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Sanità Pubblica ed Igiene - Canale B

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Professori: Siliquini (canale B), Zotti (canale A), Bert, Giannino, Russo

Anno esame: marzo 2018

Materiale di studio: sbobine recenti (è indispensabile visto che le cose cambiano di continuo, per esempio la legge sui vaccini) e slides. Attenzione ai dettagli, alle incidenze, alle percentuali perché è ciò che vi chiedono di sapere per lo scritto.

Tempo di studio: 1 settimana

Modalità d’esame: l’esame è uno scritto con 10 crocette a scelta multipla (a volte ci saranno 2 risposte o 3 corrette, ma è segnato). Da 6,00 a 6,99 obbligo di orale con massimo voto raggiungibile 25, 7-8,99 obbligo di orale con massimo 30, 9 e 9,25 potete andarvene con 28, 9,50-9,75 con 29 e 10 con 30. Per la lode c’è l’obbligo di orale. Attenzione che in quelle a scelta multipla c’è la penalità di 0,25 per ogni risposta sbagliata.

Lo scritto è nozionismo puro: percentuali, incidenze, numeri che tenderete a dimenticare in fretta. Vi assicuro che fare 9 è veramente complicato, ma potete tranquillamente finire nella fascia 7-9 così da giocarvi tutto all’orale.

L’orale è abbastanza tranquillo e verrete messi molto a vostro agio. Fondamentale sapere cantando la legge sui vaccini (è stata scritta dalla Siliquini, quindi, capite bene il perché). Vi vengono fatte 3-4 domande molto generiche e tendono a spingere verso il massimo della fascia. A me sono stati chiesti i LEA, screening Ca cervice, tipo di sistema sanitario dei vari paesi europei e percentuale ICA.

Opinioni finali: l’esame si prepara abbastanza in fretta e gli argomenti sono pressochè tutti nuovi, quindi, fa anche piacere una ventata d’aria fresca. La modalità di esame, però, è senza logica perché quelle 10 crocette dove basta un errore per costringervi a fare l’orale non premiano la preparazione, ma solo chi è in grado di ricordarsi meglio l’incidenza della TBC nel 2014 o la percentuale di popolazione italiana coperta dal registro nazionale tumori.

È anche vero che almeno è rapido e indolore, quindi, in 10 minuti finite lo scritto e potete avviarvi all’orale, dove sono sì tranquilli, ma nessuno vi regala niente.

Nota positiva sono le lezioni! C’è l’obbligo di frequenza, ma la prof.ssa è molto coinvolgente e alla fine il tempo passa più in fretta di quanto crediate. Inoltre, si parla 9 volte su 10 di attualità e di elementi che vi saranno utili in futuro.

Utilità delle lezioni per l'esame: 4

Soporiferometro: 2
Difficoltà della materia: 2
Difficoltà dell'esame: 3

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Professori del corso: Siliquini, Zotti, Russo, Giannino

Professori all’esame: Zotti, Russo, Giannino, assistenti

Appello in cui si è sostenuto l’esame: febbraio 2017

Materiale di studio: io ho studiato su sbobine ed Enrico B. e ho dato anche un’occhiata alle slides (non tutte). Consiglio di guardarsi anche i compiti vecchi (so che uno-due si trovano), molto utili per capire come è impostato il compito.

Tempo di preparazione: circa 1 settimana in tranquillità, senza ammazzarsi (poi ovviamente ognuno ha i suoi tempi)

Domande d’esame: l’esame è composto da uno scritto con 10 domande a risposta multipla (spesso si ripetono o comunque sono molto simili), di cui molte con due o più risposte giuste e con penalità per risposta sbagliata. Se non sbaglio, ogni domanda giusta valeva 1, ogni bianca 0, quelle con 3 risposte +0,5 ogni risposta giusta, -0,25 ogni risposta sbagliata, se erano giuste 3 opzioni e se ne azzeccavano 2 valeva +0,75. Al mio appello, forse anche per l’alto numero di iscritti (almeno 150), se si prendeva 10 o 9,5 si aveva 30 “d’ufficio”, se si prendeva 9 o 9,25 si poteva avere 28 direttamente, senza orale. Altrimenti, se si aveva almeno 6, si andava all’orale con questa distinzione: chi aveva meno di 7 poteva prendere al massimo 25, chi aveva tra 7 e 9 poteva prendere fino a 30.
Io sono passata con la prof.ssa Zotti, che mi ha chiesto gli screening (sono partita da quelli oncologici, mammella e cervice, poi mi ha chiesto di quelli pediatrici, che sono nei nuovi LEA ma in Piemonte si fanno da tempo), poi sono passata con il prof. Russo (che mi ha chiesto qualcosa tipo "il Distretto è la porta di entrata nel SSN: vero o falso e perché"). Entrambi molto tranquilli, Russo parla molto ma alla fine i voti sono alti. Essendo passata tra i primi, non ho sentito altre domande.

Opinione finale: la materia non è sicuramente tra le più entusiasmanti del Corso di Laurea, però alla fine è utile sapere qualcosa sul SSN, visto che probabilmente ci lavoreremo o comunque sarà impossibile non averci a che fare. L’esame non è difficile, per 4 CFU è un po’ “lungo”, nel senso che si va a fare lo scritto, poi c’è la correzione, poi ci sono state contestazioni su alcune domande, quindi hanno riguardato tutti i compiti e ricontrollato i voti, poi c’era qualcuno che non era stato chiamato, hanno cercato dei compiti che erano finiti da un’altra parte e quindi hanno riletto i voti, dopo di che hanno chiesto a chi aveva 28 o 30 se lo accettava o andava all’orale (i 30 hanno accettato tutti, qualche 28 ha scelto l’orale), poi hanno diviso in due giorni chi doveva fare l’orale, siccome erano una novantina di persone, quindi hanno firmato i libretti a chi aveva accettato il voto, poi ci sono state altre domande, non so quanto ci abbiano messo a iniziare gli orali, ma sicuramente qualche ora…. Direi che questo appello mi ha fatto capire molto della Sanità Pubblica, ben più di quanto mi aspettassi!

 

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Esame di Igiene e Sanità Pubblica – Canale B

Recensione di Matteo Mancarella

Professori: Siliquini, Zotti, Russo, Gianino

Materiale di studio: per la preparazione dell’esame io ho utilizzato l’Enrico B (saltando i pochi argomenti che non erano più in programma e sostituendoli con alcune parti nuove svolte a lezione nel mio anno, per le quali ho usato le sbobine) integrato con le slides. La dispensa di Enrico va molto bene perché fondamentalmente segue la traccia delle slides fornite dai professori; tuttavia, è molto sintetica, e facendo solo quella si corre il rischio di trascurare nozioni importanti per l’esame. In particolare, consiglio di integrare attentamente la parte di sanità pubblica sul funzionamento del SSN, per la quale le slides e le sbobine/appunti del prof. Russo sono molto più approfondite, e di impararsi BENE, come precisato del resto all’inizio della dispensa, i dati contenuti nelle slides relative al progetto OsservaSalute. Si tratta di numerosi dati statistici sulle caratteristiche demografiche e sull’epidemiologia delle principali malattie a livello di popolazione italiana, il cui studio è insopportabilmente noioso ma purtroppo necessario; nelle domande d’esame infatti, come si può vedere, quete informazioni vengono richieste, sopratuttto per quello che riguarda l’epidemiologia delle patologie neoplastiche. Un bel respiro e studiatevi quelle slides! Vi sconsiglio invece le sbobine, visto che le lezioni sono molto discorsive e piene di esempi concreti; questo indubbiamente rende le lezioni più interattive e interessanti, ma per l’esame è necessario conoscere piuttosto i dati delle slides. Guardate solo le sbobine relative a lezioni su argomenti non inclusi nell’Enrico B (per esempio per il nostro anno quelle sull’inquinamento atmosferico).

Modalità d’esame: l’esame consiste in dieci domande a scelta multipla, con penalizzazione per la risposta sbagliata. Se si totalizza 10/10 si prende 30 senza orale, mentre con punteggi minori si passa, in base a soglie che non ricordo esattamente, alla possibilità di prendere un voto più basso senza orale (con la facoltà di presentarsi all’orale per alzarlo) e infine all’obbligo di sostenere l’orale. All’orale si viene interrogati in genere da una professoressa tra Zotti e Siliquini e da un loro assistente, con domande che includono quasi sempre qualcosa sui vaccini (argomento super gettonato e da saper bene) e per il resto argomenti trattati a lezione.

Domande di esame: trovate le domande dello scritto nella grande dispensa degli esami del 5° e 6° anno che raccoglie i compiti delle sessioni invernali e primaverili dell’anno scorso. Io ho sostenuto anche l’orale, dove la Siliquini mi ha chiesto di parlarle del concetto di appropriatezza e del decreto Lorenzin (un esempio di argomento trattato in più a lezione nel mio anno), mentre il suo assistente mi ha interrogato sul calendario vaccinale.

Tempo di preparazione: direi almeno una decina di giorni per farlo bene; niente di temibile ma non sottovalutatelo, visto che non è un esame che si prepara a caso in poco tempo ma contiene argomenti che per forza di cose non avete mai visto e numerose informazioni da memorizzare.

Esame sostenuto il: aprile 2016.

Opinioni finali: se devo essere sincero, mi aspettavo un esame palloso e inutile e invece mi è piaciuto molto. È vero, le parti di igiene e quelle sui dati epidemiologici sono molto mnemoniche e noiosissime, ma l’esame contiene numerose nozioni su come funzionano i sistemi sanitari, principi basici di economia e un sintetico panorama degli aspetti più amministrativi, storici e politici della sanità. Le parti di sanità pubblica ed organizzazione economica secondo me sono molto interessanti e importanti da conoscere per il lavoro che andremo a fare, oltre che per una maggior consapevolezza civica, e non è assolutamente pesante studiarle. Per quanto riguarda l’esame in sé, non è particolarmente difficile, e se vi capita il compito fortunato una buona parte di voi prende il massimo senza orale; altre volte invece diventa molto difficile fare tutto giusto. L’orale comunque è abbastanza tranquillo, le prof sono gentili e fanno ragionare molto senza essere assolutamente pignole e nozionistiche, per cui farlo non è un dramma. Tutto sommato la materia non è così male e l’esame non va sottovalutato perché non è una cavolata a crocette ma richiede un impegno nella norma.

 

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