo), Starling e qualche domanda del compito a cui non avevo risposto. Se avete capito cardio e sapete ragionare senza sparare cavolate 10 minuti massimo e vi manda via.

OPINIONI FINALI: secondo me è il primo vero esame a sbarramento, sia per quanto riguarda la mole di argomenti da imparare, sia per quanto riguarda la difficoltà di alcuni argomenti, sia per quanto riguarda la modalità d'esame (scritto più doppio orale), sia per quanto riguarda i professori che son molto esigenti. Tutto ciò comporta che la percentuale di bocciati all'esame è più alta rispetto alla media. L'unica nota posivita è che l'esame è veramente interessante, cardio è stupenda a mio avviso, il problema è che è difficile da capire. Come detto prima l'esame datelo ai primi appelli, vi toglierete davvero un peso.

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Esame: Fisiologia I, recensione di Stefano

Anno: luglio 2015

Professori: Filippo Tempia, Mirella Ghirardi, Pier Giorgio Montarolo, Gianni Losano (solo all’esame)

Materiale di studio: per quanto rigurda il materiale di studio bisogna distinguere tra le varie materie. Per la fisiologia del neurone e del muscolo (Tempia), il professore segue il Conti, che però contiene dei dettagli in più e inutili al fine dell’esame; perciò si può o usare le sbobine presenti su Examreview (personalmente ho fatto così e mi sono trovato benissimo; bisogna solo integrare la parte sui muscoli lisci, che il professore a noi non ha spiegato) oppure seguire sul Conti, saltando le parti non richieste. Per la parte di digerente e renale (Ghirardi), sono sufficienti le sbobine a cui eventualmente si può affiancare il Conti per integrare qualche dettaglio mancante o per comprendere meglio qualche argomento poco chiaro. Per la parte di cardiovascolare (Montarolo), che è sicuramente la più impegnativa, consiglio vivamante l’Agnati (lo trovate solo fotocopiato, visto che è fuori stampa) da fare dall’inizio alla fine: c’è praticamente tutto quello che spiega Montarolo, esposto però in maniera più logica, chiara e lineare; tuttavia il libro non basta e conviene integrarlo con gli appunti, soprattutto per quel che riguarda i grafici (allo scritto ce n’è sempre almeno uno) che il professore spiega a lezione e che a volte sul libro mancano; inoltre, bisogna fare attenzione a correggere qualche dettaglio del libro che Montarolo considera sbagliato o poco corretto.

Tempo di studio: due mesi ci vogliono tutti, perché le cose da ricordare sono davvero tante e i professori sono molto esigenti.  

Modalità d’esame: l’esame prevede prima uno scritto con 80 vero o falso (per ogni risposta corretta si guadaga 1,25 punti, mentre per ogni risposta sbagliata vengono tolti 1,25 punti; ogni risposta non data vale 0); se si arriva a totalizzare almeno 50 punti si può accedere all’orale, che è il vero esame, con il quale si determina il voto finale. Il voto dello scritto non influenza molto la votazione finale, anche se non bisogna aspettarsi voti altissimi se si è preso un punteggio relativamente basso allo scritto.

Poco prima dell’orale viene consegnato lo scritto corretto, poi si passa sempre da due professori, che tendono a chiedere la propria materia, ma non è una regola assoluta. Alcuni, soprattutto Montarolo, partono dalla correzione dello scritto.

Tempia e Ghirardi tendono a fare un esame più nozionistico, mentre Losano e Montarolo richiedono anche una certa quota di ragionamento, eventualmente affiancato da grafici (quindi sappiateli disegnare, perché li chiedono).

Domande d’esame:

  • Losano: meccanismo di moltiplicazione in controcorrente, modificazioni a cui va incontro la pre-urina dal glomerulo fino al dotto collettore, regolazione della funzionalità renale sia ormonale che non, ragionamento su come varia l’osmolarità dell’urina nei vari tratti nelle diverse condizioni che di volta in volta presentava (disidratazione, assunzione di caffeina, alcool, riduzione della velocità di filtrazione glomerulare ecc.)
  • Ghirardi: vari meccanismi di eccitazione-inibizione pre-sinaptica e post-sinaptica, recettori GABAergici con relativa struttura, funzione e farmaci che ne condizionano il funzionameno.

Opinioni finali: le cose da sapere sono davvero molte e l’esame è indubbiamente uno dei più tosti del secondo anno, ma non è impossibile. L’importante è avere le idee chiare sui vari argomenti e non farsi suggestionare dalla fama che l’esame e i professori hanno.

A mio parere conviene toglierselo il prima possibile, così da affrontare più serenamente gli altri esami e per “sbloccare” fisiologia II, che è uno dei primi esami del terzo anno.

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Esame di Fisiologia I - Recensione di: E.P.

Professori: Mirella Ghirardi, Pier Giorgio Montarolo, Gianni Losano

Anno esame: giugno 2014

Materiale di studio: qui bisogna distinguere a seconda degli argomenti:

- Fisiologia della cellula e del neurone (Ghirardi): appunti presi molto bene e Conti vanno benissimo. Gli argomenti spiegati a lezione riflettono esattamente quelli del libro di testo.

- Fisiologia del muscolo (Montarolo): il capitolo del Conti ha tutto e non manca praticamente di nulla, come dice lo stesso professore.

- Fisiologia cardiovascolare (Montarolo): l’Agnati, pur non essendo apprezzato dal professore e contenendo alcuni errori, è forse ancora meglio del Conti per questa parte. Senza dubbio, il migliore è il Levick ma c’è solo in inglese, quindi, sta a voi decidere se affrontare questo argomento in lingua straniera. Le coronarie non sono fatte bene sull’Agnati, men che meno sul Conti: consiglio di prendere dalle pazze il capitolo in merito che dovrebbe essere parte del libro di Losano che ha tutto quello che serve. Sono di nuovo fondamentali gli appunti per capire come ci si deve approcciare a questa parte, quali sono i punti chiave su cui si sofferma il professore e dove l’Agnati non va considerato (per esempio la parte sulla regolazione della circolazione in toto, meglio avere ottimi appunti)

- Fisiologia del rene e dell’apparato digerente (Ghirardi): appunti e Conti vanno benissimo. La professoressa a lezione dirà addirittura ben più di quello che trovate sul libro. Non state a prendere un altro libro solo per renale perché davvero con Conti e appunti avete a disposizione tutto quello che vi serve.

- Losano: per la sua parte sconsiglio di prendere il libro scritto da lui perchè avete libri a sufficienza per essere preparati anche alle sue domande. Il professor Losano terrà una lezione sui fattori endoteliali: basatevi solo sugli appunti per quella parte.

Tempo di studio: 2 mesi. L’esame è davvero vasto, copre tanti argomenti e vi renderete conto che le cose da ricordare sono moltissime, ma soprattutto che all’esame viene chiesto tutto, anche il minimo particolare (principalmente allo scritto). È bene quindi cominciare a studiare già durante le lezioni.

Domande d’esame:
- scritto: sono 20 domande, ciascuna delle quali contiene 4 affermazioni (per un totale di 80 domande quindi) che possono essere o vere o false. Sono suddivise in 7 per cardio, 7 di cellulare e neurone, 3 per gastro e 3 per renale. Ogni domanda giusta sono +1.25, ogni risposta sbagliata -1.25, mentre la risposta bianca è contata come 0. Le domande di cardio sono molto di ragionamento, cioè spesso e volentieri capitano cose che a prima impressione possono spaventare perché o non le si è mai viste o non ci si è fatto troppo caso nello studio (per esempio al mio scritto c’era questa domanda: è possibile udire un soffio sistolico al margine destro dello sterno in caso di: ipertiroidismo, forame ovale pervio e non ricordo più le altre due), ma ragionando si possono risolvere. Senza dubbio, resta che allo scritto cardio è il maggior ostacolo, perché le rimanenti parti richiedono molto meno ragionamento e solo di aver studiato molto bene, oltre ad aver letto con attenzione le domande. Il consiglio è di leggere bene le domande perché spesso basta una sola parola per rendere vera o falsa l’affermazione. Sfruttate le prove presenti qui su examreview per farvi un’idea. Per passare bisogna fare almeno 50 punti.
- orale: si passa a caso da due dei 3 professori presenti (al mio appello c’erano Montarolo, Ghirardi e Losano). Vi viene dato lo scritto di modo che possiate guardarlo prima di andare all’orale e pensare a correggere le vostre risposte. Montarolo è il professore che considera di più lo scritto, non solo in termini di punteggio, ma soprattutto perché parte dalla sua correzione. Quindi, è importante capire i propri errori e saperli spiegare all’orale. Chiaramente il punteggio di scritto influenza un po’ l’orale, ovvero con 50-59 tendenzialmente non si supera il 27, ma ci possono essere delle eccezioni. È chiaro che con un punteggio molto alto è più facile ottenere risultati eccellenti, ma anche in questo caso non si può escludere un forte abbassamento se non addirittura la bocciatura. Montarolo tende a vedere se avete capito e sapete ragionare: quindi, fa disegnare grafici, fa fare esempi, chiede di motivare le risposte sfruttando le leggi della fisica ecc. Tuttavia, tende a mettere un po’ più sotto pressione, perciò quando sapete rispondere siate sicuri di quello che dite e lascerà anche parlare, ma se vi fate prendere dall’ansia e dimostrate insicurezza è più facile che il professore vi interrompa con molte domande e che alla fine non riusciate più a rispondere o facciate errori. Ghirardi tende a fare domande di ampio taglio, quindi avete modo di parlare per parecchio tempo senza che lei vi interrompa. Losano fa di nuovo domande abbastanza generali, però si fissa su alcuni particolari e poi tende ad insistere su quelli, ma anche lui lascia abbastanza parlare soprattutto se arrivate a dire proprio quel particolare che gli interessava. Fate solo attenzione che non ammette errori di anatomia e quindi si può essere facilmente bocciati se per esempio non si ricorda il decorso dell’arteria circonflessa sinistra o le diramazioni dell’arco aortico (un veloce ripasso al sistema vascolare non può che aiutarvi). Alle volte fa domande un po’ strampalate, ma non si aspetta risposta, più che altro vuole che ragioniate: quindi, non dite cose a caso, ma provate a riflettere e apprezzerà (un esempio è il meccanismo di difesa di un opossum: trovate su triptofun una lunga raccolta di curiosità riguardanti la fisiologia e che talvolta sono state domande d’esame, soprattutto di Losano).
Io sono passato con Losano che mi ha chiesto: secrezione parietale con disegnino della cellula, dove sapevo che agiva l’anidrasi carbonica oltre che nelle cellule parietali e la regolazione del pH ad opera del rene. Mentre la Ghirardi mi ha chiesto i canali ionici, i canali e le correnti del calcio e l’esperimento di Katz e Miledi.

Opinioni finali: l’esame è davvero tosto e le cose da sapere sono veramente moltissime. Conviene davvero studiare fin dall’inizio del corso per poterla affrontare al meglio. Se potete date il primo appello visto che è l’esame più importante dell’anno. Onestamente non so se il primo appello sia più facile degli altri anche perché credo sia sempre soggettivo, però mi sento di consigliarvi il primo così da cercare di toglierselo subito. Per il resto, la materia è davvero interessante, si comincia finalmente a intravedere un po’ di argomenti vicini alla pratica e alla realtà di tutti i giorni di un medico. Quindi, per quanto sia pesante è davvero piacevole studiare la materia.

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Esame di Fisiologia 1 - Recensione di:startandstop

Data Esame: giugno 2014

Professori del corso: Montarolo, Ghirardi, Losano

Materiale di studio
CARDIO: Da (almeno) leggere  tutto l’Agnati per avere un’idea generale del tutto. Le sbobine e gli appunti però sono stati fondamentali per capire ciò che i professori vogliono, soprattutto per quanto riguarda argomenti e grafici. L’ideale sarebbe studiare sulle sbobine e andare ad approfondire argomenti fatti sull’Agnati, dove il tutto è più discorsivo e completo. Forse troppo approfondito per quanto riguarda le dimostrazioni delle formule e poche altre parti. L’Agnati inoltre contiene argomenti che spesso non vengono trattati a lezione, che però vengono richiesti, come le circolazioni degli organi (polmonare, cerebrale e così via).

FISIOLOGIA DEL MUSCOLO: è stata spiegata in modo molto sommario da Montarolo, necessaria assolutamente un’integrazione. Sul Conti si trova tutto il necessario sulla parte del muscolo scheletrico e liscio, compresi i grafici, che sono fondamentali.

FISIOLOGIA DEL NEURONE, GASTRO E RENALE: è una parte che è stata spiegata dalla professoressa Ghirardi. Mi sono basata esclusivamente sugli appunti delle sue lezioni: lei è molto chiara, le slides mentre si studia sono molto utili, in quanto sono complete. Se si studia tutto ciò che lei ha detto a lezione si può puntare a voti alti (questo però non è valido per le lezioni di Montarolo, che sono da integrare). Il Conti non è necessario dal momento in cui quello che serve, come i grafici di renale, è sulle sue fantastiche slides.

LOSANO: ha spiegato una lezione sul monossido di azoto. Da studiare sulle sbobine.

Tempo di studio: per avere una visione chiara del tutto, per poter assimilare ed essere in grado di fare collegamenti secondo me sono necessari almeno 2 mesi 1/2, anche 3 per stare tranquilli.

Esame

Lo SCRITTO si compone di 80 domande a crocette, sono dei Vero o Falso. Una risposta giusta vale 1,25 punti, una risposta non messa vale 0, una errata vale -1,25. Questo è il motivo per cui non vale la pena (anzi danneggia molto) il fatto di sparare a caso. Le risposte si mettono solo nel momento in cui si è sicuri o si ha il minimo dubbio. Per poter accedere all’orale sono necessari 50 punti, su un massimo di 100. Le parti di cellulare, renale e gastro sono fattibili:se si  sono studiate  sugli appunti non ci saranno problemi. Forse cardiovascolare è un po’ più clinica rispetto a quella studiata, sono applicazioni di quello che si studia insomma. Qui come all’orale Montarolo vuole far ragionare.  Consigliabile fare delle simulazioni d’esame, o sugli esami vecchi o su un libro apposta, lo Strata. Dalle pazze potete trovare simulazioni e compiti vecchi. Per quanto riguarda il punteggio dello scritto: se si passa con Montarolo all’orale, lui tende a tenere conto del voto dello scritto, quindi chi prende voti non troppo alti (sotto il 65) verrà penalizzato. Montarolo prima di iniziare gli orali fa sempre il discorso “chi è sotto il 70 non si aspetti di prendere 30”:  con le prime persone che passano è più rigido sotto questo aspetto, poi però si adatta a Losano e Ghirardi, che invece non guardano neanche minimamente il voto del compito. In generale quindi gente con 53 di scritto, facendo un bell’orale, può prendere 27 come voto finale.

ORALE: i professori chiamano le persone che devono passare, quindi impossibile “pilotare”, e scegliere il professore con cui si vorrebbe passare. La Ghirardi mette a proprio agio le persone interrogate, lascia parlare, e chiede solo ed esclusivamente le cose spiegate da lei stessa a lezione. Chi studia bene sicuramente con lei prenderà un buon voto. Di solito lei chiede la parte di cellulare, gastro e renale, ovvero la parte spiegata da lei a lezione. Montarolo è molto imprevedibile: io l’ho solo visto di cattivo umore. Tende a fare il fenomeno, odia le persone che lo temono, in generale comunque tende a mettere a disagio gli interrogati. Fa domande in cui bisogna ragionare, e con lui è fondamentale aver capito e non solo studiato a memoria. Utile argomentare disegnando di tanto in tanto i grafici fatti a lezione (lui mette sempre carta e penna a disposizione). Di solito Montarolo chiede cardio. A Losano invece piace molto chiacchierare durante l’orale, tende a parlare lui molto, e bisogna assolutamente assecondarlo. Non è da temere, se si studia, con lui si fanno dei ragionamenti insieme, e insieme si arriverà poi a quello che lui vuole sentirsi dire.

Domande d'esame: io sono passata con Losano e Montarolo. Losano mi ha chiesto il complesso motorio migrante (gastro), mentre Montarolo mi ha chiesto le coronarie.

Opinione finale: è l’esame più impegnativo del 2o anno. Conviene darlo al primo appello, in quanto si presuppone sia più facile rispetto a quelli successivi. E’ una materia più bella rispetto a quelle studiate prima, inizia a "sembrare una materia di medicina"(non come le precedenti), ed è molto discorsiva. Da non sottovalutare formule, grafici e parti mnemoniche.

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