Anno in cui ho sostenuto l'esame: aprile 2017
Professori: Gandini, Bisi, Ricardi, Fonio, Cassinis. Al mio appello erano presenti Gandini, Bisi, Fonio (che di tanto in tanto sostituiva Gandini per qualche minuto) e un assistente di Ricardi.
Materiale di studio: Il materiale di studio varia a seconda delle tre parti in cui è diviso l'esame:
- Radiodiagnostica (spiegato da Gandini, Cassinis e Fonio): per questa parte è assolutamente necessario integrare informazioni da varie fonti. Personalmente ho utilizzato le sbobine dell'anno accademico 2015/2016 e posso dire di essermi trovato più che bene. Conviene sbirciare anche sulle sbobine dell'anno in corso per vedere se alcune lezioni in più sono state trattate da Gandini e, in quel caso, integrare quelle parti alle corrispondenti lezioni spiegate da Fonio e dalla Cassinis (questo perchè Gandini molte volte ha una sua particolare visione di determinati argomenti e pretende che nelle nostre risposte si tocchino i punti salienti così come spiegati da lui a lezione). Il libro Passariello-Simonetti, consigliato dallo stesso Gandini (costo 80 euro online), secondo me è assolutamente da comprare. Sono 900 pagine, è vero, tuttavia non tutte da fare. Consiglio infatti di studiare solo i seguenti capitoli relativi alla parte generale sulle metodiche di radiodiagnostica e su alcuni "cavalli di battaglia" che Gandini chiede spesso: capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 11 (da fare benissimo), 13, 19 (solo la parte su ortopantomografia e TCdentalscan), 21, 24, 25, 26, 39. Da leggere, inoltre, i capitoli su fegato, pancreas e vie biliari più che altro per comprendere meglio alcuni concetti solo accennati sulle sbobine.
- Radioterapia (spiegata da Ricardi): per questa parte le sbobine (ed eventualmente le slides) costituiscono l'unica fonte a cui attingere. Ricardi spiega molto bene e le sue sbobine sono chiarissime. Studiate bene quelle del 2015 ma non dimenticate di controllare se nell'anno in corso sono stati trattati argomenti nuovi, che verranno sistematicamente richiesti in sede d'esame. Quest'anno, ad esempio, era stata trattata la Radioterapia pediatrica e molte persone sono state bocciate perchè non avevano studiato quella parte, non essendo inclusa nelle sbobine del 2015;
- Medicina nucleare (spiegata da Bisi): anche per questa parte, le sbobine del 2015 sono un ottimo materiale e non è necessario integrarle con nient'altro.
Tempo di studio: 3 settimane piene studiando da mattina a sera, altrimenti un mese se si decide anche di leggere e studiare bene i capitoli del Passariello - Simonetti. E' assolutamente di primaria importanza andare a lezione tutti i giorni, in quanto se non si hanno le firme di frequenza si è tenuti a rifrequentare l'anno successivo (parlo per esperienza personale, quindi non sottovalutate questo aspetto). Inoltre, seguire le lezioni costituisce di per sè un gran bel vantaggio perchè i professori sono molto chiari riguardo ai concetti preferiti che vogliono sentirsi ripetere cantando in sede d'esame.
Modalità d’esame: L'esame è solo orale. Si svolge nell'aula del reparto di Radiologia delle molinette. I professori si disporrano dietro la cattedra, con Gandini al centro e Bisi e Ricardi ai lati. Al mio appello Ricardi non c'era, essendo sostituito per l'occasione da un suo assistente, per altro abbastanza comprensivo e gentile. Se ci sono tanti iscritti all'esame è possibile che facciano due turni (metà dei candidati al mattino e l'altra metà al pomeriggio). Gandini, di tanto in tanto, si prende delle pause per mangiare o per fare delle telefonate: in quel momento viene sostituito di solito da Fonio. Una volta chiamati (in ordine di iscrizione su esse3), si passa obbligatoriamente da Gandini, che farà una domanda di Radiodiagnostica, per poi passare o da Bisi o da Ricardi, che faranno rispettivamente un'altra domanda di Medicina Nucleare o di Radioterapia. Per passare l'esame, ovviamente, è necessario essere sufficienti con entrambi i professori, con un voto che sarà pari alla media fra i voti delle due parti (i professori manderanno a posto e si prenderanno qualche secondo per decidere il voto finale dopo ogni interrogazione - se si supera l'esame).
Descrizione: Forse questo è l'esame su cui circolano più leggende in assoluto nella nostra facoltà. La verità è che nonostante molte di queste leggende partano da alcune verità, come tutte le leggende presentano l'esame in maniera molto più difficile rispetto a ciò che in realtà si dimostra. Cominciamo dalle belle notizie: Bisi è un professore comprensivo e tranquillo, chiede le cose che ha spiegato e spesso guida nelle risposte. Non boccia quasi mai e rimane contentissimo se gli spiegate concetti come sensibilità, specificità, VPP e VPN di un test. Spesso chiede anche la parte sulla radioprotezione (fatevi bene i due principi di giustificazione e di ottimizzazione). Anche Ricardi (e, nel mio caso, il suo assistente) è un professore che non lascia mai spiazzati gli studenti con domande fuori dal mondo: chiede ciò che ha spiegato e vuole sentirsi dire proprio quello. Fra i suoi argomenti preferiti rientrano i linfomi, e in generale se avete studiato bene non avete nulla da temere con lui. Andiamo finalmente al dunque: il professor Gandini. Come già scritto nelle altre recensioni, scordatevi scene alla Montarolo in cui le bocciature sono veri e propri inviti a dedicarsi all'agricoltura: Gandini è in generale una persona educata. Può capitare che si metta a insultare ma solo se lo studente dimostra di non avere nemmeno idea dell'argomento richiesto (al mio appello, in cui eravamo quasi un centinaio, sarà successo solo 3-4 volte che si mettesse a urlare). Gandini vuole sentirsi dire le cose a modo suo. E' vero che non si sa mai cosa aspettarsi dalle sue domande, ma al 90% queste ultime si ripetono da secoli, dunque conviene procurarsi il relativo plico di domande dalle pazze e prepararsi bene le risposte. Se studenti vengono, al giorno d'oggi, ancora bocciati sulla definizione di radiologia interventistica è solo perchè non hanno dedicato un po' di tempo ad imparare a memoria la definizione. Il fattore C con Gandini è importante, ma di certo non è l'unico fattore che determinerà la vostra sorte: aver studiato bene gli argomenti, anche sul libro, e aver imparato a memoria le sue domande solite riduce di molto il potere di un'eventuale sfiga colossale. Studiate bene le sue domande e la probabilità che fili tutto liscio aumenterà di molto. Un consiglio: cercate di guardare Bisi in faccia di tanto in tanto mentre venite interrogati da Gandini, perchè spesso vi suggerirà o comunque dalla sua espressione potrete capire se quanto state dicendo è ciò che vuole Gandini o se dovete immediatamente cambiare argomento.
Domande d’esame:
Sono passato da Bisi, che mi ha chiesto la PET in termini fisici e perchè la usiamo in macchine ibride come la TC-PET (per aumentare la specificità, ma non la sensibilità che dipende invece dal tracciante utilizzato). Gandini, invece, mi ha chiesto la classificazione i Stanford della dissecazione aortica e in quale altro distretto vascolare si può verificare (arterie carotidi, post-traumatica). Ripassate bene l'anatomia vascolare perchè spesso chiede il decorso delle arterie.